Primi sit-in davanti alla Regione. Monta la protesta dei lavoratori e dei precari.

I dipendenti di Alsia ( Azienda Regionale Sviluppo Innovazione Agricoltura ) e Consorzi di Bonifica fanno sentire la propria voce davanti ai cancelli di via Anzio a Potenza, nei pressi della Regione Basilicata. Sono le due strutture sopra citate a lanciare i primi ma importanti segnali d'allarme del comparto occupazionale. La Regione Basilicata e il presidente Marcello Pittella hanno dunque già tanto lavoro da sbrogliare. Sul tappeto problemi irrisolti, a partire dai lavoratori Alsia costretti a dover chiedere la proproga del contratto scaduto a dicembre del 2013. Anche i lavoratori dei Consorzi ( alle prese con la nomina del commissario straordinario Giuseppe Musacchio, ex sindaco di Vaglio di Basilicata ) chiedono certezze sul proprio futuro. Certezze che in buona sostanza potrebbero produrre nuova linfa alle istanze dei lavoratori, tutte legittime. Non sarà facile esaudire le proposte dei dpendenti, visto che gli stessi, accompagnati dai rappresentanti sindacali hanno manifestato con toni polemici e vibranti le proprie preoccupazioni circa lo stato dell'arte delle due strutture. Politiche attente sul territorio, ampia concertazione e iniziative di genere potrebbero costituire il primo ma importante volano per una ricerca sempre attenta e mirara di soluzioni capaci di  rendere meno amara la pillola dei lavoratori. La crisi si sente, è presente negli sguardi accigliati dei lavoratori, ma va combattuta con proposte sensate. La Basilicata, regione alle prese con un pauroso spopolamento non deve rimanere inerme alle richieste dei lavoratori. L'incertezza occupazionale si sente, ed è un dato di fatto. L'allarme è stato lanciato, ora servirà raccogliere quanto prima l'out out dei lavoratori che vivono stati di crisi, disoccupazioni e situazioni di precariato avvilente che mortificano dignità e futuro delle famiglie.

Francesco Menonna