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Articoli filtrati per data: Venerdì, 20 Febbraio 2015

Progetto di scambio culturale approvato dalla Commisione europea e tenutosi a Marsico Nuovo nella scorsa settimana.

Si é concluso da pochi giorni a Marsico Nuovo uno scambio culturale Italo-Portoghese a cui hanno preso parte 36 ragazzi, metà Italiani, del comune di Marsico Nuovo, e metà Portoghesi dell'Università tecnica di Lisbona. 

Questo scambio é stato reso possibile grazie al programma Erasmus+. Si tratta di un programma istituto dall'Unione Europea con l'intento di promuovere nei giovani un senso di cittadinanza attiva europea coinvolgendoli nella costruzione del futuro dell'Europa, nel promuovere il dialogo interculturale e l'apprendimento non formale coinvolgendoli indipendentemente dal grado di istruzione e provenienza sociale.

Lo scambio é durato 8 giorni e ha visto i giovani impegnarsi in una serie di attività culturali sul tema della discriminazione razziale, sugli stereotipi e pregiudizi di cui spesso i popoli sono vittime e 

sulla musica come “mezzo” per pomuovere valori positivi come pace e tolleranza tra popoli.

Non e' un caso, infatti, se al termine dello scambio, il giorno 10 febbraio, i giovani si sono impegnati nel cantare tutti insieme la canzone simbolo della pace tra popoli: “Imagine” di J. Lennon, davanti un pubblico, presso l'auditorium comunale di Marsico Nuovo.

Positivi i giudizi dei partecipanti sullo scambio che, grazie a questo scambio, hanno accresciuto la propria formazione personale e sociale riconosciuta dal rilascio di un certificato: lo Youthpass, in cui sono descritte le competenze/conoscenze acquisite grazie a questo progetto.

la spia è nell'hard disk

Lo spionaggio informatico ai danni dell'utenza cibernetica di tutto il mondo sta sempre più prendendo voga, e le tecniche per effettuarlo sono sempre più complesse e sofisticate. Infatti, da un'indagine condotta da Kaspersky, società di sicurezza informatica con sede a Mosca, è emerso che alcuni programmi malevoli sono nascosti nei dischi rigidi dei computer e vengono usati per spiare cittadini, istituzioni governative e militari, banche, media, compagnie energetiche e di telecomunicazioni.

Secondo Kaspersky, i programmi spia sono nascosti nel firmware dell'hard disk e sono assai difficili da scoprire ed eliminare in quanto, una volta manomesso e riprogrammato il firmware, ed al suo interno aggiunti i software spia, esso risulta praticamente inscansionabile e questi ultimi sono irriconoscibili dagli antivirus ed immuni finanche alla formattazione.

Gli esperti di sicurezza moscoviti ritengono che l'introduzione dei malware spia negli hard disk delle marche più utilizzate in ambito consumistico e professionale sia opera di un gruppo di hacker, denominato The Equation Group, attivo da circa 14 anni, che ha solidi rapporti con i creatori di Stuxnet, il virus messo a punto da USA e Israele e usato per attaccare la centrale nucleare iraniana di Natanz, e avrebbe alle spalle sia la National Security Agency, nota per lo scandalo Datagate esploso nel 2013, che la sua sua controparte militare, lo United States Cyber Command. Secondo le stime di Kaspersky, il Gruppo Equation, con questa realizzazione tecnica ingegnosa e sorprendente, ha infettato e spiato decine di migliaia di utenti in più di 30 Paesi del mondo.

Un'altra dimostrazione che la privacy è un miraggio.

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