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Luciano Gentile

Luciano Gentile

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Celebrati i dieci anni della Concert Band Citta’ di Potenza.

Per la Concert Band Citta’ di Potenza, il 23 dicembre 2013 éstata una data memorabile, soprattutto carica di ricordi, emozioni,un felice stare insieme che nel tempo, ha lasciato traccia e un “buon strale” che oggi si porta dietro ricco di realizzazioni,spettacoli, partecipazioni, in tutta la Basilicata e non solo, generando quell’”unica entita’” che attualmente raccoglie giovani e giovanissimi, a cui da sempre ha aperto le porte, ed elementi di ogni eta’;

infatti si parte dal piu’ giovane che ha otto anni per arrivare a ragazzi di tredici, ma ripeto, è presente ogni altra eta’ che fa’ di questa Band un forte veicolo di partecipazione dove, si sono alternati appassionati e musicisti i quali, con il loro contributo ne hanno mantenuto l’esistenza fino ad oggi, guidati dal suo Presidente Antonio Cafaro che, tra gli orchestrali è dedito al corno francese.

Attualmente nella sua totalita’, conta una trentina di elementi, edha offerto un appassionato concerto a tutti i numerosi convenuti presso il Centro Sociale di Malvaccaro, il cui presidente è Nico Marcantonio, che con grande disponibilita’ ha consentito la realizzazione di questa commemorazione, affiancato dall’Assessore alla cultura del Capoluogo, Giuseppe Messina, il quale ha avuto modo di pronunciare il suo intervento di ringraziamento e augurio anche per le future iniziative della band.

Invece l’unico assente è stato Gaetano Fierro, che di questa formazione ,quando era sindaco, ha visto la prima esibizione proprio qui, nella struttura succitata.

Lo spettacolo, brioso e ricco di sorprese, ha messo in atto la presentazione di brani natalizi, anche solo musicali, che hanno evidenziato l’abilita’ della band, la quale ha regalato le sue esecuzioni alternate dall’intervento della voce solista di Teresa Laurita, e della piccolissima Manuela Giannotti, che ha gia’avuto esperienza con lo Zecchino d’Oro;

simpatica poi la partecipazione esterna di un piccolo gruppo di musicisti, tutti giovanissimi e rigorosamente  vestiti di rosso.

Da rilevare all’interno della formazione la presenza del Maestro Rocco Aiello Blasi-pianista-, dell’arpista Mariano Gruosso, una ricca sezione di fiati che ha visto anche l’assolo di “Stefano”,l’esibizione scherzosa della sezione “trombe”, l’apporto non trascurabile del comparto percussioni con il contributo di Angela Pepe.

A costoro si aggiunge la parte vocale composta dal Coro VoxPopuli, mirabilmente guidato dal Maestro Paola Guarino “unica donna in Basilicata diplomata in direzione d’orchestra di fiati”, e dalla Corale Satrianese, che aggiunti alla band hanno posto sul palco del Centro Sociale circa 100 elementi. Una bellissima formazione che evidenzia una profiqua collaborazione la quale certamente ha festeggiato nel migliore dei modi i dieci anni della Concert  Band  Citta’ di Potenza, a cui anche la redazione del nostro settimanale augura lunga vita e iniziative di successo.

La manifestazione dei concerti Gospel a Potenza.

Da diversi anni a questa parte i potentini sono stati abituati ad assistere ai concerti Gospel tipici del periodo natalizio, a voltepiu’  cospiqui, a volte meno, pero’ pur sempre una nota di varieta’che, all’interno di una festa tradizionale come quella del Natale,non guasta.

Il tutto é stato organizzato dall’associazione Eventi & Talenti di Gianni Brienza (figura ormai nota al pubblico potentino) che abilmente ha trascinato con se’ anche la Dardox  Comninicazione, l’associazione Lucanianet.it e il Comune di Potenza-tanto come singolo organizzatore quanto come Patrocinante-;

l’intera organizzazione ha messo in atto la realizzazione di tre concerti che allieteranno tutti colori i quali nutrono forte attrazione per un genere canoro, consolidato nel tempo quanto attuale, il quale richiama immense folle ,come appunto è accaduto il 25 dicembre sera presso la chiesa di s.Maria del Sepolcro del Capoluogo, dove si sono esibiti “the Mount Unity choir”,appartenente alla chiesa Battista della Virginia “molto attiva nelle attivita’ culturali-sociali-e filantropiche-“, con una formazione di dieci elementi, guidati da EARL BYNUM -produttore-autore-insegnante, i quali con le loro voci chiare e forti, ritmi trascinanti, e canti noti, hanno allietato la serata, suscitando entusiamo, trascinamento e viva partecipazione.

Ma ovviamente non finisce qui, perche’ il giorno 28 la manifestazione si trasferira’ presso l’ospedale s.Carlo il qualeaccogliera’ Michael M. Smith, proveniente dalla South Carolina-terra di tradizioni spirituali-pianista ,cantante, compositore, produttore- e Minister presso la Getsemane Community Baptist Church dove insegna piano e canto, che si presentera’ con un gruppo di forte impatto  dove, miscele di voci,sound trascinante ed energico ,slanci  vocali e  dirompenti  propulsioni  canore, riempiranno e coinvolgeranno certamente l’intero auditorium;

inoltre a questo appuntamento avranno voce le diverse associazioni di volontariato che operano a diverso titolo all’interno della struttura ospedaliera, come – amici dell’hospice, avo, aled-fan, abiodomos,- i quali potranno spiegare le proprieattivita,’ finalita’ e progetti futuri.

L’ultimo appuntamento ci sara’ il giorno 30 dicembre presso  la chiesa Don Bosco la quale accogliera’ i Blue Gospel Singers-Italia, un gruppo all’interno del quale si registra “la fusione del sacro e profano che nel tempo si e’ arricchito di ritmi diversi e sempre piu’ moderni che hanno portato al Gospel contemporaneo in cui si ritrova molto anche del genere pop internazionale”;

l’aggettivo “blue” di questo gruppo, si riferisce “al colore delle loro tuniche, al senso della nostalgia e tristezza tipico della musica africana, ma anche della rinascita spirituale, e dalle cui- blue notes- derivano altri generi  musicali, in primis il Gospel.

Pertanto sara’ uno spettacolo improntato al senso della novita’,che assieme a tutti gli altri, nella loro totalita’, manterranno vivo il senso della festivita’  natalizia, dove la gioia per la “nascita del Salvatore”, il calore familiare, addobbi cittadini, le emozioni intrinseche in questa ricorrenza, renderanno ancora piu’ viva quella che ,non a torto, da sempre viene definita “la festa piu’bella dell’anno”.

La due giorni della kermesse” Impasta”.

Questa mattina presso la Galleria Civica del nostro Capoluogo, si è svolta l’inaugurazione della prima edizione di” Impasta”, una kermesse gastronomica che ha visto  la partecipazione di scolaresche, del Parroco Don Vito Telesca che ha benedetto l’iniziativa  e i presenti, e dell’assessore regionale alla cultura Roberto Falotico il quale poi, all’interno della Cappella dei Celestini, ha spiegato il tono dell’iniziativa, messa in atto con la collaborazione della  Pro Loco Potenza-del Comune di Potenza-dell’A.P.T.- e con il sostegno della Regione Basilicata-,” allo scopo di creare un momento di confronto  e approfondimento sui temi dell’alimentazione, lasciandosi ispirare dall’antico e sempre vivo impastare”.

Non ha dimenticato di ringraziare Giovanni de Marco-rappresentante della pro loco potenza-, Rocco Masullo in nome di tutti i cuochi della Basilicata, Lopardo Tiziana che ha seguito la composizione dell’evento e Palma Buccella curatrice della scenografia della manifestazione;

la stessa accoglie ben venticinque espositori provenienti da tutta la Basilicata che hanno esposto prodotti artigianali di ogni genere e della migliore qualita’,spaziando da quelli da forno ai vini, pasticceria, miele ,olio ecc., mettendo in mostra “spazi espositivi,laboratori, degustazioni, showcooking, momenti culturali, di spettacolo, proiezioni e buona musica-che ha visto in evidenza ilM.^Tony De Giorgi e la bella voce di Serena Lotito-il tutto all’insegna della sana alimentazione e del benessere”. 

Inoltre “impasta” coinvolgera’ anche scrittori, musicisti,giornalisti e personalita’ varie che insieme a cuochi professionistidiventeranno “chef per un giorno”, ”immergendo tutti nell’atmosfera del Natale e dei suoi meravigliosi gusti e profumi”, anche se poi l’intento principale e’ quello ”di far conoscere e degustare i migliori prodotti della nostra terra e della tradizione enogastronomica lucana”,nonche’ quello di coinvolgere associazioni-volontari-aziende-professionisti- al fine di sviluppare l’”ideale di unirsi e mescolarsi proficuamente  e trasferire  questa intenzione nel sociale per una rinnovata identita’civica”;

Inoltre l’intera manifestazione  viene trasmessa in diretta streaming dalla tv satellitare”La NUOVA” elargendo alla stessa  ulteriore visibilita’, diffusione e interesse.

Infine vi è da osservare che queste due giornate sono collegate allaFondazione Alessandra Bisceglia-onlus- con l’intento di sostenerla “nello studio e ricerca nel campo delle anomalie vascolari al fine di approfondire la comprensione della patologia ed elevare il livello delle possibilita’ terapeutiche”;

alla stessa e ‘ dedicato un stand dove e’ possibile acquistare arance che serviranno alla raccolta fondi per le giuste finalita’dell’associazione, iniziative che nell’insieme rendono questa kermesse piena di sorprese.

Celebrato il 31^ dell’Università della Basilicata.

 

Il 16 dicembre 2013 harappresentato un giorno importante per l’Università degli Studi delle Basilicata dal momento che cadeva la ricorrenza del 31^ Anno Accademico e certamente è stato celebrato nel migliore dei modi,con incontri sin dal mattino che hanno visto importanti Professori impegnati in “Lezioni Magistrali” nel campo dell’economia,nel pomeriggio saluti e relazioni su temi importanti come – sulla prevenzione dei terremoti - ed in serata l’aspetto più ludico, convogliato in un gradevole concerto arricchito dall’esibizione di artisti che, seppur  molto giovani, si sono dimostrati validi e all’altezza della situazione.

Particolarmente hanno colpito i giovanissimi Ettore Maria Strangio e Ylenia Cimino; il primo nato a Potenza  nel 1996, al nono anno di pianoforte, ha ottenuto “numerosi riconoscimenti  in primi premi assoluti ricevuti in svariati Concorsi Nazionali ed Intenzionali”, è anche studente al quinto anno di violino presso il Conservatorio di Musica  di Potenza.

La seconda,Ylenia Cimino nata a Polla nel 1997 ha frequentato l’ultimo anno di flauto presso il Conservatorio di Potenza, ha seguito diversi corsi di perfezionamento  e master con importantiflautisti contemporanei ma soprattutto “ha tenuto concerti con  rinomati quartetti-orchestre jazz e con l’orchestra femminile del  Teatro Magiaro”;

ma proprio in compagnia di Ettore Strangio si è esibita su RAI 1 durante la trasmissione - UNO MATTINA IN FAMIGLIA – ottenendo l’81 per cento dei voti e l’alto gradimento della platea dello studio televisivo.

Sono state largamente gradite le loro sonate, allegre e briose, per pianoforte e flauto di importanti autori come B. Marcello - Gaubert e Morlacchi -. A loro hanno fatto seguito Maria Laura Iacobellis, cantante lirica, e il pianista Giuseppe Greco, quest’ultimo in sostituzione di Anna Taffarell.

M. L. Jacobellis si è diplomata a Matera in canto lirico con 10 e lode e Menzione D’onore, ha già avuto il piacere di cantare per ben due volte nella Sala Nervi alla presenza del PAPA, si è esibita in diverse rappresentazioni, ma l’affermazione più importante è stata ottenuta durante la v^ edizione del concorso lirico internazionale “Tommaso Traetta” tenutosi a Bitonto, che l’ha vista come 1^ classificata e meritevole del “premio speciale del pubblico”; continua a seguire corsi di perfezionamento vocale, e a tutti  ha fatto ottima impressione evidenziando capacità vocali, maestria, brillanti esecuzioni,mettendo in campo opere di Puccini – Bizet - ma anche Gounod e Offembach.

Il pubblico, affascinato dalle esibizioni di questi giovani artisti, non poteva fare a meno di richiedere il bis, con cui questi  talenti hanno concluso un brillante spettacolo e coronato un importante evento che segna il cammino di una struttura, quale quella universitaria, che costituisce  cardine importante nella vita culturale di una città , nonchè di una intera regione.

La settima edizione di “In viaggio tra i Presepi”.

Attraversando la “Scala Mobile Prima” del nostro Capoluogo, non possiamo fare a meno di imbatterci nella mostra concorso. “In viaggio tra i Presepi”, ormai giunta alla sua settima edizione, che occupa il lungo percorso della stessa la quale si disloca presso l’uscita su viale Dante e ci offre una gradevole  vista panoramica;

luci da addobbo natalizio, lunghi tavoli che espongono numerosi presepi di ogni genere ricchi di decorazioni, intermittenze - stoffe e carte - colorate, insomma un ambiente tipico da festività che contribuisce alla diffusione “dell’Aria del  Natale”, quella che procura emozioni tanto ricercate e diffuse in questi giorni festivi.

L’esposizione, ma soprattutto il concorso, sono stati allestiti dall’Associazione Culturale Sintetika, in collaborazione con Key Service, resterà a disposizione dei visitatori dall’8 dicembre 2013  all’8 gennaio 2014 ed a cui partecipano – singoli, gruppi, associazioni, enti, scuole, comuni, professionisti ed amatori - i quali al termine della manifestazione potranno usufruire di sette premi, - in denaro, buoni acquisto e targhe -;

devo ammettere che i presepi sono davvero di tutti i generi e grandezze, evidenziano modi differenti di intenderlo e mostrarlo, diverse vocazioni artistiche anche nell’uso dei materiali, composizioni e forme particolari e bizzarre, ma forse proprio perchè vari, tutti risultano gradevoli.

Gli stessi dicono e richiamano un qualcosa, quell’elemento comune che si evidenzia particolarmente nella “Sacra Famiglia e nel popolo di pastori e fedeli” che, in processione fanno da corona ad un evento che da millenni si celebra puntualmente ogni anno.

Le numerose e varie luci che li addobbano finiscono per creare un ambiente dinamico e sereno, infondono curiosità, la quale ci fà capire che la fantasia e le modalità espressive della mente umana sono davvero infinite, ognuno di essi offre qualcosa di differente, “un gusto particolare” il quale nell’insieme,non può certo farci dire che la mostra “annoia”, se mai il contrario e affermerei che affascina, perchè l’estro artistico “incanta”, e vedi persone che anche dopo averlo visitato, ritornano, proprio perchè attirati da questa varietà che alla fin dei conti poi, risulta “gradimento”.

L’evento è accompagnato da un pensiero positivo, infatti, il coupon - voto costa 1€, e i fondi raccolti con lo stesso, verranno devoluti in beneficenza che,a quanto pare,anche negli anni passati ha prodotto risultati concreti; dal  2009 al 2012 ha elargito – pozzi idrici, scuole, interventi chirurgici ai bambini per guarirli dal “labbro leporino e da difetti cardiopatici”;

Il tutto riesce a trovare concretezza in queste misureche, diversamente forse non avrebbero modo di essere realizzate, ed ogni volta che vediamo risultati reali, non possiamo fare a meno di esprimere la nostra soddisfazione.

La festività di Santa Lucia

E’ senza dubbio una santa tra le piu’ venerate in Italia ed il culto verso lei si perde nella notte dei tempi;

Santa Lucia non differisce anche a Potenza dove il fulcro del suo riferimento si focalizza nella piccola chiesetta posta all’inizio della centralissima via Pretoria,e di fronte alla cui sede si disloca “la piazzetta” con la fontana ,da pochi anni restaurata e restituita alla popolazione del centro storico e non solo,luogo di gioioso e fedele ritrovo per tutti i potentini nel periodo della suaricorrenza,dove “culto e tradizioni” da anni mantengono acceso uno stretto legame tra la santa e il popolo locale che generosamente riversa la sua fede nei confronti di questoimportante personaggio del culto cristiano.

Da sempre invocata per la guarigione di ogni problema inerente lavista,e’ ovviamente il faro indelebile dei non vedenti che ,in queste occasioni le dedicano iniziative per ricordare a tutti i problemi di chi nella vita non ha avuto proprio tutto e conduce un’esistenza limitata da difetti che chiunque si augura nel tempo possano essere eliminati e guariti,o perlomeno possano trovare sollievo e aiuto particolare nella comprensione  e organizzazione della gente piu’ sensibile e disposta a comprendere.

 

La sua ricorrenza cade nel meraviglioso periodo del Natale, e tanti di una certa eta’ la ricordano caratterizzata da freddo e ventigelidi,oppure da  grandi nevicate,incancellabili nelle memorie potentine legati ad un clima locale piuttosto ostico  d’inverno,maforse sono proprio queste caratteristiche a renderlagradevole,perche’ a cio’ si legano la tradizione dei fuochi accompagnate dai piatti di “lagane e fagioli” ed un sorso di vinobuono,nonche’ musica tradizionale e non che allietano la serata e l’intera festivita’.

L’intensa attività della Lega Italiana Fibrosi Cistica.

In precedenza avevamo detto chiaramente che la Lega Italiana Fibrosi Cistica - associazione lucana Onlus - non ha l’abitudine di star ferma; si e’ appena conclusa la manifestazione dell’8 dicembre che ha visto questa organizzazione impegnata in diversi siti della nostra città, caratterizzata dall’offerta  delle “Stelle di Natale”, nella raccolta di fondi a beneficio degli  ammalati di fibrosi cistica, malattia che colpisce soprattutto a livello intestinale e respiratorio richiedendo tempi lunghi di guarigione e assistenza.

La “Lega” è riuscita sempre a fare la sua parte molto concretamente nell’arco di un ventennio,non sono pochi gli strumenti che ha affidato in “comodato d’uso” ai centri ospedalieri  di Potenza e Villa D’agri:

sistemi di monitoraggio - nebulizzatori ad ultrasuoni – spirometri – saturi metri - cabine di flusso – agitatori - pompe volumetriche - sistemi per il test del sudore ecc;

ha anche stipulato convenzioni per concedere personale specializzato come  fisioterapisti - infermieri professionali - psicologi ed altro;

contribuisce alla ricerca scientifica e come se non bastasse, porta avanti anche il progetto “un sorriso in corsia con cui ha creato all’interno dell’ ospedale un servizio di tipo educativo e ludico-ricreativo per contrastare il disagio legato alla permanenza prolungata nei  luoghi di cura, nella convinzione che gli spazi ospedalieri possono essere utilizzati  anche come centro di aggregazione e socializzazione, perchè il sorriso aiuta a stare meglio”.

In aggiunta vi è anche un forte e tangibile sostegno alle famiglie.

Questo modo di agire e la volontà di sostenere chi si trova in difficoltà ha fatto in modo che “la collaborazione tra associazione, istituzioni, aziende ospedaliere, alta professionalità ed umanità del personalemedico e paramedico, ha contribuito alla diminuizione del flusso  migratorio dei nostri pazienti

verso centri per la fibrosi cistica di più antica costituzione,dislocati prevalentemente al centro-nord”.

Tutto ciò lascia fermamente comprendere la “serietà ed utilità di questa associazione sul territorio” che, con le sue varie manifestazioni  di raccolta e appuntamenti annuali richiama la nostra attenzione su questa malattia, trovando sempre più adepti disposti a collaborare e contribuire, come anche nel caso della Compagnia teatrale “La Cundana” di Gigino Labella che il 14 dicembre presso il teatro Don Bosco di Potenza alle ore 21.00 presenterà una farsa dal titolo “Beneficiamo allegramente”.

Il ricavato andrà in beneficenza alla Lega Italiana Fibrosa Cistica e all’Associazione Italiana Celiachia e di fronte a quanto esposto non possiamo fare a menodi condividere e soprattutto di non far mancare il nostro sostegno a chi, profondamente s’impegna per creare “sensibilizzazione” l’unica leva che consente partecipazione – collaborazione – affiliazione - ma anche la giusta e preziosa generosità.

Il dispensario di Potenza oggi.

Diverse volte passando per Via Vaccaro a Potenza, ci siamo chiesti cosa fosse quella struttura abbandonata visibile sotto il ponte di Montereale, e naturalmente per chi vive a Potenza, sa bene che si tratta del Dispensario, struttura nata, per fronteggiare la tubercolosi, ormai debellata da anni.

L’edificio, non più funzionante da anni e pertanto abbandonato, ha suscitato riflessioni riguardo la sua probabile ristrutturazione e riutilizzo, tema su cui negli ultimi anni si sono dibattuti l’Amministrazione Provinciale e quella Comunale le quali congiuntamente avevano predisposto la sua rinascita come, inizialmente, con protocolli d’intesa, “struttura per anziani”, visti non come un peso, bensì come risorsa della società.

Non essendo stato nulla attuato nel tempo, altre successive intese, volevano che la struttura potesse essere utilizzata quale sede per universitari cosa ugualmente decaduta nel tempo fino ad arrivare ad oggi.

Per meglio capire l’attualità abbiamo chiesto approfondimenti al Dott. Enrico Spera – Dirigente dell’ufficio Edilizia e Patrimonio della Provincia di Potenza – il quale ci precisa che le strutture non utilizzate e che non servono per l’attività istituzionale, possono essere vendute per legge e il loro ricavato può essere utilizzato per altre strutture pubbliche.

Pertanto, la struttura essendo oggi in mani private, non evidenzia ancora un suo preciso utilizzo, per il quale ovviamente si dovrà ancora attendere.

 

Michele Saporito 

Intervista al giovane scrittore potentino Giulio Ruggieri.

“Ricordati che non sei il tuo nome, la tua professione, non sei la casetta al mare che possiedi. Ma se impari a morire vivendo, ti abitui a non riconoscerti in queste cose, a riconoscere il valore estremamente effimero, limitato, impermanente”. Inizia così l'introduzione al terzo romanzo dell'autore potentino Giulio Ruggieri che s'intitola, non a caso, “Sopravvivere ai cambiamenti”. Il libro narra delle vicende di un imprenditore quarantenne palermitano, Ettore Tobia, che riesce a raggiungere importanti riconoscimenti professionali. Dopo anni di duro lavoro, però, il protagonista intuisce che è giunto il momento di dare una svolta significativa alla sua vita, spostando il baricentro degli interessi e di quei valori che hanno sino a quel momento guidato il suo agire. Una crisi esistenziale da cui scaturisce un viaggio fisico ed interiore, alla ricerca dell'identità perduta. Fortunatamente, una grande volontà anima lo spirito di Ettore, la stessa che gli ha consentito di crearsi un impero economico e che, attraverso continui tormenti, gli consentirà di intraprendere la scalata per un cambiamento spirituale che lo porterà alla purificazione dell'anima. Ettore intuisce che mai, come nel nostro secolo, l'uomo s'è allontanato dalla natura e questo è stato il più grande dei suoi sbagli. Come può un bimbo crescer sano senza sentire accanto a sé, il ritmo delle proprie giornate, quello degli animali, delle piante, dei paesaggi? Decide così di visitare i luoghi più insoliti e impervi del pianeta. Ciò che lo rende una persona autentica è la tenacia, la volontà di mettersi in discussione, testando sempre i limiti e le opportunità che la vita gli offre.
Per conoscere meglio questo autore, ho avuto il piacere di fargli alcune interessanti domande. 



Quando è nata la tua passione per la scrittura?

All'età di 18 anni, non appena terminato il liceo. Ricordo che in quel periodo avevo le idee chiare su ciò che avrei voluto fare da grande. Non mi riconoscevo nelle materie che studiavo. Avevo maturato un tipo di propensione che, con gli studi affrontati fino ad allora, aveva ben poco a che fare. Così, una volta fuori dal liceo, mi sono rimboccato le maniche per recuperare il tempo perduto. Da quell'entusiasmo iniziale, è nato il mio primo romanzo, “La nave della follia-Artista e società”, in cui ho voluto sottolineare la facilità con cui spesso ci facciamo illudere dalle emozioni del mondo. Al punto da rimanerne ingabbiati, correndo il rischio di allontanarci dagli aspetti fondamentali della vita: la famiglia, gli affetti e le amicizie sincere.

 

Perché scrivi?

Scrivo per un intimo sfogo evasivo. Nei momenti in cui mi sento ispirato, riportando certe idee, trovo nuovamente me stesso, in un cumulo di forze sotterranee. Scopro un potenziale enorme in quest'attività che mi fa star bene. Traggo da essa degli stimoli che mi consentono di affrontare, con determinazione e a testa alta, i problemi della quotidianità. La scrittura, quando ti prende, difficilmente ti abbandona. Come, del resto, non abbandoneremmo mai un piccolo salvagente nel bel mezzo di una tempesta nell'oceano. Indossarlo ci fa sentire protetti rispetto a chi ne è sprovvisto.                                                                                                                                      

Devo poi riconoscere che la lettura, oltre a farci viaggiare con la mente, serve per la propria formazione e crescita culturale.

 

Ti ispiri a dei personaggi in particolare?

Non proprio. Ma ci si ispira sempre a quanto troviamo attorno a noi. È normale che accada. Infatti, per non perdere di obbiettività, faccio in modo che i miei personaggi, per quanto inventati, conservino le principali caratteristiche, positive e negative, dell'uomo di oggi.

 

Quali sono gli aspetti che analizzi maggiormente dei tuoi personaggi?

Mi soffermo principalmente ad analizzare il loro modo di rapportarsi con il mondo. Le relative contraddizioni che ne scaturiscono, in particolare tra le parole ed il modo di agire. Ma si parla anche di natura nei miei libri. A mio avviso, quello con il paesaggio è un legame duraturo e disinteressato. Mentre, quello con gli esseri umani è un rapporto spesso controverso e non privo di malcelate ambiguità. L'uomo, tendendo inconsapevolmente a voler diventare Dio di se stesso, non riesce ad apprezzare i doni che Dio gli fa, come la natura.

 

Come vorresti che fosse la società attuale?

Vorrei che fosse una società meno chiusa in se stessa, che non pensi solo al soddisfacimento del benessere strettamente individuale e che conservi, tra i suoi valori, non tanto l'accumulo di beni materiali, quanto di beni morali. “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore”, diceva non a caso Albert Einstein.

 

Parliamo della tua ultima fatica": “Sopravvivere ai cambiamenti”. Cos'è o chi ti ha ispirato per questo romanzo?

Nelle arti, come nella scrittura, bisogna sempre fare onore alle proprie influenze. Le mie in questo libro sono state: Mann, Dostoevskij e Tiziano Terzani. Quest'ultimo in particolare, mi ha aperto la mente, da quando l'ho conosciuto. Per i tempi che corrono, di forte relativismo, mi son sentito in dovere di tentar di ricreare le loro stesse atmosfere. Per il secondo invece, “Storia di Omega”, mi hanno ispirato il romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” ed il film “Matrix”. Il primo perché descrive i differenti stadi della corruzione dell'animo umano, mostrando in modo evidente a quali conseguenze possono portare. Mentre il secondo perché tratta la tecnologia con occhio critico, arrivando quasi al parossismo, quindi al punto che le macchine arrivano ad impossessarsi della realtà, anticipando quanto, con una politica senza controllo, potrebbe verificarsi in una possibile società del futuro. Per il resto, non ci sono stati altri ispiratori. Anche perché i libri letti ultimamente, “L'alchimista” di Paulo Coelho e “Parenti lontani” di Gaetano Cappelli, non hanno alcuna attinenza con ciò che ho scritto.


E' un racconto di relazioni e di accoglienza. Qual è la ricetta -secondo te- per una convivenza pacifica?

Tutti siamo messi ogni giorno di fronte agli stessi conflitti. La mia storia non differisce da quella di ognuno di noi. Il trucco, secondo me, sta nel modo di porci dinanzi alle situazioni. La ricetta è dentro di noi perché ognuno, se lo vuole, può vivere bene su questa Terra. A mio avviso, in un contesto in cui non si è aiutati o supportati da nessuno, il metodo migliore per una convivenza pacifica è rimboccarsi le maniche. Rispettare il prossimo, essere tolleranti e non cercar mai di anteporre il proprio io sugli altri. Ma anche imparare ad ascoltare, affrontando ogni cosa con una buona dose di umiltà. Non credo ci siano altri metodi. Ne approfitto per informare che il libro sarà presentato, in data da fissare, nella cappella dei Celestini e nella parrocchia di Santa Cecilia. Sarebbe vivamente gradita la presenza di tutti.

 

Luciano Gentile

















 















Appuntamento all' 8 dicembre con la Lega Italiana Fibrosi Cistica

Appuntamento all’ 8 dicembre con la Lega Italiana Fibrosi Cistica.

E’ iniziata la campagna di raccolta della “Lega Italiana Fibrosi Cistica” con sede a Potenza, che da tempo ci ha abituati a questa iniziativa di sensibilizzazione con l’appuntamento dell’8 dicembre, il quale si terra’ ’ in diversi siti del nostro Capoluogo e, come da sempre, e per primi, caratterizzati dall’offerta delle” Stelle di Natale” .

L’Associazione non ha bisogno di presentazioni, considerato che opera sul nostro territtorio ormai dal 1991,cioe’ da quando con l’atto del notaio Luigi Gatti, in sei si diedero appuntamento per concretizzare questo progetto che ,come sancito dall’art.3 della stessa, “persegue lo scopo di promuovere, senza finalita’ di lucro, l’assistenza a coloro che sono affetti da fibrosi cistica”.

Da allora certamente di progressi ne sono stati fatti ,prima di tutto nel campo della “sensibilizzazione”, al fine di coinvolgere la gente e i settori preposti, e renderli partecipi, ma anche nelle collaborazioni a diverso

livello,in particolare con le” Istituzioni ” apportando miglioramenti all’assistenza, come sostenere la spesa per il fisioterapista,-figura indispensabile nella terapia della fibrosi cistica-,quella di un infermiere professionale, di una psicologa e fornendo anche importanti strumentazioni tecniche”;

tutti sforzi che hanno ottenuto il riconoscimento del Servizio di supporto e cura presso l’ospedale di Villa D’agri e poi nel 1999 hanno portato all’Istituzione del Centro Regionale Fibrosi Cistica presso l’Azienda Ospedaliera Regionale S.Carlo di Potenza.

Ecco perche’ l’appuntamento del prossimo 8 dicembre e non solo questo, sara’ importante;

la raccolta fondi con iniziative diverse “porta ossigeno” all’associazione che li tramuta in aiuti concreti come- l’acquisto di attrezzature date in comodato al Centro Regionale-convenzioni con personale specializzato-sostegno alle famiglie degli ammalati- ricerca scientifica-il dare sollievo alle lunghe degenze degli ammalati- partecipazione all’opera del Registro Nazionale-ed altro, perche’ l’associazione di progetti ne ha ancora.

Ma per capire meglio il tutto bisogna approfondire il discorso sulla malattia stessa, dove l’ammalato di fibrosi cistica presenta problemi di tipo:

intestinali, caratterizzati da feci frequenti, pancia gonfia, dolori addominali, arresto di crescita o perdita di peso, occlusioni intestinali;

respiratori, come tosse frequente, catarro, stanchezza, perdita di peso o appetito.

L’infezione respiratoria richiede l’uso di antibiotici ed altro,e quando si aggrava necessita l’ossigenoterapia, e, nei casi piu’ difficili il trapianto del polmone, il quale ormai ha buone probabilita’ di riuscita; il malfunzionamento del pancreas costringe l’ammalato ad assumere enzimi per la digestione del cibo, e altre complicanze come-nasali, diabetiche, epatiche, cardiache, richiedono specifici rimedi medici e chirurgici.

Come si comprende da tale descrizione la malattia non e’ di facile soluzione e richiede tempi lunghi di aiuto e assistenza, e il modo di sostenere gli ammalati e i mezzi e rimedi apportati dalla lega nell’affrontarla, hanno dato ottime rispondenze, a riprova che si e’ certamente sulla” strada giusta” e ritengo che, tali sforzi saranno premiati dai nostri concittadini con solidarieta’ ampia e partecipazione concreta, non solo l’8 dicembre, ma soprattutto nelle altre manifestazioni annuali di questa utilissima Associazione, brillantemente guidata dal suo Presidente Chiriatti Sergio Vincenzo,e da altri che come lui in quest’ opera hanno sempre fermamente creduto.

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