Il Governo cade e la Basilicata che fa?
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Ore febbrili per il futuro dell'Italia. Matteo Renzi subentra a Enrico Letta. E' una mossa di palazzo, come tante accadute nel corso degli anni nella politica nazionale. Tutti guardano con preoccupazione alle sorti dell'Italia. Eppure Letta stava cominciando a far marciare l'Italia, nel segno della continuità e dei programmi. La scalata dirompente di Renzi, rompe il gioco della politica, gli equilibri interni ai partiti, fatta eccezione per il Pd che ha scelto l'ex Sindaco di Firenze alla guida del nuovo Esecutivo. Una scelta contraddittoria, carnevalesca quella del Pd che in poche ore ha deciso di mandare a casa Letta per far sedere sullo scranno più alto del Governo il rottamatore per eccellenza. Una decisione impopolare, sicuramente non condivisibile, anche per la crescita della Borsa di Milano che negli ultimi giorni ha fatto registrare un vero e proprio sussulto. Renzi prima fa l'accordo con Berlusconi, poi guarda all'interno del Pd e subentra a Letta. Come dire spostati tu che devo sedermi io. In Basilcata le anime del Pd al momento sono in silenzio. Tutto ruota intorno alla scelta del nuovo premier non eletto, come accaduto del resto con Dini e D'Alema. Governatori non eletti dal popolo ma dai partiti, salta l'istituto della democrazia e dei valori del popolo. Cosa accadrà in Basilicata, quali saranno le ripercussioni? Come sarà accolta la nuova compagine governativa? Nei palazzi del potere lucano sono queste le chiavi di lettura del momento. Una cosa è certa, Letta va via non per suoi demerit, ma per una scelta del Pd. Discutibile e impopolare.
Francesco Menonna
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