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Articoli filtrati per data: Maggio 2015

La noia

La noia può essere definita come la condizione psicologica caratterizzata dalla sensazione di insoddisfazione e dall'assenza di stimoli, temporanea o duratura, connotata dall'assenza di azione e sentimenti di vuoto;  essa rappresenta una esperienza diffusa ed è probabile che poche persone non ne abbiamo mai fatto esperienza. Sulla noia nel corso dei secoli si è parlato a lungo soprattutto in Filosofia e Teologia mentre la Psicologia ha  ignorato questa condizione comprendendo solo negli ultimi anni l'importanza di uno studio approfondito ai fini della comprensione di alcuni comportamenti non solo quelli di natura psicopatologica. Negli ultimi anni infatti si è approfondito lo studio e la conoscenza non solo del rapporto noia-depressione, già noto a molti Psichiatri in passato ma anche di alcune configurazioni di personalità favorenti la manifestazione di essa. Dagli studi moderni infatti emerge come la noia spesso sia fonte di frustrazione la cui gestione può essere determinante nel guidare comportamenti atti ad interrompere la sensazione di noia anche se questi comportamenti comportano conseguenze sgradevoli. Un'equipe di psicologi canadesi recentemente ha condotto un esperimento con volontari alla quale veniva richiesto di rimane seduti per 15 minuti senza fare nulla; nella stanza che li ospitava non vi era nessuno stimolo, reale o potenziale,  ad esclusione di un pulsante la quale avrebbe somministrato una lieve scarica elettrica a coloro che lo avrebbero premuto: su 18 partecipanti maschi 12 di loro si somministrarono la scarica elettrica prima di terminare la prova mentre delle 24 donne lo fecero in 6; questi risultati sono stati ripetutamente confermati in successivi esperimenti simili condotti da altri ricercatori di diversi paesi con volontari di età compresa tra i 18 ed i 77 anni. I ricercatori sono giunti alla conclusione che la difficoltà a gestire l'assenza di stimolazioni esterne induceva i partecipanti ad infliggersi una stimolazione dolorosa pur di interrompere la sensazione di noia. Questi esperimenti non forniscono risposte definitive agli studi sulla noia ne tanto meno possono essere generalizzati ma offre un supporto empirico alla teoria della noia come prodromo di comportamenti rischiosi se non proprio lesivi sia auto che etero diretti. E' noto infatti che la ricerca di sensazioni atte a colmare il senso di vuoto generato dalla noia può favorire l'emissione di comportamenti a rischio e se questa può essere una esperienza alla quale chiunque può essere esposto anche senza conseguenze di rilievo, quando la noia è tendenzialmente cronica, oppure la psiche dell'individuo è particolarmente vulnerabile all'assenza di stimolazioni essa può indurre ad emettere comportamenti a rischio quali promiscuità sessuale, abuso di sostanze oppure comportamenti antisociali compresi quelli violenti che possono avere conseguenze anche molto gravi. Sulla tendenza ad annoiarsi, sulla capacità di evitarla e o gestirla sono coinvolti i tratti di personalità, le strutture cognitive nonché le esperienze avute nel passato ma anche la reattività neurobiologica; moltissime persone non hanno mai avuto problemi a gestire momenti di noia od a convivere con essa quando si protrae a lungo; per altri questa condizione è particolarmente difficile da gestire: in tal caso può essere indicato un percorso psicoterapeutico finalizzato alla modifica dei comportamenti e dei pensieri correlati nonché ed ad aumentare la soglia di tolleranza alla frustrazione generata dall'assenza di stimoli ambientali.

Dr Michele Passarella

Mamma (poesia di Cesira Ambrosio).

 

                                             
 
Ti vedo mamma, storia infinita,
atteso dono, eterna, dolce fiaba
alla mia vita.
Il buio della notte,
nei tuoi occhi, una stella fonde
e tu nel sole canti.
Soffio vitale sei di rosei ciclamini,
del bianco gabbiano le ali,
mentre le onde sfiora
col tuo messaggio d'Amore.
Tu, mamma,
come viola solitaria
all'ombra di quella siepe,
le sue spine profumi
ed io vorrei tu fossi musica,
tu fossi sole,
tu fossi eterno, profumato fiore:
le tue mani, come papaveri mossi al vento,
recitano, nel danzar leggero,
un preludio d'incanto
e, in una sola nota di melodia,
il bimbo ascolta la tua muta poesia.
Mamma! Sei l'Amore
riflesso di note silenziose,
sei la poesia dell'anima,
fioriscono per te, oggi, le nuove rose:
su aperte corolle scende ormai la sera
e tu sola, Mamma, hai il volto della primavera!  

 

Cesira Ambrosio

 

San Teodosio, la festività religiosa di Pietragalla.

 

Un programma molto articolato e ricco caratterizza le festività in onore del santo patrono a Pietragalla. Com'è consuetudine, già da diversi anni, un comitato feste, si costituisce allo scopo di organizzare il programma e di raccogliere i fondi necessari per realizzarlo. Da qualche tempo i componenti di questo comitato, tutti volontari, sono i cittadini che, nell'anno in corso, compiono cinquant'anni. Quest'anno, quindi, è toccato ai pietragallesi nati nel 1965. Come si nota nella locandina allegata, il programma prevede la celebrazione religiosa, con una serie di manifestazioni, processioni e funzioni solenni e la festa civile caratterizzata da spettacoli, esibizioni di artisti e momenti ludici.

Le celebrazioni di carattere religioso sono già iniziate il 25 aprile, con il pellegrinaggio della venerata immagine di San Teodosio, nel quartiere "Paschiere" e, sono proseguite, nei giorni successivi, in altre zone periferiche e nelle frazioni del paese. Il giorno 30 aprile, infatti, il pellegrinaggio dell'immagine del santo ha fatto tappa in contrada Crocevia (la stazione ferroviaria Fal), sabato 2 maggio, in via del Popolo, nella zona delle case popolari, e domenica 3 maggio, nella frazione San Nicola. Venerdì 1 maggio, invece, l'amministrazione aveva fatto il tradizionale omaggio floreale al santo con la consegna delle chiavi del paese dal sindaco, l'avvocato Nicola Sabina al parroco don Mimmo Beneventi ed era iniziata la novena a San Teodosio Martire. La parte centrale della festa, però, inizia oggi, 9 maggio, quando, dopo la celebrazione della santa messa, parte la processione di vigilia con una caratteristica fiaccolata che si snoda per le vie del paese. Durante questa processione viene portata in piazza Principe Umberto I, la statua di San Teodosio "zicc" (piccolo). Il cuore delle celebrazioni religiose si avrà, però, nella mattinata del 10 maggio, quando, dopo la celebrazione della santa messa, il corteo dei fedeli, accompagnato dalle note della banda di Pietragalla "G. Pafundi - Città di Pietragalla", parteciperà con grande devozione alla solenne processione. Lungo il percorso delle strade cittadine, oltre alla statua del santo patrono, verranno portate dai fedeli anche le statue degli altri santi che dimorano nelle varie chiese del paese. Nella mattinata del giorno 11, poi, la statua di San Teodosio "zicc" farà rientro da Piazza Principe Umberto I alla chiesa madre e, a seguire, la celebrazione della santa messa, sancirà la chiusura dei festeggiamenti religiosi.

 

"Due chiacchiere a tavolino con Vito Ciuffreda".

 
"Il centro storico di Potenza ha perso la sua vitalità perché non ha più un ruolo definito come centro della movida cittadina, nonostante i suoi 25, circa, esercizi commerciali. Ha perso molto della sua forza commerciale in quanto il commercio, un po' come il cinema, si è spostato nelle grandi città, nelle grandi strutture, quindi la gente va fuori. Non è poi sicuramente un luogo di uffici.
Eppure, nei giorni dopo il terremoto c'era sempre gente. Ci si incontrava per la passeggiata.

Noi abbiamo vissuto una gioventù diversa. Negli anni 80', il cinema non era solo il sabato e la domenica, ma era tutti i giorni. Ora la tecnologia allontana i giovani da molte cose belle. Prima non si aveva altro da fare che farsi una vasca a Potenza. Oggi invece per molte ore del giorno i giovani sono impegnati col web, che attira moltissimo. Prima avevamo solamente la tv dei ragazzi e ci trovavamo nel nostro capoluogo di regione ben sei cinema. Il sabato e la domenica al cinema non c'era mai posto. Ricordo, ad esempio, che pochi giorni dopo il terremoto dell'80', trasmettevamo “Pane, miele e peperoncino”, di Lino Banfi e la sala era sempre strapiena tant'è che molti stavano in piedi.

Abbiamo 4000 studenti fuori sede. Questo perché manca un vero polo di attrazione turistica per la città. Eppure abbiamo degli importanti poli attrattivi come la regione, l'ospedale e l'università che sono davvero molto scollegati tra loro, perché ubicati in posti fuori dal contesto cittadino.

A contrada Costa della Gaveta, poi, abbiamo il terzo giacimento petrolifero della Basilicata. Ma la gente dorme perché non è informata su niente. Le persone non vogliono esporsi anche se i cittadini pensanti ancora esistono. Meglio non parlare dello snodo del Gallitello, dimostrazione di una città in dissesto. Ma se il cittadino non si ribella, o almeno non ci prova, le cose non cambieranno mai.

Ultimamente il pienone con lo spettacolo “La storia siamo noi..e anche un po' di geografia”, del gruppo comico "la Ricotta", è stato un vero evento per il cine-teatro. Ne approfitto poi per ricordare che il 15 e 16 maggio torna, finalmente, al 2 Torri la compagnia dialettale potentina di "Zi Gerard" con lo spettacolo "Maggia avutta duvà semb coppole e cappiedd".

Noi resistiamo ma è dura, è dura veramente".

La giornata della password

Oggi si celebra in tutto il mondo la giornata della password, la cui efficacia è sempre più messa a repentaglio dalla pigrizia e dalla scarsa fantasia degli utenti che le utilizzano per proteggere i propri account ed i propri dati sensibili. Infatti, gli utenti, molto spesso, scelgono password poco complesse, non sufficientemente lunghe e soprattutto molto facili da indovinare, come ad esempio la combinazione "123456" oppure le parole "password" e "qwerty". Inoltre, tendenzialmente, usano la medesima password per tutti gli account che possiedono, e non la modificano mai.
L'atteggiamento negligente degli utenti, circa la scelta della password, si riflette anche in ambito professionale, e a darne la conferma è stata una ricerca condotta da Cisco tra le aziende italiane, la quale ha evidenziato che il 35% degli intervistati si aspetta che siano le impostazioni di sicurezza definite dall'azienda a proteggerli da ogni rischio, che solo il 36% modifica costantemente le password, che poco più della metà (55%) ne usa una differente per ogni sito o applicazione e che il 18% non usa nessun tipo di precauzione.
Ecco quindi che abbondano gli appelli, di società informatiche ed esperti di sicurezza, affiché le parole chiave siano scelte con più accuratezza, siano diverse per ogni account e soprattutto vengano modificate più volte l'anno. Inoltre, in questa giornata dedicata alla password, l'attenzione è rivolta anche e soprattutto alla sua sostituzione con i sistemi biometrici, sempre più avanzati ed integrati nei dispositivi di uso comune. Il sensore dell'impronta digitale, infatti, già è usato per sbloccare gli smartphone di ultima generazione, e presto si potranno usare gli occhi, le orecchie, i tatuaggi, le pillole, e perfino le lacrime, per effettuare il processo di autenticazione, in luogo di una parola chiave. Grazie a progetti ambiziosi, realizzati da Motorola e PayPal, che hanno sviluppato, rispettivamente, un tatuaggio indentificativo ad hoc ed un dispositivo di riconoscimento da iniettare, ingerire o incorporare, alle sperimentazioni in essere nei laboratori di altri colossi dell'hi-tech, come Yahoo, Fujitsu, e Google, che consentiranno lo sviluppo di dispositivi in grado di riconoscere anche le orecchie, le nocche di una mano, le vene e le onde sonore della voce di uno specifico utente, ed alla scoperta di Stephen Mason circa un codice biometrico univoco ed impenetrabile prodotto dalle lacrime di una persona, la password sarà relegata alla pensione.
Nel mentre, in attesa che si concretizzi definitivamente l'era dell'autenticazione biometrica, è bene seguire i consigli degli esperti e scegliere password sicure e diverse per ogni tipologia di utilizzo.

PERCHE' UN UOMO SPOSATO TRADISCE?

Uno studio USA rivela le cause del tradimento: quasi il 92% sostiene che i problemi in camera da letto non costituiscono il motivo principale.

L'uomo cerca avventure al di fuori del proprio letto matrimoniale generalmente per scrollarsi la monotonia della propria vita sessuale.

Generalmente nella vita in comune, dopo un certo numero di anni di matrimonio l'abitudine diventa la vera dominatrice del rapporto; i rapporti sessuali perdono il loro senso profondo e sono vissuti sempre piu' a livello fisiologico ( o meccanico).

La nuova relazione rida' all'uomo sposato nuova energia; incontrare la donna di nascosto, difendere il segreto da persone indiscrete rischiare ogni giorno lo eccitano proprio come uno scolaretto.

Ma c'e' anche un altro motivo.

Talvolta l'uomo ha un cattivo rapporto emotivo con la moglie; tradendola con un'altra donna, inconsciamente la punisce e si vendica della sua insoddisfazione.

Non riescono piu' a capirsi, litigano continuamente e sono sempre nervosi, insofferenti.

Il matrimonio e' finito ormai.

Spesso sono spinti dall'indifferenza della moglie, l'accordo che esisteva prima si e' infranto, e' rimasta solo l'abitudine della reciproca presenza.

Il legame dopo anni di matrimonio e' diventato una grigia ruotine.

L;uomo si comporta come un bambino davanti ad una vetrina piena di cose scintillanti che desidera, perche' le confronta con i suoi poveri e usati balocchi.

Gli uomini appaiono forti e potenti, ma dentro sono insicuri, tanto quanto le donne, hanno una mentalita' vincente e bisogna farli sentire vincenti.

Spesso sono convinti di amare l'altra donna ma il loro non e' altro che un amore immaginario, un parto della mente disiderosa di nuove esperienze, si evasione dagli schemi usuali. Anche perche', malgrado abbia il desiderio di cose nuove, egli non potrebbe rinunciare al suo mondo, all'unico modo di vivere che gli e' congeniale (tra lui e al moglie esistono molte affinita' di carattere che li legano l'uno all'altra)

Spesso questo tipo di sentimento si produce in quelle persone che sono state tradite o respinte nei propri sentimenti, nelle proprie aspettative.Si sentono offesi dal loro oggetto d'amore piu' importante e si vendicano per essere stati trascurati, deviando i loro impulsi emotivi verso un secondo oggetto d'amore. Vogliono provare,in questo modo alla loro donna di non essere troppo importante per loro, dal momento che riescono a sostituirla senza alcuna difficolta'.Il nuovo amore produce un'esaltante sensazione di pienezza di ardore dimenticati.Ma se dovessero lasciare la moglie avvertirebbero molto probabilmente il vuoto e non potrebbero farne a meno. L'immaginazione ha solo messo l'oggetto nuovo al posto del vecchio.

Se poi si rivolge questa domanda a donne che vivono questa situazione di amante di solito si ricavano risposte apparentemente decise e precise.

Affermano di conoscere bene il loro uomo e sono convinte di essere state preferite alle mogli perche' queste non li capivano e non davano loro la serenita' di cui essi avevano bisogno. Le donna sanno pero' anche che questi tipi di relazioni sono destinate e finire entro un tempo relativamente breve, in quanto, di solito la “pecorella smarrita torna sempre all'ovile” ma anche se razionalmente ne sono convinte, psicologicamente rifiutano che una tale eventualita' possa toccare anche a loro.

 

Angela Rondanini

8 MAGGIO - GIORNATA MONDIALE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA E MEZZALUNA ROSSA

L'8 maggio in tutto il mondo si festeggia il lavoro di soccorso che milioni di volontari della Croce Rossa Italiana e mezzaluna Rossa svolgono quotidianamente.

La festivita' cade il giorno della nascita di Henry Dunant, il fondatore.

Nasce a Solferino l'idea della Croce Rossa.

Il Movimento e' costituito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa Italiana con sede a Ginevra e della Federazione Internazionale delle Societa' di Croce Rossa Italiana e Mezzaluna Rossa.

Ma non tutti forse sanno che la Croce Rossa Internazionale venne istituita da un commesso di banca ginevrino Henry Dunant.

Tutto inizio' a Solferino, era il 24 giugno del 1859.

Dunant era appena rientrato da una missione in Africa del nord, quando, come semplice borghese si trovo' nel mezzo della battaglia di Solferino e San Marino.

Il 24 giugno del 1859 nei pressi di Solferino le truppe francesi e italiane combatterono contro l'esercito austriaco in una sanguinosa battaglia.

Il giovane Dunant, assistendo per caso ai drammatici effetti della battaglia, capi' che si poteva fare qualcosa.

Rimase impressionato dallo stato di totale abbandono dei soldati feriti, ed inizio a curare senza distinzione tutti i soldati feriti, italiani austriaci e francesi, ricorrendo alla collaborazione della popolazione della vicina Castiglione, organizzo' un'azione di soccorso dei feriti e dei moribondi che sopperisse all'insufficienza dei servizi della sanita' militare.

Inizio cosi' a scrivere una specie di diario “Un ricordo di Solferino” pubblicato nel 1862, che sconvolse profondamente le coscienze del tempo.

Con l'aiuto di altri 4 cittadini svizzeri (il Cosiddetto comitato dei cinque) riusci' a sensibilizzare al problema i regnanti.

Il 26 ottobre 1863 organizza a Ginevra una conferenza stampa internazionale con l'adesione di 18 rappresentanti di 14 paesi che firmarono, il 29 ottobre dello stesso anno, la prima carta fondamentale contenente dieci risoluzioni che definiscono funzioni ed i mezzi dei Comitati di Soccorso.

Nasce cosi' il Movimento Internazionale della Croce Rossa Italiana.

Il Movimento della Croce Rossa Italiana e della Mezzaluna Rossa opera sulla base di sette principi fondamentali: Umanita'-Imparzialita'-Neutralita'-Indipendenza-Volontarieta'-Unita'-Universalita'.

Questi principi furono ufficialmente enunciati per la prima volta nella XX conferenza Internazionale della Croce Rossa Italiana svoltasi nel 1965 a Vienna.

Da allora tutte le manifestazioni ufficiali del Movimento sono aperte con la loro lettura.

La Croce Rossa Italiana agisce ancora oggi tramite l'impegno gratuito, organizzato e continuativo di circa 150.000 volontari, e questa giornata e' dedicata a loro, ma l;obbiettivo e' anche quello di avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa Italiana e far conoscere quali sono i compiti svolti dai volontari quotidianamente.

Durante questa giornata si svolgono simulazioni di primo soccorso, ad esempio come comportarsi in situazioni di emegenza, prima dell'arrivo dell'ambulanza.

Anche La Basilicata vanta un numero elevato di volontari (3.000 circa ) coadiuvati dal Presidente Regionale Fernando Moscariello e dal Presidente Provinciale Vincenzo Anobile

 

Angela Rondanini.

“Ri-tratti” la nuova collettiva di pittura a Gocce d’autore

 

“Ri-tratti” è il titolo della nuova collettiva di pittura che sarà inaugurata martedì 6 luglio alle 18,30 presso la sede del Circolo culturale Gocce d’autore in vico De Rosa 6 a Potenza. Undici gli artisti che espongono non solo opere pittoriche ma anche manufatti in ceramica di pregio per un totale di circa 25 pezzi d’autore. Nicola Beccasio, Enzo Bomba, Maria Ditaranto, Cesare Fazio, Serena Gervasio, Nico Greco, Salvatore Lavieri, Dolores Nicastro, Davide Perretta, Katia Stain e Antonella Rubertone con le sue ceramiche trasformeranno l’antico vicolo del centro storico della città e la sede del Circolo in un Atelier a cielo aperto.
Sette giorni per poter visitare la mostra, dal 7 al 14 luglio p.v., che il Circolo Gocce d’autore ha organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale del capoluogo. Arte figurativa e astratta, tecniche varie, acrilici e olii, colori sgargianti e pastelli, undici artisti undici modi diversi di rappresentare i volti, uno dei generi più antichi della storia dell’arte. Ed è proprio questo il senso della mostra “Ri-tratti”, ossia mettere a confronto gli stati d’animo di chi dipinge mentre raffigura un volto, con la consapevolezza che dentro ogni ritratto, ogni sguardo, ogni sorriso vi è quello dell’autore.
L’esposizione contiene autoritratti e ritratti che colgono i modelli e le modelle nei loro atteggiamenti più vari, svelando quanto di più recondito vi è nell’animo umano. Si ammirano così donne di diversa etnia, volti dai lineamenti allungati il cui sguardo catalizza l’attenzione del visitatore, giochi di colore che nella loro astratta combinazione esprimono l’essere “artistocratico” del pittore. Una mostra che catapulta l’osservatore in una bi-dimensionalità: da un lato la minuziosa descrizione di volti, dall’altra la trasposizione della capacità percettiva degli artisti.
Con “Ri-tratti” il Circolo culturale Gocce d’autore presenta al pubblico la sua sedicesima mostra. Ad un anno dall’avvio delle attività nel centro storico della città, il Circolo ha infatti redatto un primo bilancio che è risultato assolutamente positivo: 15 mostre di arte pittorica e fotografica, oltre 3mila visitatori, circa venti presentazioni di libri, eventi musicali e culturali, la prima edizione del “Pianoforte del cortile”, del Premio “Gocce d’autore” e della “Giornata mondiale del libro”, le “Conversazioni sulla storia” con la partecipazione di studiosi e storici locali. E poi i laboratori didattici: “La bottega dello scrittore” per gli amanti delle lettere con l’insegnante Luciana Gallo Moles, i corsi di musica e la formazione del coro “Voci del centro storico” curati dal musicista Toni De Giorgi, i laboratori di disegno e pittura con il Maestro d’arte Pasquale Palese. Un anno intenso e ricco di nuovi incontri tra i linguaggi dell’arte e tra gli artisti di ogni provenienza ed esperienza. Un percorso che diventa internauta grazie alla rivista online www.goccedautore.it che racconta il meglio della cultura in Italia e nel mondo.


Eva Bonitatibus

10 CANDELINE PER TOGETHER UN PONTE DI SOLIDARIETA' SENZA FRONTIERE

IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI TOGETHER ONLUS, ASSOCIAZIONE NO PROFIT IMPEGNATA IN AIUTI UMANITARI IN LIBANO, HO COLTO L'OPPORTUNITA' DI INTERVISTARE NELLO REGA, PRESIDENTE E IDEATORE DI QUESTA ASSOCIAZIONE.

 

1-Together compie 10 anni,come e quando e'nata l'idea di creare questa associazione?

< Nello Rega – 10 anni fa abbiamo dato vita a questa associazione, un anno prima che scoppiasse la guerra in Libano nel 2006, perche' avevamo avuto dei segnali che la situazione in Libano da li' a poco precipitasse, questo e' un progetto aconfessionale e apolitico.

Nel 2003 ero a Nassirya nel campo dove c'era il contingente militare italiano. Un giorno stavo seguendo un'operazione con i militari con la quale embedded stavo con il portavoce dell'Esercito Italiano giorno e notte, ed ho visto una scena che mi ha colpito molto: due bambini che giocavano tra carri armati in disuso, uno scenario da guerra tipo Roma citta' aperta, polvere da tutte le parti, con un pallone fatto di stracci ed ho pensato che avremmo dovuto fare qualcosa. Da li' parti' l'idea che dovevamo fare qualcosa

 

2- L'associazione di cosa si occupa con esattezza?

< Nello Rega – Ci occupiamo di tante cose, attraverso i progetti “Libanitaly” e “ Sorrisi per la Pace”,ogni giorno lavoriamo per costruire punti di dialogo e convivenza pacifica. Aiuti all'infanzia, gemellaggi culturali, progetti educativi assistenza ai piu' disagiati.

 

3- Cosa avete realizzato fin ora?

< Nello Rega – Abbiamo costruito reparti in ospedali, costruito l'asilo del campo profughi palestinese di Sativa che si trova alle porte di Beirut, abbiamo fatto dei gemellaggi sportivi. Nel 2005 abbiamo portato il Genzano e la rappresentativa lucana di calcio a giocare con la serie A libanese. Abbiamo anche fatto delle colonie estive per bambini disagiati.

 

4- Quale opera e' il fiore all'occhiello di tutte le attivita?

< Nello Rega – Nel 2011 abbiamo scoperto una struttura di Salesiani che stava in un villaggio Shiiti ed era un punto di riferimento per migliaia di persone. Questa struttura Salesiana e' stata costruita negli anni 50, poi nell'anno 1962 hanno costruito una chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice, una chiesa ormai ridotta ad un rudere. Lo scorso anno vedemmo questa chiesa e decidemmo di ritrutturarla completamente. E' stata tutta rifatta, dalle pareti alle finestre ai soffitti, al tabernacolo etc. grazie ai tanti benefattori italiani e libanesi e al Panathon International, e come dico io qui ci ha aiutati anche la provvidenza, dal nulla siamo riusciti a realizzare questa grande opera. Il 29 giugno 2014 e' stata fatta la consegna della chiesa inaugurata dal Patriarca libanese. La particolarita che distingue questa chiesa e un murales realizzato da un ragazzo lucano che raffigura l'abbraccio di Don Bosco ai bambini, e tra questi e' raffigurata una bimba musulmana con velo, unica chiesa al mondo con una simile raffigurazione.

 

5- Progetti futuri?

< Nello Rega – Abbiamo in cantiere un altro progetto, ma al momento non diamo nessuna anticipazione, rimandiamo il tutto a giugno prossimo, quando verra' presentata pubblicamente questa nuova iniziativa.

 

MAGGIO MESE MARIANO

Il mese di maggio viene dedicato alla Madonna in conseguenza di un'antica tradizione secondo cui, é il mese del rifiorire della natura e della sua ripresa e risveglio dopo l'inverno, ricorda il mese dei fiori e particolarmente delle rose, e la Madonna è certamente il fiore piu' bello dopo Cristo, creato da Dio; " é il risultato di un'armoniosa fusione di tradizioni svariate," una forma di inculturazione, ovvero un incontro tra le piu' profonde e naturali intuizioni dei popoli che hanno fissato questo mese come quello dedicato alla Madonna.

Dopo i rigori dell'inverno, " (a cui la diffusione del cristianesimo si aggiunsero i rigori della Quaresima),lo sbocciare della bella stagione ( la diffusione del tempo Pasquale),si cercava l'occasione per organizzare feste popolari, incontri tra giovani, e quindi nascita di affetti e progetti matrimoniali:

la letteratura colta e popolare insiste molto  - su questo abbinamento tra maggio e amore - ,contribuendo cosi' a rafforzarlo e radicarlo nell'immaginario collettivo".

E' anche il mese delle rose, che un tempo erano proprie del solo mese di maggio; la svolta medioevale ha fissato nel tempo la figura della Madonna nelle forme di devozione, riferita alla sua Maternita' e Verginita',ma anche la  - valutazione della donna vista come " creatura angelica" -,come tramite tra uomo e Dio, che la fecero diventare oggetto di appassionato e delicato amore: a questo punto, fiorisce l'abbinamento:" maggio è il mese dell'amore, Maria la donna amata per eccellenza, dunque maggio è il mese di Maria".

Pertanto il radicamento è proprio qui,in questo abbinare  - Maria e amore - ;

inoltre anche le ricorrenze caratterizzano come tale questo mese: Madonna di Pompei, di Fatima e Maria Ausiliatrice.

Tutte connotazioni che rendono ancor piu'  - maggio mese Mariano - .

 

LUCIANO GENTILE

FOTO FONTE FACEBOOK   

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