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Articoli filtrati per data: Giovedì, 06 Marzo 2014

Vendita del Tribunale: il Consiglio di Stato ha dato ragione a chi sosteneva che non era possibile la svendita

Il VicePresidente del Consiglio Comunale di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha commentato favorevolmente la decisione del Consiglio di Stato di decretare l’impossibilità di vendita del Tribunale di Potenza alle condizioni alle quali la Giunta Municipale (senza aver ricevuto alcun mandato in tal senso..) aveva ricontrattato e ridotto il prezzo di vendita ai 3/5 del valore stimato inizialmente, stabilendo con atto completamente unilaterale, che il Palazzo di Giustizia venisse ceduto a prezzi irrisori.

"Il vincolo di destinazione che la Giunta aveva deciso unilateralmente di approvare nel maggio 2013 è stato smontato, dopo il TAR, anche dal Consiglio di Stato a cui la Giunta Comunale sei era appellata per tentare di mantenere in piedi il proprio castello di sabbia… - ha detto il Consigliere Municipale – Già il 31 ottobre del 2011 avevo sostenuto che la Giunta non potesse procedere alla vendita (anzi alla “svendita”) alle mutate condizioni, chiedendo che il deliberato tornasse in Consiglio (in modo che i Consiglieri “assennati” potessero votare lo stop all’operazione) e paventando, inoltre, possibili danni erariali a carico degli Assessori da parte della Corte dei Conti se avessero continuato a seguire una strada decisamente non più percorribile dopo che non era stato possibile vendere alle condizioni inizialmente stabilite. Successivamente a maggio 2013 l’intera Opposizione aveva, con un ulteriore comunicato a me delegato, espresso la totale contrarietà all’operazione peraltro raccogliendo anche le firme per la indizione del Consiglio Municipale a norma dell’art.26 dello Statuto Comunale e dell’Art. 33 del Regolamento Comunale. Il Consiglio tenutosi a seguito di tale richiesta aveva mostrato come l’aula consiliare si fosse completamente spaccata tra chi, come me e gli altri “veri” Consiglieri di Opposizione sostenevano che la Giunta avesse deciso arbitrariamente di procedere ad una vendita per la quale non era stata delegata (poiché non suffragata da alcun mandato a ridurre il prezzo) ed altri che avevano, ancora una volta, accettato “supinamente”   l’interpretazione dell’Assessore al Bilancio che continuava a sostenere la “grandiosità” di quella operazione..! Ora però giustizia è fatta!

Il VicePresidente Imbesi ha chiuso ricordando che sarà demandato alla prossima Amministrazione Comunale, che a breve uscirà dalle urne, il compito di trovare metodi e modi virtuosi (nonché rispettosi delle norme) per affrontare di petto e tentare di risolvere, in qualche maniera, la disastrosa situazione economica che la Giunta uscente lascerà in eredità alla città di Potenza.

"è inoltre paradossale verificare che dopo 19 anni dal dissesto (140 miliardi di lire circa) del 1995   - ha concluso Imbesi – la città di Potenza abbia ancora un debito di 115 milioni di euro (nonostante si paghi annualmente una rata bancaria di 12 milioni) e nessuno dei parlamentari lucani si sia nemmeno posto il problema di chiedere al Governo un decreto salva-città anche per la città capoluogo della Basilicata!”.

XIX Edizione “L'Altra faccia di Penelope” 8 marzo 2014

Si terrà l’8 marzo prossimo, a Pignola presso la Fattoria Sotto il Cielo Hotel la manifestazione l'Altra faccia di Penelope, organizzata dalla Pro Loco Il Portale di Pignola. “Giunta alla XIX edizione, l'evento è un modo per ricordare la festa della donna 2014 in sinergia con le tante associazioni femminili della regione” dichiara Maria Albano, Presidente della Pro Loco, ringraziando tutti i soci per il grande lavoro svolto nell’ organizzazione dell’evento. Quest’anno la manifestazione si è, inoltre, arricchita anche dell'attiva partecipazione delle Pro Loco di Avigliano, Baragiano, Bella, Oliveto Lucano, Palazzo San Gervasio, Picerno, Pietragalla, Policoro, Potenza, Ruoti, San Mauro Forte e Viggiano coinvolgendo alcune artiste legate ai territori. 
L’iniziativa si apre alle ore 17.00 con una mostra espositiva, filo conduttore di tutte le edizioni, a cui partecipano, con le loro esposizioni, donne impegnate nel variegato mondo artistico. Saranno esposte opere pittoriche, di artigianato e manufatti vari. Una giornata dunque per valorizzare le donne che, in silenzio, ma con tenacia, riescono a dare viva voce alle loro aspirazioni mostrando il loro notevole talento artistico e letterario. Alle 18.30 prenderà il via il dibattito. Dopo i saluti del Sindaco della Città di Pignola, Gerardo Ferretti, interverranno la Presidente Commissione Regionale per le parità e le pari opportunità tra uomo e donna, Antonietta Botta, la Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, Ivana Pipponzi. Madrina d’eccezione è la giornalista lucana Carmen Lasorella, Presidente di RaiNet alla quale i soci del Circolo Culturale “Il Portale” hanno voluto conferire il Premio “Il Portale d’Oro 2014”. Lasorella si soffermerà sulla relazione dal titolo
“Se gli uomini hanno fallito, serve una madre”. 
Seguirà l’intervento della poetessa e pittrice lucana Rosanna Venneri, socia del Circolo Culturale Il Portale e autrice del quadro realizzato per l’occasione che sarà esposto nel corso del convegno. L’artista Venneri è anche autrice della poesia “Il filo del pensiero” che verràrecitato durante l’incontro. La serata verrà allietata da intermezzi musicali della scuola di Arpa popolare di Viggiano diretta da Anna Pasetti, Lincoln Almada e Daniela Ippolito. Le conclusioni saranno affidate al Presidente onorario della PRO LOCO Circolo Culturale “Il
Portale” Rocco Brancati e al Presidente del Consiglio Regionale, Piero Lacorazza.  Le espositrici in mostra: Carmela Losasso, Giovanna Alessia, Giulia Spinelli, Filomena Dionisio, Daniela Grimaldi, Rosanna Iacovera, Claudia Finizio, Miria Lorusso, Teresa Visceglia, Angela
Conte, Maria Lucia Guarino, Marianna Sabia, Maria Tolve, Caterina Vaccaro, Renata Verrastro, Vit Atr, Maria Giovanna Scavone, Caterina Silvano, Caterina Tricarico.
 

Lamorte (Ugl): “l’8 marzo è la giornata della donna”.

Ridiamo alle mimose il loro valore simbolico: l’8 marzo non è la festa, è la giornata della donna.

“La mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, è il simbolo della giornata della donna, giornata nata per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo”.

E’ quanto sostiene la responsabile regionale welfare e pari opportunità Ugl Basilicata, avv. Giuditta Lamorte per la quale, “la data dell’8 marzo è storicamente legata al tragico epilogo di uno sciopero all’interno di una fabbrica, sciopero indetto per manifestare contro le condizioni vergognose in cui le operaie si trovavano costrette quotidianamente a lavorare e nel corso del quale 129 operaie rimasero uccise a causa di un incendio divampato nella fabbrica stessa. Purtroppo – prosegue la sindacalista - oggi l'8 marzo si è trasformato nella pura celebrazione della ‘Festa della Donna’, snaturando il significato stesso della giornata e riducendosi, in questa maniera, ad una giornata (ma più che altro ad una serata) di trasgressione. In un momento di crisi strutturale come quello attuale è opportuno riassegnare all’8 marzo il suo giusto significato! Il tasso di occupazione femminile in Italia è del 46%, la crisi economica favorisce l’espulsione dal mondo del lavoro dei soggetti deboli e la donna è un soggetto debole, in quanto storicamente e culturalmente dedita al lavoro di cura. A questo si aggiunga che le donne, a parità di qualifica, tendono ad essere pagate molto meno dei loro colleghi uomini (gender pay gap o divario retributivo). Il problema delle discriminazione di genere – conclude la responsabile Ugl, Lamorte - si lega inevitabilmente alla questione delle pari opportunità in senso sostanziale, lo sviluppo e l’affermazione delle politiche di genere enfatizzerebbe le differenze per raggiungere l’uguaglianza, offrendo alle donne la possibilità di abbattere le barriere sociali e culturali che ne impediscono l’ingresso, a pieno titolo, nel mondo del lavoro e nell’economia del paese”.

 

RIBALTA LUCANA IN TIVU’

 

Da non aspettarselo, pero’ su diversi fronti e in diversi modi, lanostra Regione, con i suoi luoghi e con la sua gente, si ritrova sui canali televisivi per parlare di persone e paesi ma anche di veri protagonisti.

E’ stato il caso, proprio questa domenica,2 marzo 2014, dell’anticacitta’ Vescovile di Acerenza, in provincia di Potenza, protagonista di “ Alle Falde del Kilimangiaro” condotto da Licia Colo’, i cittadini della stessa, indossando antichi costumi medioevali,hanno parlato delle proprie tradizioni celebrate in particolar modo nel mese di agosto di ogni anno, dove si  coinvolge con varie manifestazioni il popolo nel centro storico e nei pressi  dell’antica e grande Cattedrale, simbolo secolare di questa cittadina.

Le immagini presentate ,hanno svelato la bellezza e le caratteristiche della stessa struttura in modo mirabile facendola brillare nei suoi particolari all’interno dell’antico borgo ben tenutoe dalla sublime panoramica che si stende intorno alla costruzione,motivo di vanto della sua gente.

Un momento celebrativo molto positivo che certamente avra’inorgoglito l’intero popolo Acheruntino.

Ma poi ovviamente non è finita qui; in prima serata da Fabio Fazio, conduttore di “Che tempo che fa’”, abbiamo registrato la presenza di  Arisa, che di certo non é la prima volta che si ritrova al fianco del conduttore di questo programma, dal momento che la parentesi di Sanremo ha visto la presenza di entrambe pur se in vesti differenti.

La cantante di Pignola con la sua dolcezza  e particolare timidezza, ha offerto larghi momenti di simpatia, colloqui brillanti, rivelazioni e gradimenti di vita, il ricordo dei luoghi di nascita, della propria gente e loro caratteristiche; ovviamente poiArisa ha presentato le canzoni di Sanremo fra cui quella vincitrice,” Controvento”, e come di solito accade ha ricevuto numerosi apprezzamenti anche dallo stesso ”abile conduttore”.Non sono mancate le ovazioni dello studio che ha gradito il suo modo di cantare e anche di presentare le sue stesse realizzazioni.

Infatti si è scoperto anche l’Arisa “scrittrice” ormai al suo secondo romanzo, l’ultimo è ”Tu eri tutto per me” da lei stessa definita una storia triste, oltre ad aver  ammesso di essere stata aiutata, nella stesura dello stesso, da altri. Viva quella “sincerita’” che a tanti,purtroppo, manca.

Martedi invece, durante la trasmissione pomeridiana ”Geo” è stata la volta di Ripacandida, paese del Vultutre, che si è scoperto rinomato produttore di miele, di cui è stato spiegato il processo di allevamento delle api, nonche’ l’estrazione del  prodotto, la produzione, la messa in commercio e i suoi svariati usi, da quello alimentare, alle pratiche di benessere, fino in cucina nelle mani diesperti e sapienti cuochi.

Un nuovo mondo sotto gli occhi di tutti immerso tra i fantastici boschi e laghi di Monticchio, nell’affascinante Vulture.

E’ cosi’ tra rappresentanze  e personaggi la nostra “Lucania” ha usufruito di momenti di “Ribalta” ravvivando l’immagine di una terra che con la sua gente ,se ben guidata e valorizzata, ha tanto da dire e mostrare agli occhi del mondo intero.

Luciano gentile

Pubblicato in home-attualita’

Foto: fonte tvblog.it

Sottopassi ferroviari, l’assessore Pesarini in VI Commissione

“Si tratta di importanti tasselli che vanno a completare un sistema di viabilità che possa finalmente far percepire benefici effettivi alla cittadinanza”, così il presidente della Sesta Commissione consiliare permanente Antonio Losasso a margine della seduta nel corso della quale è stato ascoltato l’assessore alla viabilità Antonio Pesarini insieme al dirigente Rocco Robilotta in merito alla realizzazione di tre sottopassi ferroviari in città. “Una rivoluzione copernicana – l’ha definita l’assessore Pesarini – che va letta insieme alle opere che hanno portato al completamento del Nodo viario ospedaliero e all’avvio dell’ultima fase dei lavori per il Nodo del Gallitello. E’ importante – ha ribadito l’assessore – che non si faccia disinformazione: è costume di questa Amministrazione operare alla luce del sole, e quando avremo i progetti definitivi ne porteremo a conoscenza i consiglieri comunali e l’intera cittadinanza”. Nel corso del dibattito è stato ribadito come sia stato importante intercettare somme notevoli per portare a compimento progetti che concretizzano quello che è il Piano urbano della mobilità, per il quale i sottopassi sono  uno dei passaggi che consentirà di integrare pianamente il trasporto pubblico e privato su gomma con quello su rotaia, anche grazie alla realizzazione del terminal dei trasporti in zona Gallitello, tra via Vaccaro e viale del Basento. Alcune criticità sono state fatte rilevare dai consiglieri intervenuti, tra le altre la necessità di far attraversare al traffico veicolare rione Mancusi, per realizzare il sottopasso. Non essendo però stati definiti i progetti esecutivi, sul punto non ci sono ancora certezze, hanno evidenziato sia il dirigente comunale che l’assessore. “Entro l’anno – ha concluso il presidente Losasso­ – con l’avvio di questi cantieri, così come ci è stato illustrato, la viabilità cittadina trarrà indubbi vantaggi, e anche il progetto complessivo legato alla mobilità cittadina potrà concretizzarsi”.   

Il consigliere comunale Lacerra sulla sentenza di vendita del tribunale di Potenza

Il Consigliere Comunale Salvatore Lacerra esprime il proprio compiacimento per la sentenza del Consiglio di Stato del 5 marzo 2014 che rigetta i ricorsi proposti dalla Maya Immobiliare S.r.l. e dal Comune di Potenza avverso la sentenza del Tar Basilicata n.25/2013 e con cui venivano annullati gli atti relativi alla vendita del Tribunale di Potenza. La sentenza del Consiglio di Stato conferma la necessità della comunicazione dell’avvio del procedimento al Ministero, ma ancor più sancisce che “beni del patrimonio indisponibile” (come il Tribunale) soggiacciono al “regime giuridico sostanzialmente analogo a quello dei beni demaniali sia sotto il profilo della incommerciabilità che della tutela in via amministrativa”. La sentenza evidenzia come la specialità dei beni demaniali e patrimoniali indisponibili impone l’applicazione di regole di matrice pubblicistica ed autoritativa, talché il vincolo di destinazione pubblico rimane tale solo se pubblico è l’interesse perseguito attraverso l’apposizione del vincolo. Nel ringraziare chi si è battuto contro la sciagurata decisione di “svendere” i gioielli di famiglia (Associazione Forense – Ministero della Giustizia), formula l’augurio che per la Città di Potenza possa iniziare un percorso virtuoso che definisca corrette pratiche amministrative e scelte di buona amministrazione che rinsaldino la comunità e la Città capoluogo di Regione.

LA FIGC SGS CHIAMA, IL CALCIO IN ROSA RISPONDE

Riparte da Salandra e con un folta schiera di ragazze l’esperienza del Centro di Sviluppo e Formazione del Calcio Femminile in Basilicata.

 Il progetto nasce dal desiderio del Settore Giovanile e Scolastico della Figc lucana di avvicinare al calcio tutte le ragazze che, incuriosite e attratte dal gioco, non sono ancora inglobate all’interno di una struttura di una società con regolare tesseramento.

 Il Centro per lo Sviluppo del Calcio Femminile Giovanile, infatti, ha il compito di promuovere un’immagine del calcio femminile coerente con i principi della Figc Sgs, di costruire un punto di riferimento tecnico per le società che svolgono attività femminile calcistica in Basilicata e di promuovere il calcio femminile presso le istituzioni scolastiche e le società calcistiche della nostra regione. In più, c’è la possibilità di contribuire al conseguimento della “quarta stella”, il riconoscimento dell’UEFA per le attività svolte dalla FIGC nell’ambito “Grassroots Programme”.

 Per l'attuazione del progetto i vertici federali avvalgono del supporto dell'ITA Salandra, società di calcio a 5 femminile che milita nel Campionato di Serie B2, che ha messo a disposizione il proprio impianto sportivo e la presenza sul campo di alcune tesserate.

 Al progetto hanno aderito, finora, oltre quaranta ragazze lucane che, una volta a settimana e fino alla fine di maggio, prenderanno parte a giornate di allenamento e formazione in forma totalmente gratuita e sotto la supervisione di un pool di istruttori federali guidato dal coordinatore federale, professor Carlo Ottavio.

 Sarà una quinta edizione di grande successo quella del progetto "Io calcio a 5", altra manifestazione rivolta al calcio giovanile in rosa e che prenderà il via nei prossimi giorni.

Mentre nel 2013 solo l'Istituto Comprensivo di Pignola aderì all'iniziativa, quest'anno, infatti, sono ben cinque le scuole che parteciperanno al progetto: oltre all'istituto pignolese, che fa il bis, ci sono, infatti, gli istituti comprensivi di Ferrandina, Salandra, Montalbano Jonico e Stigliano.

La proposta didattica della Figc SGS Basilicata ha lo scopo sviluppare la pratica del calcio a 5 nelle scuole - con particolare attenzione per il calcio femminile – e far conoscere le potenzialità di un calcio educativo, attraverso esercizi e giochi con la palla, ma anche realizzando, all’interno della scuola, tornei di calcio a 5.

Giocare a calcio di per sé costituisce un’esperienza divertente e coinvolgente sul piano emotivo, dato che per le sue caratteristiche soddisfa in pieno i bisogni dei partecipanti. Le molteplici esigenze, come il desiderio di competere fra pari, di confrontarsi entro un ambiente ludico e di esprimere inoltre al meglio le proprie abilità, rappresentano senza dubbio le motivazioni fondamentali per le quali giocare a calcio piace generalmente a tutti, bambini e adulti.

In virtù di queste caratteristiche, il calcio, soprattutto il calcio a 5, può essere considerato uno sport scolastico a tutti gli effetti, grazie anche alla facilità con cui si adatta nei piccoli spazi come palestre e ambienti esterni multiuso. Gli spazi ridotti predispongono ad un maggior coinvolgimento delle bambine e dei bambini con meno attitudine, disegnando ad hoc un percorso didattico improntato all’inclusione di tutti gli alunni. Tale obiettivo diverrà totalmente perseguibile se verranno utilizzati attrezzi che, oltre a caratteristiche di assoluta sicurezza e di provata efficacia tecnico-didattica, faciliteranno gli apprendimenti delle gestualità del calcio indispensabili per poter giocare con sufficiente padronanza.

 Compito del coordinatore della Figc SGS Basilicata, Carlo Ottavio, sarà perciò quello di elaborare un piano didattico-metodologico che metta al centro del progetto l’alunno partendo dalle caratteristiche proprie dell’età di riferimento, tenendo conto delle necessità relazionali indispensabili nel costruire un’idea di squadra, e nel rispetto dei principi pedagogici che contraddistinguono l’iter formativo scolastico.

  • Pubblicato in Sport

Ztl attiva notte di Capodanno, interviene il consigliere Mitro

“E’ stato un grave errore, una evidente disattenzione e una dimostrazione di superficialità l’aver mantenuto attivo il divieto di accesso alla Zona a traffico limitato nella notte di Capodanno”. Questo il parere del consigliere comunale del gruppo misto Vito Mitro espresso a margine di alcune segnalazioni formulate al suo indirizzo all’indomani della notifica di verbali, che sono state effettuate in questi giorni per infrazioni commesse nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. “La Prima commissione che presiedo – evidenzia Mitro – aveva all’unanimità dei presenti segnalato al Sindaco la necessità e l’opportunità di sospendere l’attivazione della Ztl durante il periodo natalizio e quello dei saldi. L’Amministrazione in questa occasione, attraverso la Polizia locale ha assunto una decisione che è risultata oltremodo penalizzante per i contribuenti potentini. L’aver organizzato manifestazioni nel centro storico in occasione della notte dell’ultimo dell’anno e scoprire che comunque le telecamere sono rimaste attive è davvero di difficile comprensione. Sono centinaia i giovani che sono incappati nel ‘Grande fratello’ della polizia locale, alcuni addirittura con più passaggi nell’arco della stessa serata, magari perché prestatisi ad accompagnare nella parte antica della città amici che non avevano l’auto e che, non potendo usufruire di mezzi pubblici, scale mobili e autobus non attivi, non avevano alternativa all’auto privata. Tra l’altro, mi corre l’obbligo di sottolineare, come molti ragazzi che studiano fuori città, siano tornati a Potenza solo per qualche giorno e, non essendo a conoscenza della disposizione, hanno utilizzato l’auto dei genitori. Tutto ciò ha determinato un vero e proprio salasso per molti potentini, che ricorderanno non con grande piacere un notte che avrebbe dovuto essere di festa per tutti. Purtroppo mi sono informato del fatto che non è più possibile intervenire al fine di assumere un provvedimento, anche da parte del Sindaco, per far sì che le sanzioni possano essere eliminate. Non posso esimermi – conclude il consigliere Mitro dal tornare a esprimere vivo disappunto per l’episodio e augurarmi che in occasione di momenti simili si possano predisporre per tempo ordinanze e quant’altro necessario a garantire un sereno svolgimento delle iniziative programmate, evitando di andare a pesare notevolmente sulle tasche di cittadini già notevolmente provate dalla crisi e dalle tasse nazionali e locali, e che avevano dimostrato interesse nei confronti delle positive iniziative intraprese dall’Amministrazione, iniziative che andavano incontro a quanti non avevano le possibilità economiche per partecipare ai veglioni nei locali”.  

Al CSV Basilicata presentato il volume " La comunità di pratica come metodo di esperienza "

Si è tenuta ieri presso la sede regionale del CSV  Basilicata a Potenza, la presentazione del volume “ Le comunità di pratica come metodo ed esperienza ˮ del sociologo  e ricercatore Domenico Lipari, docente dell’  Università “ La Sapienza ˮ di Roma e scritto in collaborazione con Pietro valentini. Dopo i saluti iniziali affidati al Presidente del CSV Basilicata Leonardo Vita, ad introdurre i lavori è stata  Felicia D’Anna, che si occupa di formazione per le associazioni all’interno del CSV ed è Presidente dell' AIF ( Associazione Italiana Formatori ), specificando che già l’anno scorso “ abbiamo sperimentato una serie di iniziative volte a diffondere le metodologie operative da trasmettere alle associazioni di volontariato ˮ. Serafina Pastore, ricercatore dell’Università di Bari, ha illustrato i temi caratterizzanti il testo del prof. Lipari, incentrato sul concetto di comunità di pratica, che sposando la dimensione del contesto, inteso non solo come luogo fisico, ma anche come agglomerato di persone, relazioni tra persone ed esperienze, in breve tempo è stato applicato in contesti organizzativi, come quello delle associazioni di volontariato, che esulano dai tradizionali settori di apprendimento. “ La concezione da cui hanno origine le comunità di pratica si fonda su nuove metodologie educative, di insegnamento e di apprendimento, volte ad ottimizzare le azioni individuali e collettive di quanti operano in un medesimo contesto, come può essere quello associativo e mira a produrre un cambiamento, una trasformazione degli oggetti, materiali o immateriali che siano, verso cui il sistema di azioni è indirizzato. Il testo del Lipari è suddiviso in 2 parti principali; la prima è una ricognizione teorica agile relativa agli approcci, alle teorie ed ai principi alla base della teoria sociale dell’apprendimento e della comunità di pratica, la seconda invece ha un taglio pratico e presenta una serie di esemplificazioni concrete dell’applicazione di tali teorie e principi ˮ. Il prof. Lipari si è invece soffermato sul tema della riflessività, intesa come “ la capacità della conoscenza di arrestare il flusso ordinario delle azioni di routine, per modificarle interrogandosi su di esse. Può quindi essere intesa come la capacità trasformativa che mi consente di entrare in contatto con gli altri ed il mondo, esperienza relazionale che si costruisce nel tempo assieme a quanti sono interessati ad una specifica pratica, e che ad esempio si manifesta anche nella lettura di un libro. Leggere un testo, infatti, non è un’esperienza di natura solipsistica, perché genera automaticamente delle interazioni tra il lettore ed il testo, il suo autore etc.. ˮ Non vi è alla base delle comunità di pratica un metodo stabile e statico, le cui coordinate siano fissate una volta per tutte, dato che il flusso del tempo  e delle esperienze conduce inevitabilmente ad una continua rivisitazione delle nostre azioni e di conseguenza delle nostre esperienze formative. Il metodo dunque è in continuo divenire, ed i principi e le teorie oggi conosciute alla base delle comunità di pratica vanno intesi come utili strategie ed indicazioni da mettere in pratica per contrastare quelle decisioni spesso erratiche assunte nei processi decisionali che regolano l’agire delle organizzazioni comunitarie, e che con piccoli accorgimenti, possono canalizzare le azioni nella giusta direzione. Non va né assolutizzato né inteso come un rifugio degli spiantati, a  cui quanti falliscono nella pratica teorica finiscono con l’aggrapparsi. Anche la figura del facilitatore e la concezione della postura etica di un individuo che è esterno ad un gruppo va rivista, perché per essere efficace è necessario che nelle organizzazioni comunitarie, fondate sull’organizzazione di gruppi di individui, componenti essenziali della capacità relazionale diventano la predisposizione all’ascolto e la trasformazione del facilitatore da figura in un certo senso estranea a parte integrante di un gruppo. Durante la presentazione si è anche parlato della difficoltà, quando si opera in un gruppo, ad abbandonare la propria visione e farsi carico di quella degli altri, problematicità che spesso genera conflitti interni difficili da superare. Infine si è accennato alla distinzione tra comunità di pratica e comunità di apprendimento e la sempre più diffusa pratica della certificazione delle competenze imposta anche dalle direttive europee, per sviluppare figure professionali coerenti, specializzate  e preparate in specifici settori dell’educazione e/0 insegnamento.

Emanuele Pesarini

  • Pubblicato in Cultura

Assessore Federico Pace annuncia rateizzazione Tarsu

“Abbiamo dato seguito alla richiesta formulataci dai parroci della città, offrendo la possibilità di rateizzare la somma dovuta ai fini Tarsu” così l’assessore al Bilancio Federico Pace ha reso noto il provvedimento adottato dalla Giunta comunale nel corso dell’ultima seduta. Il Comune dal 2011 ha internalizzato il servizio di riscossione diretta di tutte le entrate, compreso il servizio per la gestione in forma diretta della riscossione volontaria della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. “La decisione – ancora Pace – ha fatto registrare un sensibile incremento degli incassi realizzati sulla base dei cosiddetti ‘avvisi di pagamento’ bonari spediti dall’Ufficio rispetto ai dati della riscossione spontanea in passato comunicati dalla Equitalia, agente della riscossione che ha ancora in carico i ruoli della Tassa smaltimento rifiuti emessi dal Comune di Potenza sino al 31 dicembre 2010. A causa dell’attuale situazione di congiuntura economica e di crisi generale del sistema, è stata rilevata, in occasione dello svolgimento dell’attività ordinaria di sportello e di ricezione dei contribuenti, una sempre maggiore difficoltà dei cittadini a far fronte alle richieste di pagamento, ancorché bonarie, inviate dall’Ufficio, si è ritenuto di offrire ai contribuenti forme di rateazione almeno similari a quelle alle quali potrebbero accedere se la riscossione venisse ancora realizzata per il tramite della Equitalia”. Il provvedimento concede, su richiesta del contribuente, la ripartizione del pagamento degli importi dovuti fino a un massimo di 18 rate per le persone fisiche e di 24 rate per le persone giuridiche  secondo particolari condizioni:

  1. di stabilire che: 
  • La rateizzazione deve essere richiesta con istanza scritta dell’interessato:

a)                 entro 30 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento;
b)        entro 60 giorni  dalla scadenza dell’ultima rata del sollecito di pagamento;

  • La richiesta di rateizzazione deve essere corredata necessariamente dalla seguente documentazione:

b)                        copia dell’atto oggetto della richiesta di rateizzazione;

 

c)                        documento d’identità di chi presenta l’istanza;

 

d)                       per i contribuenti persone fisiche o titolari di ditte individuali, modello I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente);

 

e)                        per i contribuenti diversi dalle persone fisiche, visura della Camera di Commercio rilasciata nei tre mesi antecedenti la presentazione dell’istanza;

 

Per i contribuenti persone fisiche, il beneficio della rateizzazione

è graduato in funzione delle situazione economica del contribuente rilevabile dal

valore dell’ISEE  e dell’importo complessivo da riscuotere a titolo di TARSU, come

evidenziato nella   tabella che segue:

 

 

 

Valore ISEE

Condizioni

N° di rate mensili (min/max)

Da € 0 ad € 7.500

Nessuna

da 2 a 18

Da € 7.501 ad € 20.000

Solo per importi complessivi superiore a € 1.000.

da 2 a 18

Oltre € 20.000

Solo per importi complessivi pari ad almeno il 15% del valore dell’ISEE.

da 2 a 12

 

 

Per i contribuenti diversi dalle persone fisiche, la rateizzazione può essere

concessa solo per pendenze tributarie TARSU oggetto di riscossione ordinaria o

di accertamento di importo superiore a € 1.000,00. Il beneficio della rateizzazione

è graduato in funzione dell’importo complessivo da riscuotere a titolo di TARSU,

tenendo conto di quanto risulta dall’ultimo bilancio approvato e fino ad un

massimo di 24 rate  mensili, come evidenziato nella tabella che segue:

 

 

 

Importo complessivo da riscuotere

N° di rate mensili (min/max)

Da € 1.000, 00 a € 3.000,00

da 2 a 12

Da € 3.001,00 ad € 12.000,00

da 2 a 18

Oltre € 12.000,00

da 2 a 24

 

 

Relativamente ai tributi accertati d’ufficio, il contribuente, entro 60 giorni dalla

notifica dell’avviso di accertamento, per poter usufruire della riduzione delle

sanzioni, deve provvedere al versamento del 20% del relativo importo, e per

l’importo residuo può chiedere la rateizzazione.

 

Il funzionario responsabile del tributo, previo accertamento dei presupposti,

entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza emette un proprio motivato

provvedimento con cui accoglie ovvero respinge l’istanza di rateizzazione. In caso

di esito positivo

dell’istanza, il medesimo funzionario stabilisce il numero delle rate mensili in cui

suddividere il debito e le relative scadenze in ragione dell’entità del debito stesso

e delle possibilità di pagamento del debitore; quantifica inoltre gli interessi dovuti

nella misura prevista dall’art. 10 bis del vigente Regolamento Generale delle

Entrate, computati su base giornaliera dalla data originaria di scadenza dell’atto

alla data di scadenza di ogni singola rata.

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