Articoli filtrati per data: Venerdì, 06 Febbraio 2015

I residenti di Bucaletto hanno ricevuto tramite una lettera inviata loro dal Comune di Potenza una bella sorpresa. I lori fitti lievitano in modo esponenziale da 300 a 800 euro l'anno.

Bucaletto, il quartiere sorto all'indomani del terremoto dell'80 ancora non smette di penare.

Le loro abitazioni sono ormai ritenute villette di prestigio, dove amianto, topi, scarafaggi, fredde d'inverno a calde d'estate, si pagano a caro prezzo.

Un quartiere dove già tanti fa era stato realizzato un progetto di riqualificazione.

L'obiettivo era quello di trasformarlo, a distanza di pochi anni dal grande sisma, in un agglomerato di alloggi, negozi e uffici.

La zona situata a valle doveva avviare la costruzione di uffici e negozi.

La seconda zone situata a monte doveva essere caratterizzata da alloggi a bassa densità ed alcune attrezzature del quartiere.

Poi una struttura ad anello costruita attorno alla piazza principale, che prevedeva edifici pubblici e un certo numero di alloggi universitari.

Ma che fine hanno fatto questi progetti? A distanza di quasi 35 anni sono ancora più di 2000 le famiglie che ancora alloggiano in questi prefabbricati.

A valle cinque anni fa sono stati costruiti 36 alloggi consegnati a 36 famiglie che occupavano prefabbricati ma solo per dare spazio a privati di erigere due torri.

Appena ultimati i lavori di costruzione di 100 alloggi popolari, ma a chi verranno consegnati?

Ora mi chiedo, ma sanno questi signori cosa significa svegliarsi in pieno inverno di mattina e trovarsi avvolti in coperte bagnate dall'umidità o soffocare in piena notte in estate per il caldo?

Ora cosa pretendono? Vorrebbero risanare il dissesto finanziario sulle spalle della povera gente?

Poiché è questa la motivazione che i cittadini di Bucaletto hanno letto nella comunicazione a loro pervenuta.

Ma come diceva Totò dico: “ Ma mi faccia il piacereee”

ANGELA RONDANINI

POTENZA - Un Potenza in versione no-limits farà da “angelo custode” all’impresa del farmacista Pasquale Brandi classe 1969, appassionato di sport estremi, dal 2004 ha cominciato parallelamente la sua seconda carriera o semplicemente il suo hobby preferito: quella di ultrarunner prediligendo i deserti. Nel 2005 la sua prima Marathon des sables, arriva al 79esimo posto su 800 partecipanti, 11esimo italiano al traguardo. Nello stesso anno partecipa alla Trans 333, 333 km no stop nel deserto in autosufficienza, arrivando 5 assoluto. Nel 2006 partecipa alla Trans 555, gara del Tenerè in Nigeria di 609 km che si svolge ogni due anni, vincendola, per la prima volta scendendo sotto i sei giorni di gara, distaccando il favorito, un francese, di circa 12 ore. Nel 2008. Una gara in completa autosufficienza. Nel 2009 vola in Canada per partecipare al Haliburton Forest 100 miles con D+9000, arrivando 4 assoluto. Nel 2010 caparbio partecipa alla Transharienne nel deserto algerino, durissima gara di 160 km vincendola con record della corsa, in 48 ore e 40 minuti. Nel 2011 partecipa all’ormai famosa la Jordan Running Adventura Race, 190 km nel deserto della Giordania, vincendola in meno di 40 ore.

Ai primi di Febbraio 2013 l’ultima avventura nel deserto, questa volta quello egiziano, con circa 260 Km e nuova vittoria. L’atleta potentino porterà con sé il simbolo della società del leone rampante nell’ultra maratona in Alaska della “Yukon Artic Ultra” che prenderà il via l’8 febbraio.

Si tratta di una corsa di 500 km in condizioni climatiche estreme con temperature che crollano in picchiata fino ai -40°. L’iniziativa trova anche il sostegno dell’Amministrazione comunale del capoluogo come dice l’assessore allo sport Giovanni Salvia: “Quando Pasquale venne a parlarmi annunciandomi la sua impresa ho subito pensato al Potenza come un prezioso compagno di viaggio, per la volontà della società non solo di crescere a livello sportivo, ma anche mediatico dando la giusta visibilità a questa piazza e ai suoi cittadini più meritevoli”.

Michele Saporito

POTENZA - Al teatro Don Bosco, lunedì sera 2 Febbraio 2015 è andata in scena “Signori… le pate’ de la maison”. commedia tratta dal film “Le Prenom di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Patelliere”.

Una divertente commedia in salsa agrodolce che un soggetto francese ricalca i classici atteggiamenti di una famiglia borghese. Ha conquistato subito la scena, ma non come il voto, preso giovedì scorso nella prima votazione alla Camera, per l’elezione del Presidente della Repubblica. La brava attrice Romana, schietta amata dal grande pubblico, conosciuta anche per la pubblicità di un noto “sofà” e la cui popolarità è schizzata alle stelle con la generosa interpretazione del bel personaggio “dolente”, regalatolo da Paolo Sorrentino, nel film Premio Oscar “La grande Bellezza” e anche di tutto ciò che ha fatto a livello cinematografico e teatrale fino ad oggi.

Michele Saporito