SARACHELLA,MASCHERA CARNEVALESCA POTENTINA.
- Scritto da Luciano Gentile
- Pubblicato in la Città
Il 25 febbraio 2014 ci sara’ la 2^ edizione del Festival diSarachella, e vedra’ la partecipazione delle scolaresche primarie e secondarie, che dalle ore 10.00 in poi sfileranno in costume carnevalesco per le vie della citta’, principiando da piazza Matteotti, attraversando la centralissima via Pretoria fino a piazza Mario Pagano, dove profittando dello spazio disponibile, si esibiranno in canti e danze allietando la mattinata, per poi sfociare nella parte finale all’interno del teatro Stabile.
La celebrazione della maschera carnevalesca potentina riveste particolare importanza dal momento che per tanti anni si è dovuto far riferimento a quelle tradizionali italiane piu’ conosciute per poter parlare del carnevale, oggi invece grazie a studi e ricerche appropriate, è stata individuata quella tradizionale di appartenenza, un nome che noi potentini pronunciavamo proprio per riferirci ad elementi “bizzarri” nel momento in cui dovevano essere classificati in modo particolare.
La figura è stata esaminata attentamente nella sua scelta, ed è nata ad opera dell’iniziativa dei Lions club di Potenza e dello storico Lucio Tufano, i quali con l’aiuto degli alunni del liceo artistico di Potenza hanno messo a punto il personaggio attualmente di appartenenza.
E’ venuta fuori una raffigurazione” che potesse far rivivere tempi e uomini ormai lontani e sempre vicini, povero e solo che vive ai margini di una societa’ e che fatica a trovare sostentamenti, espressione dell’antico volgo potentino, reincarnazione e rappresentazione dello spirito tipico della citta’”;
il personaggio” ha la giacca piena di rattoppi, pantaloni consumati, le pantofole come scarpe, la cerasella nel taschino e una saraca (avvolta nella carta) nella tasca sinistra. Sul suo nome non vi è certezza e il cognome non l’ha mai avuto, appare nei vicoli fra cumuli di neve, va’ da un portone all’altro, esce fora…….poi via verso l’orchestra con i suoi mugugni, entra in chiesa, poi con la sua sottomissione ,la genuflessione e i suoiperche’.
E’ ricco della sua poverta’.Ha freddo ma si riscalda di molto se beve un bicchiere di vino.”
Il volto della maschera è stato tracciato e ormai è di appartenenza della citta’, certamente con nostra massima soddisfazione dal momento che è stato individuato un riferimento che possa rappresentare la tradizione carnevalesca del Capoluogo, ovvero di un periodo che ,malgrado i tempi ,auguriamo gioioso particolarmente a tutti i bambini e ragazzi, e al loro mondo del divertimento.
Luciano gentile
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Foto fonte: lionsclubpotenzahost