A Potenza un’iniziativa per tornare a gustare il profondo significato dello “spazio sacro”
- Scritto da Federica Corbisiero
- Pubblicato in In rilievo
Entrare in una chiesa non è come entrare in un edificio tra gli altri; lo spazio sacro, come ha scritto di recente Marcello Veneziani, rappresenta tuttora “un luogo per respirare con la mente e il cuore, disintossicarsi dalla vita profana, essere più veri e aperti al senso della vita ... luogo di ristoro della mente e dell’anima, di interruzione del flusso temporale, di separazione dal profano scorrere del mondo e della gente”.
Tuttavia, in un tempo in cui l’elemento tecnico sembra soppiantare quello simbolico e ridurre tutto a mero calcolo, si avverte il bisogno di una elementare e nuova iniziazione, capace di scongiurare il fenomeno dell’analfabetismo spirituale e restituire uno sguardo capace di scoprire il significato profondo custodito dai vari elementi sacri.
Per questo motivo lunedì 15 aprile alle ore 19.45, nell’ambito degli incontri formativi dell’Azione cattolica, Maria Giovanna Grano, nuova Delegata regionale di
Ac, dopo il saluto del parroco padre Lucio Calabrese, guiderà alla scoperta dell’antica chiesa francescana di Santa Maria del Sepolcro a Potenza, alla pregnanza dei segni
simbolici e teologici da essa custoditi (la porta, l'altare, la pietra angolare l’ambone, la chiave di volta, l’abside, la croce, il cristogramma, ecc.), fino all’interpretazione
della luce, dei suoni e dei percorsi che vi si svolgono.
Tutto ciò perché i luoghi dell'architettura e dell'arte sacra, ben al di là della semplice e banale curiosità turistica ed estetica, tornino a sprigionare quel loro fascino che apre al mistero e alla consolante proclamazione della salvezza cristiana.
FEDERICA CORBISIERO