Articoli filtrati per data: Martedì, 19 Gennaio 2016

L'Ospedale S. Carlo di Potenza e la Regione Basilicata hanno rinnovato una convenzione già stipulata nel 2011 con l'Ospedale Bambino Gesù di Roma per attività di screening neonatale, esteso alle malattie metaboliche rare, per la consulenza specifica e per la formazione del personale sanitario, che fa compiere un passo avanti ai servizi e alle prestazioni per la salute ai minori e un passo indietro all'emigrazione sanitaria che purtroppo continua a caratterizzare il sistema sanitario lucano.

La convenzione è stata presentata ieri a Potenza dall'assessore regionale alla Sanità Flavia Franconi, dal direttore generale del S. Carlo Rocco Maglietta, dal direttore sanitario del Bambino Gesù Massimiliano Raponi e dal responsabile del'Unità operativa di Patologia Metabolico Carlo Dionisi.

Questi quattro anni sono stati altamente positivi- ha detto Rocco Maglietta- per il nostro personale e per i pazienti che hanno avuto a disposizione un polo d'eccellenza, che oggi abbiamo esteso ad altre patologie rare.

Nel nuovo accordo, infatti, si prevede anche lo screening neonatale per una cinquantina di patologie rare sulle 500 riferite al settore metabolico, per i nuovi nati in Basilicata. (circa 4500 l'anno in media) “in continuità-ha precisato Massimiliano Raponi-con i contenuti del precedente rapporto in collaborazione, mettendo a disposizione un team di medici di base alle necessità e ai risultati del monitoraggio”

Per il S. Carlo, inoltre, si tratta di una conferma delle professionalità e dell'esperienza acquisita in questi anni, ha invece spiegato l'assessore regionale a cui si aggiunge un ampliamento dell'offerta cruciale anche per l'intero territorio.

Per la sanità lucana oggi è un giorno lieto. La nuova convenzione tra l'Ospedale Bambino Gesù di Roma, la regione Basilicata e l'Ospedale S. Carlo è la prova che il precedente accordo ha fatto crescere dal punto di vista tecnico e specialistico il nostro personale medico e paramedico, già dotato di spiccate doti umanitari e personali- ha affermato Flavia Franconi- per l'assessore la collaborazione con il Bambino Gesù è un valido esempio di formazione sul luogo di lavoro che dovremmo cercare di replicare anche in altre specialità.

L'avvio di screening neonatali allargati- ha continuato l'assessore- consentirà di individuare bambini in cui, attraverso cure immediate, offrire una migliore qualità della vita.

Si tratta di un risultato di non poco conto, reso possibile solo grazie a questo accordo, il proseguimento di obiettivi come questi aggiunge- Franconi- ci consente di creare modelli organizzativi vincenti.

E' nostro dovere-ha concluso Franconi-di non rimanere ancorati ai vecchi modelli-

Solo così potremo offrire ai lucani una sanità, ogni giorno migliore.

Angela Rondanini