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AL DON BOSCO UNO SPETTACOLO PER PARLARE DI INFORTUNI SUL LAVORO

 

Il 28 febbraio si è tenuto presso il cine teatro Don Bosco lo spettacolo “Giorni Rubati” presentato dalla compagniaRossolevante, prima nella mattinata a beneficio delle scolaresche, e poi in serata, per tutti, mettendo in scena una storia vera, fatta purtroppo di quegli infortuni sul lavoro che ti cambiano la vita per sempre; il fatto accaduto a Gianmarco, operaio di una fabbrica che, nel riparare un cancello se lo vede cadere addosso, di li cominciano i problemi per la sua schiena che tristemente locostringera,dopo interventi chirurgici, su di una carrozzella, di cui oggi non puo’ piu’ fare a meno.

Durante lo spettacolo, oltre a percepire il contenuto del racconto presentato con sana simpatia, pur se nei limiti dei suoi accadimenti, è stato possibile ammirare la forza dei corpi-il loro linguaggio-le questioni sociali-i momenti piu’ difficili-ledifficolta’ che ogni limite comporta-, il tutto sostenuto da variegati accompagnamenti musicali di una graffiante tromba, una dolce fisarmonica, la briosa armonica a bocca che, hanno avuto il compito di rendere meno pesante la sostanza di una tragedia,abbattutasi sulle spalle di Gianmarco;

il posizionamento delle luci, il movimento degli oggetti(carrozzelle-tavoli ecc),l’alternarsi appropriato degli attori sulla scena, il cambio degli stati d’animo, hanno fatto il resto,hanno ben condito un qualcosa di difficile da raccontare nel tentativo ben riuscito di non annoiare il pubblico.

La parte piu’ saliente della rappresentazione è stata certamente quella dove si è mostrato il modo di vestirsi di Gianmarco, alternandosi tra una carrozzella ed un tavolino, impresa non facile ma che ormai “la forza dell’abitudine e la ripetitivita’ dei gesti” hanno reso veloce e facile su un corpo parzialmente immobile, una situazione che ti fa’ comprendere come, per quelli come lui, vi è sempre bisogno di qualcuno intorno con il proprio amore e sostegno, cosi’ come la figura dello psicologo puo’ giocare ruoli determinanti per il prosieguo di una vita “felice a meta’”.

In diverse occasioni durante lo spettacolo é stato anche messo in evidenza il danno e l’inutilita’ del fumo, la cui rinuncia è auspicabile per tutti.

L’I.N.A.I.L., sostenendo questa rappresentazione, ha contribuito notevolmente alla diffusione culturale delle tematiche sugli infortuni sul lavoro e loro necessaria prevenzione, enunciando anche statistiche annuali che riguardano l’Italia, facendoci capire che se molto è stato fatto, ancora tanto si deve fare senza abbassare la guardia,il che significa salvare vite umane edimunuire i costi della sanita’; a fine spettacolo, i calorosi applausi del pubblico potentino, a cui hanno fatto seguito piacevoli colloqui e domande con il protagonista, Gianmarco, a cui va’ tutta la nostra ammirazione per il coraggio di quanto intrapreso ed un felice augurio per la vita.

Luciano gentile

Pubblicato in home-la citta’

Foto: Fonte www.contropiano.org

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