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Articoli filtrati per data: Sabato, 31 Gennaio 2015

GUARDIA DI FINANZA EFFETTUA SEQUESTRO A VENOSA IN UN NEGOZIO DI CINESI

 

La Guardia di Finanza di Rionero in Vulture ha sottoposto a controllo un esercizio commerciale di Venosa gestito da un commerciante cinese.

Circa 6500 sono stati i prodotti sequestrati non sicuri, per un valore di 12 mila euro circa.

Il commerciante è stato sanzionato con una multa da 30 mila euro.

Difatti le Fiamme Gialle hanno scoperto che i prodotti di bigiotteria, cosmetica e elettrici erano privi delle caratteristiche di sicurezza e pericolosi per l'incolumità dei cittadini secondo quanto previsto dal Codice del consumo legge 791/77, difatti il materiale elettrico, nello specifico le lampadine a LED, erano prive del marcio C.E, mentre alcune confezioni riportavano simboli falsi della marchiatura “CE”.

Tale simbolo spesso trae in inganno l'acquirente, viene invece utilizzato per riprodurre il marchio di China Exsport.

I prodotti cosmetici e bigiotteria invece erano sprovvisti di qualsiasi etichettatura e nessuna esposizione della loro composizione chimica e/o merceologica, la mancanza di questi non rendeva noti i rischi per la salute comportati dai prodotti.

L'attività delle Fiamme Gialle, oltre ad essere rivolta alla tutela e al beneficio di operatori commerciali, è quella di porre correttamente in vendita prodotti conformi alle norme C.E.

 

 

Angela Rondanini

Alla scoperta dei talenti lucani. Intervista all’artista Enzo Bomba.

 

Il pittore Enzo Bomba è di origini acheruntine ma vive e lavora a Potenza. Ha collaborato con il pittore Rocco Guarino negli anni "80" su varie ipotesi di comunicazioni e di contenuti per poi addentrarsi in ricerche estetiche autonome. Il colore nella sua arte è fondamentale e ne fa un uso quasi smisurato. I suoi disegni esprimono gioia e malinconia al tempo stesso, quel desiderio di partire verso mete sconosciute. I suoi dipinti sono pregni di una fanciullezza mai tramontata, i riferimenti all'infanzia sono infatti presenti in quasi tutte le sue opere, che rimandano ai grandi Maestri dell'arte contemporanea.

Cosmo Gioco è il titolo della sua nuova mostra d'arte figurativa che è stata inaugurata sabato, 24 gennaio, alle 18:30 presso il Circolo culturale Gocce d'autore ed è terminata questo sabato, 31 gennaio. La mostra ha esposto 26 dipinti, vasi in terracotta e bottiglie decorate, a rappresentare il mondo giocoso e fantastico dell'artista lucano. La pittura di Bomba si immerge nel mondo dell'infanzia e l'artista è dunque uomo che non smette mai di essere bambino, che si diletta a rappresentare il mondo con occhi incantati. In ogni quadro di Enzo viene raccontata una storia che catapulta l'osservatore nei racconti di Italo Calvino. Di lui hanno scritto Franco Corrado, Osvaldo Tagliavini, Cinzia Zungolo, Rino Cardone, Rocco Guarino, Anna G. Riveli.

Attualmente espone alla Caf Gallery di Potenza in via Tirreno 63. 

 

Come nasce la sua passione per l'arte?

La mia passione per l 'arte nasce durante la mia adolescenza, visitando mostre d'arte moderna e in seguito iniziando a dipingere.

 

Qual è la forma artistica che meglio la rappresenta?

Quando dipingo cerco di dare espressione alle maschere, ai ciclisti e ai paesaggi principalmente.

 

In che modo, l'ambiente in cui vive influenza la sua arte?

L'ambiente ci influenza sempre nel suo esprimersi poiché viviamo in un continuo confronto quotidiano, che non può lasciarci freddi.

 

Dove espone solitamente?

Ho esposto sia in gallerie d'arte che in spazi alternativi. Tra le mie prime mostre potremmo citare "La città divisa" pitture di Enzo Bomba e De Gasperi. Invece, tra le più rappresentative "Srotolando" a Maratea, Personale "De Marca Studio", Primo premio estemporanea di pittura "Maggio potentino", "Spaziografica" Roma. Galleria d'arte "Mirabilia", "Artissima" Lingotto Fiere Torino, "Museo internazionale microincisioni Roma, Galleria d'arte "Della Tartaruga" Roma, “Galleria d'arte Trifalco", "Nouvelles galeries Arlesiennes" Arles. Museo Nazionale "Teatro dei Dioscuri" Quirinale Roma, "Rex Studio" Firenze, "Studio 10 arte" Memoli Potenza, "Gioco blu" Taranto e "Artinomie" Comune di Potenza.

 

Qual è la più grande soddisfazione avuta grazie alla sua arte?

La vera soddisfazione che trovo tutti i giorni è nell'esprimermi tramite la pittura e i colori per migliorarmi dentro.

 

Giulio Ruggieri

SERGIO MATTARELLA E' IL 12° PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Sergio Mattarella è 12° Presidente della Repubblica Italiana.

Eletto al quirinale con 665 voti.

Un siciliano al colle. Sergio Mattarella dopo la quarta votazione a Camere congiunte, accolto da un fragorosissimo applauso, durato 4 minuti, la stalding ovotion nell'aula di Montecitorio, con un vero a proprio boato, supera il quorum, incassa 665 voti e diventa il nuovo Presidente Della Repubblica Italiana.

Persona molto riservata, un giuridico, nasce a Palermo il 23 luglio 1942.

Deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Italiano e La Margherita, più volte ministro, dal 2011 giudice costituzionale di nomina parlamentare.

Per tradizione familiare è stato sempre vicino alla corrente della Democrazia Cristiana.

Figlio già del Ministro Bernardo e fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia nel gennaio 1980 quando ricopriva la carica di Presidente della Regione Sicilia.

Eletto alla camera dei deputati del 1983,1987,nel 1992, nel 1996, nel 2001 e nel 2006 Mattarella è stato Ministro dei rapporti con il Parlamento, Ministro dalla Pubblica Istruzione nel sesto governo Andreotti, da cui si dimise nel 1990 a causa della legge Mannì.

Papa Francesco ha inviato un telegramma con espressioni augurali per la sua elezione.

Mentre erano in corso le operazioni di voto Sergio Mattarella è uscito dal palazzo a bordo di una panda guidata da un'altra persona per raggiungere Montecitorio.

Nei giorni scorsi Mattarella era rimasto quasi sempre chiuso nel suo appartamento nella foresteria della Corte Costituzionale.

Sarà sicuramente un presidente che lascerà la sua impronta.

 

 

Angela Rondanini

i nostri dati sensibili alla mercé degli hacker

 

I dati personali e sensibili, come quelli anagrafici o sanitari, riguardanti la vita di un individuo, affidati a una pubblica amministrazione italiana, e da essa gestiti, sono in totale balia dei malintenzionati informatici. Pochissime, infatti, sono le amministrazioni in grado di difenderli da manomissioni o furti, e di salvaguardarne la riservatezza. Questo è lo sconcertante risultato emerso da uno studio di 90 pagine dell'università La Sapienza di Roma, denominato Cyber Security Report 2014.

Basato su un questionario inviato a circa 300 pubbliche amministrazioni a livello nazionale, regionale e locale, avente lo scopo di capire lo stato delle difese e la consapevolezza dell'amministrazione nei confronti della protezione dei dati personali dei cittadini, il rapporto ha messo in luce che, soprattutto negli enti pubblici meridionali, ci sono lacune importanti e radicate sia in termini di cultura della sicurezza che di organizzazione, manca la consapevolezza del rischio cibernetico e si ingorano totalmente le gravi conseguenze derivanti dalle attività informatiche illecite finalizzate al trafugamento dei dati dai sistemi informativi di una pubblica amministrazione.

Solo 22 amministrazioni centrali su 42 hanno raggiunto un punteggio sufficiente relativamente ai livelli di difesa, di consapevolezza del rischio e di organizzazione. Nessuna Regione supera il livello minimo per questi tre valori, ma 14 tra quelle analizzate hanno una situazione particolarmente grave. Situazione peggiore per i Comuni: 68 su 79 sono quelli in condizioni davvero disastrose ma, ad ogni modo, nessuno supera la sufficienza. Risultati simili ai Comuni per le ASL, mentre gli ospedali fanno un po' meglio. In generale, per Comuni e Regioni, la situazione peggiora man mano che si percorre il Paese da nord a sud, mentre non ci sono grandi differenze per gli altri enti pubblici locali. Promosse a pieni voti, per la spiccata sensibilità alla problematica della sicurezza ed ai relativi meccanismi di difesa, nonché per l'oculato trattamento dei dati personali, risultano l'INPS e la Corte dei Conti.

Al di là dei dettagli numerici riguardanti i singoli enti pubblici, il Cyber Security Report 2014, segnala che sull'Italia incombe un grosso rischio sicurezza, che minaccia direttamente i dati personali e sanitari dei cittadini. Inoltre, rivela una verità sconfortante, ovvero che l'Italia, a differenza degli altri Paesi che per attuare adeguate misure di sicurezza informatica spendono budget milionari, sta ancora prendendo sotto gamba il pericolo derivante dagli attacchi informatici, stanziando zero euro, a livello nazionale, per fronteggiarli.

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