IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

L'annuncio è arrivato a sorpresa, ed è stato grande: un Giubileo della Misericordia, quel sentimento di pieta' cosi' profondo che spinge a soccorrere, a perdonare, e ad esercitarla nei suoi diversi aspetti da lungo tempo insegnati, come - nutrire gli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, ospitare i pellegrini, visitare infermi e carcerati, seppellire i defunti;

questo sentimento nei suoi atti cosi' profondi, viene portato alla sua massima evidenza con l'indicazione a praticarla, invitando ad una forte conversione spirituale che possa rendere piu' partecipe la missione di essere testimoni della Misericordia stessa, accompagnata da una analisi piu' attenta sulla parola del Signore, che appunto invita ad essere misericordiosi come il Padre: subito dopo l'annuncio del Concilio, il Santo Padre si è recato presso un confessionale della Basilica di S. Pietro e si è inginocchiato davanti ad un penitenziere per confessarsi.

E' un Giubileo " straordinario", perché non cade ogni venticinque anni,ed è indetto in tempi particolari: iniziera' l'8 dicembre 2015 - giono dell'Immacolata Concezione,per concludersi il 20 novembre 2016, festa di Cristo Re -, verra' aperta la Porta Santa, e sara' propagato questo messaggio prezioso e forte di Gesu' di cui il Santo Padre stesso inizio' a parlare gia' quattro giorni dopo essere stato insignito al Soglio Pontificio, presso la chiesa parrocchiale di S.Anna in Vaticano; inoltre di ritorno dal Brasile disse: " credo che questo sia il tempo della misericordia", che non è un atteggiamento pastorale bensi' la sostanza stessa del Vangelo, ed è sempre stato il tema centrale di questi suoi due anni di pontificato.

Sua Santita' ha anche parlato di " kairos", ovvero la circostanza conveniente, il momento opportuno e propizio per una iniziativa offerta da Dio, e da cogliere nel presente, riscoprendo Penitenza e Riconciliazione che approfondiscono e fortificano la nostra spiritualita':

inoltre il 12 aprile sara' resa nota " la bolla di Indizione " istituita proprio da Giovanni Paolo II, che per primo aveva intuito questa necessita' del tempo della misericordia:

compito della Chiesa è quello di non condannare eternamente nessuno, usare la misericordia per tutti coloro che la chiedono con cuore sincero, e per meglio attuare cio', la stessa Chiesa deve uscire dal proprio recinto per cercare quelli che sono lontani, ovvero nelle periferie delle esistenze, perche' sono quelli che hanno maggiormente bisogno, e " l'amore " va' anche oltre la giustizia vera e propria: in questo modo non ci si ferma alla superficie delle cose, si punta al cuore per vedere di quanta generosita' ognuno è capace, e la chiesa è la casa che accoglie e nessuno rifiuta.     

LUCIANO GENTILE

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