La letteratura italiana del novecento: in ricordo della nascita di Luigi Pirandello.
Il 28 giugno del 1867 nasce il drammaturgo Luigi Pirandello in una contrada denominata Kaos, ad Agrigento.
La sua fortuna in Italia è tardiva coincidente con lo sviluppo del teatro, in esordio apprezzato all'estero. La genialità del poeta è di aver scrutato la realtà, tramite l'ausilio delle teorie filosofiche e psicologiche del tempo.
Luigi Pirandello, affascinato al mondo della psicopatologia immerge nella lettura di Alfred Binet, in modo particolare sul saggio Le alterazioni della personalità. Alfred Binet è tra i primi studiosi ad intraprendere il potenziale della mente e dell'intelligenza. Tutto questo conferma la modernità e l'attualità di Luigi Pirandello per i temi della scienza contemporanea. L'autore mostra il suo interesse verso la psicologia, dal momento in cui la moglie Maria Antonietta Portulano inizia a soffrire di schizofrenia. La malattia della moglie fa da sfondo nell'ispirare le sue opere, in modo particolare il dramma Enrico IV. La società del primo novecento trova un Luigi Pirandello un interprete ideale: l'uomo è il tema dell'indagine di Luigi Pirandello. L'autore nel teatro scopre la sua vocazione e trionfa con i suoi lavori in America, in Europa e nel mondo intero.
Riporto di seguito un breve passaggio di una sua affermazione: "La vita o si vive o si scrive, io non l'ho mai vissuta se non scrivendola".
Federica Corbisiero
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