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A Grassano si è tenuto il 17 settembre la discesa al Basento

  • Scritto da Federica Corbisiero
  • Pubblicato in In rilievo
In evidenza A Grassano si è tenuto il 17 settembre la discesa al Basento

Nella mattinata di domenica 17 settembre la passeggiata evento dell’Associazione Culturale Crassanum ha mosso i propri passi lungo un tracciato sinora inesperito.
La discesa al Basento: un itinerario paesaggistico culturale nei luoghi leviani- realizzato con il patrocinio della fondazione Carlo Levi di Roma, del Centro Carlo Levi e del Circolo Culturale La Scaletta di Matera- ha coinvolto in un gesto corale ed evasivo una trentina di partecipanti, provenienti da diversi comuni della Basilicata e d’Europa.
Il gruppo di camminatori, costituitosi in risposta ad una open call lanciata dall’associazione agli inizi di settembre, è stato condotto in una attività di trekking extraurbano lungo il tracciato della Strada Comunale Gianvincenzo, una via, ormai in disuso, che dal paese conduceva alla Stazione Ferroviaria nei pressi del fiume Basento. L’idea muove dai luoghi che hanno ispirato la produzione artistica e letteraria di uno dei personaggi più influenti del secolo scorso, Carlo Levi. Lui che ha vissuto l’esperienza del confino a Grassano, dove era stato esiliato dal regime fascista per sospetta propaganda antifascista nell’estate del 1935, in una delle pagine più suggestive del “Cristo si è fermato a Eboli” racconta che spinto dalla volontà di dipingere la città come l’aveva vista da laggiù, aveva raggiunto un luogo che gli sembrava idoneo alla sua impresa. In quella occasione egli diede corpo ad uno dei suoi quadri più celebri: “Grassano come Gerusalemme” -quadro che oggi si trova presso gli uffici della Regione Basilicata nella città di capoluogo e che un giorno ci auspichiamo possa tornare a casa. La sfida è stata appunto quella di tenere insieme il paesaggio e le rappresentazioni del paesaggio, ovvero la produzione artistica e letteraria intorno ad essi: il romanzo e il dipinto.

Mariagrazia Decuzzi, segretaria dell'associazione Grassanum afferma che -La passeggiata collettiva è un’azione pubblica che ha l’ambizione di promuovere la conoscenza e riappropriazione del paesaggio culturale, per stimolare intorno ad esso nuove forme di produzione artistica.
Riconoscere il valore insito in alcuni luoghi è anche un modo per stimolare i cittadini a prendersene cura, attraverso la loro messa a valore.
A tale scopo, abbiamo coinvolto un'associazione giovanile locale “Syskrack -Giuseppe Porsia” nella creazione di un manufatto auto progettato e realizzato negli spazi del fablab in via Meridionale, che fosse parte del processo. In tal senso l’attività di co- creazione è stata più importante del prodotto finale.
Il tag realizzato insieme ai ragazzi è stato installato nel corso della passeggiata, nel luogo presunto dal quale Levi ha dipinto la sua tela, soltanto dopo aver coinvolto tutti i partecipanti a guardare attraverso una cornice lignea e riconoscere i caratteri di questo paesaggio rimasti tutt’oggi immutati: il cimitero con i suoi alti alberi, le case bianche del centro storico, i calanchi e la strada. La discesa lunga 5,7 km è stata accompagnata dalla sapiente guida di Ivan Losacco, che ha illustrato i caratteri e le tipicità della flora e della fauna locali con focus interessantissimi sulle specie autoctone della valle del Basento.
Il percorso si è concluso ai piedi di un calanco, con un momento conviviale di condivisione. Il convivio è stato un altro elemento caratterizzante di questa esperienza, durante il quale abbiamo praticato il vivere insieme, nel rispetto dell’ambiente circostante, abbiamo mangiato ascoltando dal vivo le composizioni per organetto suonate dal maestro lucano Salvatore Pace.
Presente anche il giornalista premio letterario Carlo Levi, Nicola Coccia, il quale ha avuto modo di dare il proprio contributo all’iniziativa portando la propria esperienza e competenza. La partecipazione a questo evento ci ha stupiti, l’apprezzamento è stato elevato.  Il presidente Alberto Garambone si dice soddisfatto di come sia andata l’iniziativa. Nei fatti, dopo questa giornata “La discesa al Basento” va ad aggiungersi ai consolidati luoghi leviani di Grassano la locanda Prisco, già museo multimediale, i duecento passi, il caffè. Dobbiamo un doveroso ringraziamento a tutti gli attori coinvolti dietro le quinte di questa faticosa organizzazione, in modo particolare ai frontisti, i quali ci hanno accolti a casa loro e ci hanno sapientemente guidati ad approcciare a questo territorio per loro familiare più che per noi. Ci hanno aperto le porte delle loro masserie, non facendo mancare ai camminatori calore e l’ospitalità.

Speriamo in una tanto desiderata riedizione, intanto ci piacerebbe che il racconto della “discesa” ,esperienza realizzata da un gruppo ridotto di partecipanti, fosse un evento pubblico.

Ci auguriamo che questo nostro desiderio venga attenzionato dall’amministrazione locale.

Il primo passo è stato fatto.

                                                                                                                                                FEDERICA CORBISIERO

    

Ultima modifica ilLunedì, 18 Settembre 2023 16:07
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