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Presentazione squadra di Volley Pm Centro Kos Potenza.

 

 

Si terrà nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città in Piazza Matteotti, alle ore 16,30, la presentazione della squadra di volley femminile Pm Centro Kos Potenza che prenderà parte al prossimo campionato nazionale di serie B2. La società festeggerà i suoi 34 anni di attività facendo omaggio al Sindaco di una medaglia d’oro realizzata per l’occasione da alcuni gioiellieri potentini.

Saranno presenti il presidente Angelo Rosella, i dirigenti e le giocatrici.                      

Martedì 30 a Brienza al Parco della Rimembranza

In occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, il Servizio educativo della Soprintendenza belle arti e paesaggio della Basilicata ha promosso e realizzato con gli studenti della Scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo di Brienza un progetto sperimentale sui Parchi e Giardini storici denominato "Memoria e identità: il Parco della Rimembranza di Brienza". L’obiettivo primario del progetto è stato quello di sviluppare negli studenti il senso di responsabilità e di rispetto nei confronti del patrimonio culturale e nello specifico degli spazi verdi presenti nel proprio territorio comunale, quali espressione di civiltà, creatività e sapere, insieme alla consapevolezza della propria memoria storica e della propria identità culturale. I Parchi e Viali della Rimembranza furono istituiti nel 1922, su proposta dell’allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione Dario Lupi, per commemorare i caduti della Grande guerra 1915-1918 e, successivamente, con la legge n. 559 del 21 marzo 1926, dichiarati “pubblici monumenti”. Attraverso la conoscenza e lo studio del Parco della Rimembranza cittadino si è fornito agli studenti lo spunto per riflettere sul valore dei beni culturali e sull’importanza che questi rivestono per il progresso civile e sociale di una comunità, che in essi trova le tracce della propria storia. Con il recupero della memoria storica di tale esperienza, compiuto attraverso l’attento e rigoroso lavoro di ricerca condotto dagli studenti, il Parco della Rimembranza rappresenta, allo stesso tempo, la testimonianza tangibile dell’immane follia della guerra, in tutta la sua assurdità e atrocità,  e l’omaggio più autentico al ricordo e al sacrificio di tutte le sue vittime.  
Gli studenti della Scuola media di Brienza presentano i risultati del progetto presso il Parco della Rimembranza, in Piazza Marconi, martedì 30 giugno 2015 alle ore 10.30.   

PROGETTO SPERIMENTALE SUI PARCHI E GIARDINI STORICI
MEMORIA E IDENTITÀ: IL PARCO DELLA RIMEMBRANZA DI BRIENZA
Brienza - Parco della Rimembranza - Piazza Marconi
30 giugno 2015 ore 10.30    
Potenza, 29 giugno 2015  
Antonio Rosa Servizio Documentazione - Servizio educativo - Comunicazione e promozione 0971489439

Turismo e maestri di sci in Basilicata

VIGGIANO. Venerdì 26 giugno 2015 a Viggiano (PZ), presso la Sala conferenze della Fondazione Lucana R. Mallet, a partire dalle ore 16.00, si terrà il convegno “L'offerta turistica invernale e la figura del maestro di sci in Basilicata: situazione attuale e prospettive future”.

Il convegno, organizzato dal Collegio  Regionale Maestri di Sci Basilicata, si propone di analizzare le potenzialità e le problematiche relative al turismo invernale in generale ed allo sci in particolare, e di riflettere sulle prospettive future dell'offerta turistica legata alla neve del nostro territorio.

La presenza di relatori qualificati a livello nazionale e la partecipazione delle istituzioni e delle associazioni del settore operanti sul territorio consentirà di aprire un cantiere di idee circa le prospettive future del turismo invernale, a partire dall’analisi dello scenario attuale.

L’obiettivo dell’incontro è quello di mantenere alta l’attenzione verso le destinazioni invernali lucane, al fine di rilanciare un sistema di offerta turistica integrata incentrato necessariamente sulla figura professionale del maestro di sci, anello fondamentale della filiera del turismo invernale che ogni anno richiama gli appassionati della neve non solo dal territorio lucano ma anche e soprattutto dai territori limitrofi (Puglia, Campania e Calabria). Il maestro, come risorsa sociale ed economica di primaria importanza per lo sviluppo socio-economico e turistico regionale, sarà oggetto di approfondimento da parte degli esperti che prenderanno parte al convegno in qualità di relatori.

 

PROGRAMMA

 

ore 16.00              SALUTI

 Avv. Amedeo Cicala - Sindaco del Comune di Viggiano

Dott. Giuseppe Guarino - Fondazione Lucana Robert Mallet

ore 16.20              “La figura del maestro di sci in Basilicata”

Dott. Donato Castronuovo – Presidente Collegio regionale Maestri di Sci della Basilicata

ore 16.40              “L’offerta di turismo invernale in Basilicata: punti di forza e di debolezza”

Antonio Priore - Maestro di Sci Alpino della Basilicata

Isabella Salamone - Maestro di Sci Nordico della Basilicata

ore 17.20              “L’evoluzione della professione del Maestro di sci in Italia”

Dott. Luciano Magnani – Presidente Collegio Nazionale Maestri di Sci

ore 17.40              “Il maestro di sci anello fondamentale nella filiera dell’offerta turistica invernale”

Dott. Gianpiero Perri – Direttore Generale APT Basilicata

ore 18.00              Coffee break

ore 18.20              “Macroattrattori turistici in Basilicata. Verso il “Sistema Montagna” “

Dott. Nicola Valluzzi – Presidente della Provincia di Potenza

ore 18.40              “Il turismo invernale in area Parco: positività e criticità”

Ing. Domenico Totaro – Presidente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese

On. Domenico Pappaterra - Presidente Parco Nazionale del Pollino

ore 19.00              CONCLUSIONI

Dott. Marcello Pittella - Presidente della Regione Basilicata

ore 19.30              Dibattito

 

 

Per info:

COLLEGIO REGIONALE MAESTRI DI SCI DELLA BASILICATA
Collegio regionale Maestri di Sci della Basilicata

Via S. Lucia, n. 2 - 85059 Viggiano (PZ)

www.maestriscibasilicata.it

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

 

BlueFest: il festival dell'energia e dell'innovazione

Le ragazze e i ragazzi del circolo Legambiente “Laura Conti” di Lauria organizzano per il terzo anno consecutivo il BlueFest. L’obiettivo del festival è quello di rendere consapevoli i cittadini, illustrando i piccoli gesti quotidiani che possono migliorare la qualità della loro vita e la salute del nostro pianeta.

Se la prima edizione ha visto centrale il tema dell’energia rinnovabile, il secondo ha sviscerato anche il tema del turismo ecosostenibile, quest’anno la pretesa è ancora più ampia. Il 26 e il 27 giugno Lauria (PZ), precisamente al Pala Alberti, sarà la capitale dei temi riguardanti l’energia rinnovabile e l’innovazione. La sfida è all’altezza dei sogni che le nuove generazioni quotidianamente affrontano e sulle quali hanno scelto di voler creare basi per il futuro. La kermesse ispirata alla teoria della “blue economy”, teoria che non ammette scarti e rifiuti e, che fa dell’efficacia e dell’efficienza la sua rivoluzione copernicana.

La prima giornata, venerdi 26, è dedicata all’energia rinnovabile. Dopo l’apertura, è prevista la “Convenzione per la gestione associata e coordinata a supporto dei Servizi Pubblici Digitali Comunali” tra Centro Servizi Lagonegrese, S.E.L. e Legambiente Basilicata, nel pomeriggio seminari tecnici con l’ordine degli ingegneri di Potenza per quanto concerne l’energia rinnovabile, a seguire la convenzione tra Comune di Lauria e Legambiente Lauria per l’adozione del Parco “Laura Conti” di quest’ultima. Infine, il workshop su energia bene comune con Stefano Ciafani (Vice Presidente Nazionale Legambiente), Matteo Giannì, (Unità Studi e Statistiche Gestore Servizi Energetici), Marco De Biasi (Presidente Legambiente Basilicata) e l’assessore Aldo Berlinguer della Regione Basilicata. Chiude la prima serata un torneo sociale di calcetto.

La seconda giornata, sabato 27 giugno, ha come tema centrale l’innovazione, con la partecipazione dei Digital Champions, le prove di simulazione di volo dei droni, con sistemi di trasmissione video in tempo reale, e di prototipazione 3d sul modello del FabLab Maker. L’approccio sperimentale e innovativo dell’evento sarà rafforzato anche dalle prove tecniche, dedicate soprattutto ai bambini, con il laboratorio CoderDojo utile a diffondere le capacità di programmazione digitale. Nel pomeriggio un seminario di web marketing, dimostrazioni in expo, e in chiusura il workshop sull’innovazione come chiave di futuro al quale parteciperanno Francesco Piero Paolicelli (Open Data Manager Comune di Matera), Andrea Trevisi (Direttore di Basilicata Innovazione), Ernesto Belisario (Avvocato e Vice Presidente Associazione Digital Champions), Raffaele Ricciuti (Amministratore Unico Sviluppo Basilicata) e conclude il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Durante il festival centrale sarà anche l’expo di aziende e di prodotti innovativi, dalle stampanti 3d ai droni, utili alla divulgazione nel campo dell’efficientamento energetico e della domotica.

La due giorni, che in continuità con le edizioni precedenti, promuoverà ancora l’aspetto gastronomico e turistico dell’economia “verde” regionale – è aperta al pubblico, dalle ore 10 alle ore 21 – e accoglierà i visitatori, i curiosi e la cittadinanza per rappresentare e costruire insieme, in modo dimostrativo, le possibilità innovative di un futuro ecologicamente sostenibile: un futuro “blue”.

Un bluefest che dovrà riempire gli spazi di idee e di nuove coscienze attraverso la conoscenza.

Programma completo: http://www.bluefest.it/bluefest2015/ProgrammaBLUEFEST2015.pdf

Author: Mimino Ricciardi

 

 

 

 

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Altre info:

Mimino Ricciardi 346-6047810

Sito: www.bluefest.it
fb: https://www.facebook.com/bluefest.it

Twitter: https://twitter.com/bluefest_it

Hashtag: #bluefest

 

Together Onlus per il disagio in Basilicata

 

Si chiama "Abbracci di solidarietà" il nuovo progetto della Together Onlus, l'associazione lucana che in dieci anni di attività ha svolto principalmente attività umanitarie in Libano. Davanti alla dilagante povertà, che sta investendo anche la Basilicata, Together Onlus lancia la nuova sfida. “Abbracci di solidarietà” a favore dei lucani in difficoltà. Famiglie, singoli, persone che hanno perso il lavoro e non riescono a trovarne un altro; disoccupati senza altre risorse, nuovi poveri. C'è un disagio dilagante anche nei vicoli dei nostri centri, nei quali, nel silenzio generale, si consumano grandi drammi. Si tratta di un vissuto sommerso del quali nessuno parla. Eppure esiste una nuova povertà che ha persino il pudore di venir fuori allo scoperto e di chiedere, sebbene ne abbia un grande bisogno, un sostegno per sopravvivere. Davanti a questo stato di disagio lo Stato tarda a trovare una soluzione efficace e, al momento, a fronteggiare l'urto di questa nuova colonia silente d'indigenti, non restano che le associazioni d'ispirazione cattolica e i centri di raccolta di varie associazioni. Together Onlus non intende sostituirsi a chi svolge, da sempre, azioni meritorie in questo delicato settore. L'intento è, invece, quello di offrire, per proprio conto, il supporto e l'esperienza maturata in tanti anni di attività al servizio di chi soffre, per consentire ai bisognosi di casa nostra di andare avanti con un sorriso. Together Onlus, attraverso i suoi volontari e donatori, adotterà le famiglie più disagiate. Un’adozione almeno per un anno, per garantire la sicurezza di poter andare avanti.  Generi alimentari, abbigliamento, assistenza legale, fiscale, medico-sanitaria, farmaci, assistenza psicologica, aiuto nell'affrontare le spese per utenze, ripetizioni private per i figli. Una sorta di adozione che consentirà a queste famiglie di ritrovare la serenità tentando anche, laddove vi saranno le condizioni, un minimo d'inserimento per lavori occasionali, in grado di dare dignità e, anche un minimo sollievo economico, a chi un lavoro non ce l'ha.

Per dare corpo ad "Abbracci di solidarietà" la Together si è dotata di un team di esperti, che offrirà consulenza e aiuti. L'intero gruppo di lavoro del progetto "Abbracci di solidarietà" garantirà una risposta concreta a chi cerca “sollievo” e speranze.

Il progetto “Abbracci di solidarietà” sarà illustrato venerdì 12 giugno nel corso di una conferenza stampa presso il Ristorante “Singapore Sling” in via Giovanni XXIII a Potenza alle ore 10.30.

 

Obesità da sconfiggere

Sabato 13 giugno, dalle ore 08.30, presso l’Aula del Centro Sociale di Villa d’Agri (Potenza), si terrà la quarta edizione della “Giornata di incontro tra pazienti obesi (ed ex-obesi)”, una classica primaverile organizzata dalla UOC di Chirurgia Generale del Presidio Ospedaliero di Villa d’Agri, con il patrocinio di Aps e del Comune di Marsicovetere, che si presenta sotto forma di un vero e proprio convegno scientifico. Relatori e specialisti del settore provenienti dai più importanti centri italiani di chirurgia bariatrica, si confronteranno soprattutto con i pazienti  e con le maggiori associazioni nazionali di pazienti sottoposti a chirurgia dell’obesità, sui differenti aspetti  relativi alle procedure bariatriche, dai percorsi pre-operatori, alle differenti tipologie di trattamento, alle problematiche post-chirurgiche relative al corretto comportamento ed alla giusta dieta.

Tema di questa edizione saranno le “obesità di confine”, riferendosi alla possibilità di trattamento endoscopico e chirurgico dei pazienti che per età e indice di massa corporea attualmente sono ai limiti inferiori e superiori delle linee-guida internazionali. Si discuterà quindi soprattutto di obesità adolescenziale ed infantile, problematica di cui l’Italia e le regioni meridionali detengono un triste primato in Europa per incidenza, e che costituisce per il prossimo futuro una nuova emergenza sanitaria, in termini di problematiche correlate e costi sociali.

La partecipazione è libera e gratuita.

Arcobalonia a Grassano: un mondo a misura di bambino

ARCOBALONIA

Grassano (MT), 6 giugno 2015

L’edizione  2015 di Arcobalonia  si tiene a Grassano in provincia di Matera. Come sempre i bambini delle scuole materne di ispirazione cristiana invaderanno le vie del paese per  inviare, con la loro presenza, dal centro materano a tutta la Basilicata, il messaggio di futuro e di speranza, convinti che “ un mondo a misura di bambino è un mondo a misura di tutti”, come dice uno degli slogan adottati dalle scuole materne aderenti alla F.I.S.M., la federazione che rappresenta in  tutta Italia quasi il 50%  delle scuole dell’infanzia.

Sono emanazione della società cristiana nelle sue articolazioni, alcune condotte da congregazioni religiose, altre gestite direttamente dai genitori; ma tutte imperniate sulla centralità del bambino, il bene più prezioso di ogni società, soprattutto nella Basilicata afflitta da un costante e continuo calo demografico.

I bambini di ARCOBALONIA ricorderanno anche stavolta a Grassano cosa può essere una regione che riprenda finalmente a camminare per realizzare un disegno di sviluppo nel quale ci sia posto per tutti. Ma vogliono i bambini delle scuole materne cattoliche anche proiettare come sempre gli esiti di una  pedagogia fondata sul personalismo cristiano per il quale la persona non è l’individuo astratto, solo ed egoista, funzionale alle esigenze del mercato, ma l’essere che si auto-definisce solo in relazione agli altri, aperto alla comunità e alla trascendenza, che conosce e valorizza se stesso nella misura in cui si spende per gli altri, nella comunità della quale fa parte, teso verso un umanesimo integrale, nel rispetto della sua vocazione fondamentale alla  felicità.

Nato dalla contrazione delle parole “arcobaleno” e “babilonia”,  ARCOBALONIA rispecchia il messaggio di fondo: convogliare la “babilonia” creativa e naturale dei bambini verso un “arcobaleno” che significa pluralismo  e rispetto delle differenze, realizzazione per ciascuno il disegno della Provvidenza.

Per una intera giornata, a partire dalle mattinata, pertanto, Grassano vedrà il suo centro storico, la sua via principale e il suo palazzetto dello sport arricchirsi di oltre 30 laboratori, pensati per coinvolgere attivamente i bambini i quali avranno modo di cimentarsi con i temi dell’alimentazione sostenibile, dell’ambiente, della letteratura, della storia, dei sapori, della fede, dell’arte, della musica, dello spettacolo: non sarà una “giocoleria all’aperto“ ma una provocazione per il mondo degli adulti di cosa possa significare  in concreto mettersi a servizio dei più piccoli.

Non mancherà la solidarietà. Questa edizione rivolgerà un pensiero particolare ai bambini del Nepal, colpito dal terribile terremoto dello scorso 25 aprile che ne ha sconvolto le vite e le comunità.

Durante  la manifestazione, vicino al palco, saranno preparati  palloncini ai quali verranno legati cartoncini  con disegni a tema che i bambini avranno realizzato in classe, rivolti ai loro sfortunati coetanei.

 Tutti i palloncini verranno poi liberati verso il cielo al termine della Santa Messa che sarà celebrata da mons. Orofino, vescovo di Tricarico, che chiuderà nel tardo pomeriggio la giornata di ARCOBALONIA.

 

EDMONDO SOAVE

Presidente F.I.S.M. di Basilicata

Mostra di Pittura di Donato Imbrenda

Fino al 30 maggio sarà possibile visitare la Mostra di pittura di Donato Imbrenda al Museo provinciale di Potenza. Sono 23 i Quadri esposti. La sua è una corrente figurativa e attraverso l’acquerello Imbrenda propone paesaggi d’altri tempi e tradizioni di una volta (si pensi alla “donna in costume”). Per il critico Paolo Laurita “è molto vicino a Cèzanne quando gioca sui volumi decandando gli effetti plastici del colore”. Una Mostra carica di pennellate per un gioco tra l’astratto e il velato. Così come pure gioca con un suo autoritratto.

Donato Imbrenda ha dato prova di essere un artista in pieno, personaggio eclettico che spazia dalla poesia alla pittura.

La sua poesia è descrittiva di quanto accade nel mondo ma è allo stesso tempo pungente e riflessiva. Con lui la tragicità degli eventi o delle situazioni si vestono di comicità. Riconoscimenti, premi, targhe e medaglie oramai non si contano più. Ricordiamo solo la medaglia d’oro ricevuta ad Atella (Vitalba) e d’argento consegnatagli a Gallarate (Milano).

Imbrenda si dichiara un uomo contento della vita. Un consiglio per tutti? “Non bisogna mai arrendersi – afferma -, anche quando ci sono giornate buie. Gli ostacoli vanno sempre superati”.

 

LA FERILLI OGGI AL DUNI DI MATERA PORTA IN SCENA LO SPETTACOLO DEL REGISTA MAURIZIO MICHELI

Signori...LE patè de la maison, da Le prenom di Matthieu De Laporte e Alexander de La Patellière


Regia Maurizio Micheli
Adattamento Carlo Buccirosso e Sabrina Ferilli
Con Pino Quartullo, Massimiliano Giovanetti, Claudiafederica Petrella e Liliana Oricchio Vallasciani
Scenografia Gilda Cerullo
Costumi Andreas Mercante


Una cena in famiglia con il marito, l’amico del cuore e i cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c’è di più bello?

Il migliore dei ristoranti non potrebbe mai regalare la stessa atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini. Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate e imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il paté che dà il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, “anzi un “pasticciaccio”, la padrona di casa pentirsi di aver passato tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni represse, ma ormai tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola. Una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti amari che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima. Insomma un “gruppo di famiglia in un interno”, anzi l’interno di un gruppo di famiglia. Signore e signori…lo spettacolo è servito!

 

SABRINA FERILLI. Nella sua carriera ha vinto tre Nastri d’argento, un Globo d’oro, tre Ciak d’oro e numerosi altri premi e riconoscimenti incluse tre candidature ai David di Donatello. Ha recitato in ruoli di punta in film che hanno vinto un premio Oscar, Golden Globes e che sono state presentate al Festival del Cinema di Venezia.


MAURIZIO MICHELI. Esordisce negli anni `70 come attore drammatico dopo aver studiato al Piccolo Teatro di Milano. Sul grande schermo è con “Il commissario Lo Gatto” (1986) di Dino Risi che diviene molto popolare. Dagli anni ‘90 si dedica quasi esclusivamente al teatro: “L’opera dello sghignazzo” di Dario Fo, “Buonanotte Bettina” con Benedicta Boccoli, “Un paio d’ali” di Garinei e Giovannini, “La presidentessa” con Sabrina Ferilli, “Il letto ovale” con Barbara D’Urso. Nel 1999 ha ricevuto da Carlo Azeglio Ciampi l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.Liget, volutpat esvft sem. Praesent auctor posuere orci, sit amet molee. Integer nec
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L’Islam e noi. Il proprium cristiano.

In occasione della festività di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti, l'Ucsi Basilicata ( unione cattolica stampa italiana) ha promosso, domenica 25 gennaio, presso la sede del Don Bosco a Potenza, un incontro con il biblista Don Cesare Mariano sul tema: l'islam e noi.

Di seguito riportiamo alcune parti del suo intervento.


Afferma Waldenfels:

«Lo studio della cristologia coranica non deve comunque far dimenticare che tanto Gesù e il Vangelo quanto Mosè e la Torà vengono inseriti in quella storia universale della salvezza e della rivelazione che ha trovato in Maometto e nel Corano la sua espressione ultima e insuperabile. Non Gesù, bensì Maometto è il sigillo dei profeti (Corano 33,40)»

La pretesa cristiana:

Qual è il proprium cristiano rispetto all’Islam?
La risposta a questa domanda è semplice: Cristo, Cristo riconosciuto nella fede come vero Dio e vero Uomo, come Salvatore del mondo.
Si è visto che anche nel Corano vi è una cristologia, meglio una gesuologia, ma essa finisce per svuotare dall’interno quella che don Giussani definisce la pretesa cristiana, ossia la Presenza corporale di Dio in Gesù Cristo.
Prima di passare allo specifico cristiano, vorrei mettere a fuoco quanto vi è in comune tra l’Islam ed il Cristianesimo. Dal punto di vista fenomenologico, si tratta di due grandi movimenti religiosi, due religioni, ossia delle risposte ben “codificate” e “strutturate” a quelle domande ultime che costituiscono l’essenza del sentimento religioso dell’uomo.
L’oggetto proprio del desiderio che sorge nell’uomo religioso si chiama Dio. Ora, all’uomo religioso Dio si presenta come Mistero, come inafferrabile alla ragione intesa come misura. Qui sta la drammaticità dell’esistenza dell’uomo religioso, drammaticità che consiste nel presentire il Mistero, nell’intuire di essere immersi in esso, di essere strutturalmente dipendenti da Lui, di camminare verso di Lui, ma di non poterlo afferrare, non poterlo vedere.
Posto di fronte al Mistero, l’uomo cerca di immaginare, di concepire, di strutturare con riti e regole il suo rapporto con il Mistero stesso. Posta questa premessa, è chiaro che in linea teorica ogni persona potrebbe creare la sua religione.
«Ma – scrive don Giussani nel suo libro All’origine della pretesa cristiana – nella vita della natura c’è un ruolo che è creativo di società: è il ruolo del genio. Il genio è un carisma eminentemente sociale, che esprime in mezzo all’umana compagnia i fattori sentiti dalla compagnia stessa in modo talmente più acuto degli altri, che questi ultimi si sentono più espressi nella creatività del genio che neanche se si mettessero ad esprimersi da soli. (...) Nella storia umana il genio religioso coagula intorno a sé, esprimendo il talento della stirpe meglio di chiunque altro, tutti coloro che partecipando al suo ambiente storico-culturale sentono in lui messi in valore i dinamismi della loro ricerca dell’Ignoto».
È così che nascono le religioni: esse sono delle risposte istituzionalizzate al senso religioso dei molti. Tutti gli iniziatori di religioni sono accomunati dalla certezza di aver beneficiato di una speciale rivelazione di Dio e di doverla comunicare ad altri (cf. All’origine, 37). La religione islamica, lo abbiamo visto, si presenta come il frutto delle rivelazioni concesse da Allah a Maometto.
La religione cristiana, invece, si presenta come espressione della fede in Gesù Cristo, cioè come riconoscimento di un fatto, del fatto che nell’uomo Gesù Cristo il Mistero, Dio stesso si è reso presente corporalmente. Questa irruzione di Dio nella storia, il fatto che Dio si sia reso fattore della storia costituisce il compimento della vicenda religiosa del popolo d’Israele.
Scrive Von Rad:
«La fede d’Israele è stata sempre un rapporto con un avvenimento, con un’auto-attestazione divina nella storia» (cit. in All’origine, 40).
È proprio nell’intima connessione tra la rivelazione di Dio e la storia che si documenta la differenza tra la Bibbia ed il Corano. Il Corano è un libro in cui sono contenute le rivelazioni che Maometto ha ricevuto direttamente da Dio. Tale rivelazione è avvenuta in certo modo al di fuori della storia, egli stesso dice di essere come “rapito” al di fuori dello spazio e del tempo presenti per ricevere la rivelazione di Dio. La Bibbia è, invece, il frutto della storia dell’alleanza tra Dio ed un popolo, Israele, alleanza aperta poi a tutti gli uomini. Gli agiografi che hanno portato il loro contributo alla sua composizione sono dei veri autori, i quali guidati dallo Spirito Santo «nel possesso delle loro facoltà e capacità» hanno reso testimonianza all’azione di Dio nella storia. L’ispirazione cristiana si compie nella storia:
Osserva in proposito il teologo M. Dhavamony:
«Parlando di ispirazione, dobbiamo distinguere tra ispirazione numinosa o religiosa e ispirazione biblica. Dal punto di vista fenomenologico, l’ispirazione numinosa è quell’esperienza avvertita da una persona religiosa quando è in contatto col sacro o col divino e lo esprime, siccome lo ritiene vero, autentico e significativo, mediante composizioni orali o scritte. (...) Ma l’ispirazione biblica comporta che sia lo Spirito all’opera come impulso vitale, come forza che tutto anima negli eventi e nelle parole contenute nella Bibbia e che ha portato alla stesura. La Bibbia è l’opera dello Spirito nel senso diretto e reale del termine. La stesura della Bibbia è parte della struttura complessiva degli eventi guidati dallo Spirito. L’uomo e Dio sono, ad un tempo, autori della Bibbia» (cf. M. Dhavamony, “Induismo”, Conc 2 (1976) 30-31, cit. in V. Mannucci, Bibbia come Parola di Dio, 189).
Si capisce così perché la religione cristiana non sia una religione del libro ma della Parola di Dio, della Parola incarnata e presente.
Il Cristianesimo è certo anche una religione, ma è, prima e principalmente, fede in Gesù Cristo, riconoscimento in Lui della Presenza del Mistero. Qui sta la grande differenza con l’Islam e con tutte le altre religioni. La nostra fede non si basa sulle esperienze mistiche, sulle rivelazioni personali di un uomo o di gruppi di uomini (sebbene nella storia della Chiesa vi siano state molte rivelazioni private e moltissimi mistici, più che in qualsiasi altra religione).
La nostra fede si basa sul Mistero dell’Incarnazione: Dio si è fatto uomo, è entrato carnalmente nella storia dell’umanità e rimane Presente nella storia nella comunità dei cristiani, di coloro che gli appartengono, di coloro che con il Battesimo sono divenuti suoi.

Alcune conseguenze

Il fatto che la fede cristiana si presenti come il riconoscimento di una Presenza carnale di Dio, della Presenza di Dio nell’umanità di Cristo porta con sé delle inevitabili conseguenze.

1. Dinanzi alla pretesa di un uomo che dice “Io sono Dio” e, dunque, pur essendo nato 2000 anni fa, sono vivo oggi e per sempre, è doveroso prendere posizione. O si riconosce come vera quest’affermazione o non la si riconosce. Ridurre il Cristianesimo a morale, svuotarlo cioè della categoria di Avvenimento, di Presenza, significa semplicemente rinnegarlo. Ricordiamo le parole di Benedetto XVI proprio all’inizio della sua prima enciclica: «All’inizio dell’essere cristiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un Avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva» (Deus caritas est, 1).

2. La vita morale, la tensione verso il Destino, non prende le mosse dallo sforzo umano, non si configura più come osservanza di leggi, di regole, rivelate dal Mistero ad uomini prescelti ma come affezione all’umanità assunta dal Mistero stesso, come amicizia di Cristo. Se il Destino è presente qui ed ora ed è presente in forma realmente umana, presente nell’uomo Gesù, tutto il problema morale, il problema del come vivere si risolve «nel gesto puro della libertà» (Giussani) che accetta o rifiuta Cristo.

3. Poiché il Mistero si è rivelato personalmente in un uomo, in Gesù Cristo, per il Cristianesimo non solo la ragione non è un ostacolo alla fede ma, al contrario, la ragione è amica della fede. Secondo la fede cristiana il Logos, la Ragione creatrice di tutto si è incarnata (cf. Gv 1,14). Il metodo dell’Incarnazione, in base al quale Dio è divenuto un fattore del reale esige che l’uomo autenticamente religioso resti davanti al reale, resti perciò ragionevole, perché è nel reale, nel tempo e nello spazio presenti che, nella permanenza del metodo dell’Incarnazione, Dio si rivela ed opera le sue meraviglie.

4. Il rapporto tra l’uomo ed il Mistero è un rapporto di profonda familiarità. Il Corano ribadisce più volte che Dio non ha figli. Il musulmano non può definirsi figlio di Dio ma abd-Allah, servo di Dio. Tra Allah e l’uomo rimane l’incommensurabile distanza che separa l’Altissimo da colui che è mortale, fatto di polvere. Alla luce della fede cristiana, questa distanza è stata definitivamente colmata dall’evento inaudito dell’Incarnazione.

5. Rispetto al senso religioso dell’uomo, è fuor di dubbio che la strada tracciata da Cristo, se riconosciuta come vera, non può che essere l’unica strada, non perché le altre religioni siano false ma perché in nessun’altra il coinvolgimento di Dio nella storia può giungere al livello di profondità dell’Incarnazione, al fatto cioè che Dio si sia fatto uomo. Se questo è avvenuto, la Verità è quell’uomo, il Bene è quell’uomo, il Bello è quell’uomo, la Via è quell’uomo, la salvezza non può che essere in Lui, come dice Pietro davanti al Sinedrio negli Atti degli Apostoli: «Questo Gesù è la pietra che scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati» (cf. At 4,11).
È per questa ragione che il cristiano, pur riconoscendo i semi di bontà e i raggi di verità presenti nelle altre religioni, mai potrà rinunciare alla missione, ad essere cioè nel mondo, con la sua presenza, con la sua carne, segno della Presenza di Cristo, Salvatore del mondo e Signore della storia.
Missione, cioè testimonianza, cioè martirio.

 

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