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Roberta Langone. Un sogno, una passione.

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In evidenza Roberta Langone Roberta Langone

Roberta Langone è un'artista a tutto tondo, cantante di rilievo della nostra terra. Con la sua voce caratteristica, calda e suadente, arricchisce gli spettacoli nei teatri e sulle navi da crociera più prestigiose. Ha collezionato svariati premi e collaborato con artisti del calibro di Ulderico Pesce, Sergio Colabona e Carlo Paggio, tanto per citarne alcuni. L'AVIS di Basilicata l'ha voluta come testimonial per la campagna di donazione che sostiene attivamente. Ora, grazie alla passione per la musica e alle sue diverse esperienze teatrali e cinematografiche, l'artista si sta affermando anche all'estero.          

Originaria di Paterno, Roberta Langone ha coltivato, fin da piccola, il sogno di diventare una cantante. La determinazione, poi, ha fatto il resto. Grazie alla mia intensa attività di scribacchino, ho avuto modo di intervistarla.

 

Quando è nata la tua passione per la musica?

La passione, che significato intenso ha questa parola! La passione, per me, non è altro che un semplice ma grande amore per la musica e i suoi contorni. Tutto ciò nasce, anzi, cresce in me già dall’età dell'infanzia dopo che, a soli 8 anni, cantai la mia prima canzone in una manifestazione per bambini. Proprio da lì, l’amore e la voglia di andare avanti, imparare e conoscere questa arte e praticarla, non mi ha più abbandonata. Fa parte di me, non potrei viverne senza! E, come tutti i grandi amori, inspiegabilmente ci rende inseparabili a un filo invisibile, che in questo caso si salda tra le splendide note di una melodia da cantare. Da quell'inizio sono passati un po’ di anni, ma non passa giorno che non mi alzo e non mi addormento con tutto questo in me e il sogno, anche, della “grande occasione”!


Ti ispiri a dei cantanti in particolare?

Io, come tanti musicisti o semplici appassionati, certamente ho dei bignamini che stimo e a cui mi sono sempre ispirata per comprenderne la bravura, l’essenza della loro musica, per cercare di essere come loro, in fondo. Ascolto diversi stili musicali per abbracciare e assorbire più cose. Ma penso che ognuno di noi sappia cosa cerca e in cosa può esprimersi per dare il meglio, perché ognuno di noi ha dei pregi, ma anche dei limiti. Maestri da lodare, come Mia Martini, Mina, Anna Oxa, Celìne Dion e Massimo Ranieri, sono stati fondamentali per me, per la mia crescita, per il mio percorso! Ma io resto, pur sempre, una piccola artista che ama rappresentare, in ogni sua performance, l’espressione di un'emozione sentita, vera e sincera, sia in campo canoro che teatrale. Amo la melodia del sentimento perché, in fondo, sono una ragazza romantica e molto passionale. Metto tutta me stessa in ciò che faccio, credendoci ed emozionandomi, per poi trasmettere quelle stesse emozioni. Canto ciò che mi coinvolge e recito quel che sento perché mi immedesimo in quell’infinito istante! Perché, infondo, noi artisti siamo venditori di emozioni!


Quali sono state le più grandi soddisfazioni fin’ora? Quali invece le maggiori rinunce?

Sai, ogni piccolo riconoscimento ricevuto nel mio modesto percorso artistico, ha grande valore per me! Non ho vinto premi di enorme portata mediatica, ma piccoli riconoscimenti per il talento e l’impegno che ho messo in ogni cosa, perché fatta con tutto l'amore e la professionalità che potevo! Ho cercato sempre di meritare ogni occasione che mi veniva data, perché solo cosi se ne comprende il vero senso! Dalla prima corrida vinta da bambina, ai vari concorsi vinti negli anni, al Premio “Campanaccio di rame 2011”, ricevuto a Rivello, al prestigioso riconoscimento per il mio talento, in Medio Oriente nel 2012, con un team per il “Made in Italy” all’estero! Occasione di grande esperienza e soddisfazione è stato per me anche il mondo del cinema. Nel 2011, ho collaborato, cantando in lingua arberesca, le musiche del film “Passannante” del regista romano, Sergio Colabona, e dell’attore lucano Ulderico Pesce, che stimo molto. L’uscita del mio singolo “Ancora si”, poi, è stata una bella emozione per me. Tutto fa esperienza, bagaglio e stimolo per andare avanti! Soddisfazione per me è anche poter dire che, dopo più di 20 anni, la decisione di quella bambina nonostante le difficoltà è ancora realtà, ma con la consapevolezza della donna che sono oggi, che ama e sogna esattamente come allora. Anzi, forse di più e che non ha mai smesso di provarci! Le delusioni e illusioni non sono mancate nel mio percorso. Del resto si sa, se non c’è la dea bendata che ti assiste....è dura! Si va avanti sempre e comunque, a piccoli passi e in punta di piedi!

Le rinunce ci sono state. Sai, quando per diversi motivi scegli o fai un certo percorso di vita, di rinunce ce ne sono e come! Specialmente se si viaggia o ci si sposta spesso! Ho avvertito molto la solitudine, quella vera, la nostalgia dei miei affetti, qualche rancore anche che mi portavo in “valigia”. Nulla è facile! Ma, ad essere sincera, la rinuncia più grande per me sarebbe quella di dover rinunciare alla musica e al teatro. Non vorrei e non saprei viverne senza!


Cosa ti spinge a fare musica?

E’ una forza più grande di me, che mi porta su questa fantastica dimensione della vita! Ho sempre collegato tutto alla musica! Ho sempre amato essere un po' eccentrica e “fuori dal gruppo” da sempre. Questo perché vedevo e volevo cose diverse dagli altri! Si dice che artisti si nasce, ma non per il talento e/o la bravura, ma perché penso che proprio l’estro, l'anima e la visione personale, è diversa dagli altri, ma questo lo dico per ogni forma di arte! Nel mio caso la musica è vitale, mi spinge a impegnarmi tanto, mi emoziona, mi fa sentire viva, completa. Dare emozioni attraverso la musica mi rende me stessa sempre! Siccome vivo di emozioni, vorrei regalarle anche a chi mi ascolta! Come diceva il saggio, niente accade per caso nella vita”. Forse era destino per me, chissà!


So che hai collaborato anche per il teatro, parlaci un po' di quest'altra esperienza artistica e dei progetti futuri.

Il teatro mi ha sempre affascinata. In età adolescenziale mi ci sono avvicinata, parallelamente alla musica. In fondo, le due cose sono molto correlate tra loro, perché un vero interprete deve saper trasmettere emozioni sia recitando, che facendo musica. Io ho cercato di fare del mio meglio su entrambi i fronti. Per rimanere in tema di teatro, ho iniziato da ragazzina a recitare De Filippo e Molière, in alcune rappresentazioni locali, ma la tecnica teatrale l’ho potuta apprezzare e imparare sempre più grazie alla collaborazione con l’attore-regista lucano, Ulderico Pesce, che stimo molto. Dalla Medea alla Sposa di Scandergeb, Federico II, ecc...sino a imparare altre culture e canti, tipo l’arbresche antico, che vi assicuro è molto difficile! Ho in preparazione un bel progetto teatrale, con tematiche interessanti e toccanti, ma tutto questo per l'anno venturo. Il teatro in sé è un mix di emozioni che fa rivivere personaggi che altrimenti non saresti o potresti mai essere. Cambi pelle ogni volta ed ogni volta, si rinnova qualcosa anche dentro di te! Scoprire nuovi colori del mondo, questo è arte! Cerco sempre di cimentarmi, carpirne quel che posso infondo.

 

Coltivare un sogno secondo te è sufficiente ad essere felici?

Posso solo dirti che avere dei sogni, o coltivarli, qualsiasi essi siano, ci dà un senso, perché ci sprona a guardare avanti, anche quando le cose non vanno come vorremmo! Ognuno di noi ne ha uno, piccolo o grande che sia! Ma non credo che coltivarlo basti ad essere felice, a volte, illudono. Sta diventando sempre più raro realizzarli, ma l’importante è averne. Però, di una cosa sono certa! I sogni, almeno quelli, nessuno potrà mai toglierceli, sono parte di noi, ci fanno sentire VIVI..nonostante tutto!

 

"L'arte, quella vera, quella che viene dall'anima, è così importante nella nostra vita. L'arte ci consola, ci solleva, l'arte ci orienta. L'arte ci cura. Noi non siamo solo quello che mangiamo e l'aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentato da bambini, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo ascoltato e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato" (Tiziano Terzani).


 

Giulio Ruggieri

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Ultima modifica ilVenerdì, 06 Maggio 2016 23:06

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