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Articoli filtrati per data: Settembre 2015

Il nuovo master in Idrocarburi e riserve promosso dall'Unibas

Sono partite  le iscrizioni al nuovo Master di I livello in “Idrocarburi e riserve. Tra tutela dell’ambiente, sviluppo e mercato” attivato dall’Università della Basilicata e destinato a giovani laureati triennali e magistrali in discipline scientifiche, economiche e giuridiche che vogliano acquisire competenze nel campo della sicurezza e controllo ambientale e degli aspetti economico-gestionali del settore petrolifero. Il Master si rivolge inoltre a professionisti, dipendenti pubblici e privati, che vogliono ampliare e approfondire le loro competenze in questo specifico settore.
La nuova offerta didattica dell’Unibas è stata presentata a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, a cui ha partecipato il Prorettore Vicario dell’Ateneo lucano, Michele Perniola, il coordinatore del Corso, Stefano Superchi, l’assessore regionale all’ambiente, Aldo Berlinguer, e la rappresentante della Fondazione “Mattei”, Tiziana Perri.
Il Master, articolato nei due curricula, “Safety and environmental technologies” e “Project management and market regulation”, si propone di formare figure professionali altamente specializzate nei settori della sicurezza e del monitoraggio ambientale, ovvero nel project management, nella giurisprudenza e fiscalità collegate alla filiera petrolifera, da inserire in aziende del settore petrolifero, in imprese ambientali ed energetiche e in amministrazioni pubbliche. Il bando con le modalità d’iscrizione sarà pubblicato nel mese di settembre: sono 30 i posti disponibili (15 per ogni curriculum).
Le lezioni cominceranno a gennaio 2016, e termineranno tra giugno e luglio: seguirà il periodo di stage in azienda. Durante il percorso didattico sono previste verifiche di apprendimento al termine di ogni modulo didattico e, per il rilascio del titolo, è prevista una discussione finale del project work elaborato durante lo stage aziendale.
Il Corso ha un costo di diecimila euro, ma per i residenti in Basilicata (purché disoccupati) la Regione metterà a disposizione dei voucher che copriranno l’intero importo.
Con questo Master, nato dalla collaborazione tra Unibas, Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, Fondazione Eni “Enrico Mattei” e Assomineraria si vuole colmare un’importante lacuna formativa in Basilicata, ricca di risorse d’idrocarburi, ma finora mancante di figure specializzate che possano trovare impiego nel settore dello sfruttamento di tali risorse. Infatti, lo sfruttamento e la gestione di giacimenti petroliferi richiede la disponibilità di competenze altamente specializzate in diversi ambiti del processo produttivo. Di particolare interesse sono le professionalità in grado di affrontare e gestire problematiche legate alla sicurezza e all’impatto ambientale dell’attività estrattiva, così come quelle connesse alla gestione economica della filiera petrolifera. Tali figure professionali verranno formate dal Master universitario in Idrocarburi e Riserve, che si avvale delle specifiche competenze nel settore dei docenti dell’Università della Basilicata, dell’apporto di docenti di alta qualificazione provenienti dall’Università di Bologna, dall’Università Bocconi, dal centro ricerche Nomisma Energia, nonché di specifiche competenze tecniche provenienti dall’amministrazione regionale, da Eni e altre compagnie del settore Oil & Gas. Particolare valore aggiunto del Master è la sua collocazione in un contesto territoriale con caratteristiche uniche in Italia e in Europa. Infatti, la presenza in Basilicata dei principali giacimenti continentali europei e di numerosi impianti di estrazione e trattamento del petrolio connessi con tali giacimenti, offre la possibilità di avere a disposizione un “campo scuola” nel quale tutte le problematiche trattate nel Master trovano pratica e diretta applicazione. Ciò consentirà ai partecipanti al Master di effettuare stage in diverse aziende impegnate nella filiera petrolifera. Il corso di Master ha durata annuale con frequenza obbligatoria all’80% e almeno del 75% per ogni singola unità didattica, compreso il periodo di stage. Le lezioni, all’occorrenza in lingua inglese, si svolgeranno nell’Università degli Studi della Basilicata (Campus di Macchia Romana - Potenza) ed eventualmente nella sede dell’Osservatorio Ambientale della Val D’Agri (Corso Vittorio Emanuele II, 3, Marsico Nuovo, Potenza).
“Si tratta di una specializzazione importante per gli studenti e per il nostro territorio – hanno detto i professori Perniola e Superchi – e sarà fondamentale anche il coordinamento con la Fondazione Mattei, le aziende e la Regione, in particolare per i voucher che aiuterà i futuri iscritti”. L’assessore Berlinguer ha invece evidenziato che “il Master è un traguardo cruciale, anche perché uno dei nodi del tema petrolio è proprio quello della conoscenza, con lacune da colmare a tutti i livelli, e ci sono margini per poterlo fare, a partire proprio da questa offerta didattica, che mette l’Unibas all’avanguardia”. Gli studi ambientali ed energetici “sono al centro dell’attività della Fondazione – ha ricordato Perri – e questo progetto ben si colloca nella nostra mission”.

CONFESERCENTI: LA “SOFFERENZA” DEL CENTRO STORICO PZ E’ “SOFFERENZA” PER TANTE PICCOLE ATTIVITA’.

 

Più che il fitto del locale la “sofferenza” maggiore delle attività commerciali e di servizi nel centro storico di Potenza è causata dal fisco. Secondo un’indagine Confesercenti-Swg per 8 imprenditori su 10, l’incremento delle imposte è stato uno dei problemi principali della propria attività negli ultimi 5 anni. Siamo ad una quota di segnalazioni più alta di quella raccolta dallo spostamento della clientela verso i centri commerciali e dagli abusivi del commercio, indicate rispettivamente dal 54% e dal 22% delle imprese. Sulle imprese hanno pesato molto anche le problematiche connesse alla burocrazia (43%), al caro affitti (38%) e ai problemi di trasporti, sosta ed accessibilità dei centri storici (26%). In generale, gli imprenditori vorrebbero vedere più interventi da parte di amministrazioni centrali e locali per rilanciare la vitalità dei centri urbani e fermare il processo di desertificazione dovuto alle chiusure di attività commerciali e turistiche: quanto fatto finora appare insufficiente al 74% .

“Dall’indagine – spiega Tonino Palumbo, direttore Confesercenti Potenza  - emerge in modo chiaro l’esigenza di ridurre la pressione fiscale sulle imprese e di riprendere i processi di semplificazione burocratica, come la Confesercenti, anche attraverso la propria Associazione Nazionale dei Centri Storici Ancestor, rimarca da tempo. C’è necessità anche di intervenire contro caro affitti e abusivismo. Per ora sta avvenendo una sorta di autocalmierazione dei fitti perché i proprietari dei locali di via Pretoria, come sta accadendo in verità anche nei quartieri, non hanno alternativa: o ribassano o si tengono gli immobili sfitti”.

“La combinazione tra l’aumento del peso del fisco e dello spostamento della clientela verso la GDO, effetto delle nuove aperture di centri commerciali e delle liberalizzazioni degli orari di apertura, ha accelerato le chiusure delle imprese”, aggiunge Prospero Cassino, presidente Confesercenti.  “Ci sono oggi in Italia migliaia di locali sfitti a causa della cessazione dei negozi, bar e ristoranti che li occupavano. Non possiamo lasciare che la desertificazione proceda ulteriormente. Le serrande abbassate, è sufficiente un giro lungo la parte finale di via Pretoria in direzione del Comando Carabinieri, per intenderci, non sono la cartolina che vogliamo inviare. Intervenire si può, ad esempio potenziando ed estendendo a livello nazionale le defiscalizzazioni ed i canoni calmierati che favoriscono l’uso di  locali chiusi, come fatto da alcune Regioni per valorizzare e rilanciare i centri storici e i centri storici commerciali”.

 

Ma guai a darsi per vinta e abbandonare il centro storico al suo destino come pure alcuni commercianti hanno già fatto delocalizzando l’attività in via del Gallitello, diventato già da tempo il nuovo “polo commerciale cittadino”. Per Rete Imprese Italia Potenza (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani) un caso virtuoso che può diventare un buon esempio da imitare, perchè coniuga creatività e innovazione di offerta di servizi, è lo street food tutto potentino “Effess” gestito da due giovani potentini con idee molto chiare in fatto di ristorazione: Daniela Manelli e Giosuè Mazzarella . “In questi giorni – dice Daniela – abbiamo lavorato grazie alla programmazione del Teatro Stabile perché la chiusura delle scale mobili e lo stop del servizio urbano di trasporto ci ha fortemente penalizzati. In alcune sere in via Pretoria si assiste ad una sorta di coprifuoco. Se poi piove è coprifuoco totale. Ma noi non vogliamo abbassare la saracinesca anche se più di qualche volta lo abbiamo pensato”. Per Rete Imprese “è questo un luogo di aggregazione sociale per giovani e target di tutte le età che è fondamentale per attrarre la gente nel centro, assaporare e gustare prodotti tipici lucani e riprendere la buona abitudine a chiacchierare”. “Però – aggiunge Daniela – non possiamo certamente fare tutto da soli. Noi possiamo inventarci nuovi panini, nuove offerte di gusto e sapori, in aggiunta al cuoppo putnzese. Miracoli no. Confidiamo nel risveglio di tutti i nostri colleghi di ogni settore innanzitutto per metterci insieme e programmare attività culturali, sociali e nel nuovo impegno assunto dal sindaco De Luca che si è liberato del peso del bilancio e intende riportare la gente nel centro”.

 

Emergenza cinghiali nei parchi lucani

Con una lettera aperta indirizzata tra gli altri all’assessore regionale dott. Luca Braia e al Presidente della Provincia dott. Nicola Valluzzi, il Presidente dell’ Ambito Territoriale di Caccia n.2 di Potenza, Giovanni Musacchio, denuncia le conseguenze derivanti dall’elevato numero di cinghiali presenti nel territorio libero ed in particolare nell’area dei parchi: tra queste le non poche richieste di risarcimento danni provenienti dal mondo agricolo. La missiva è un invito rivolto al mondo istituzionale affinché quanto prima si concertino misure idonee volte a contrastare il problema  del sovraffollamento dei cinghiali attraverso misure che consentono alle squadre di cacciatori organizzate ed aventi titolo di “ esercitare la caccia per un periodo più lungo, nel territorio libero, nelle Aree Protette e nei Parchi ˮ. Tra le proposte suggerite- si legge – “ anticipare l’apertura della caccia al cinghiale già dal corrente mese di settembre e posticipare la chiusura al periodo compreso tra i mesi di Gennaio e Febbraio dell’anno prossimo, nel rispetto delle esigenze degli agricoltori, degli ambientalisti e del mondo venatorio ˮ.

A Milano seminario sulla tutela delletipicità lucane.

 

Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano e il Corpo Forestale dello Stato presentano in anteprima a Milano un evento formativo e informativo, che si terrà ad ottobre in Basilicata, a Matera, destinato sia ad addetti del settore (Polizia, carabinieri.. )  che ai produttori lucani. Scopo dell’iniziativa è quello di coordinare efficacemente l’attività di controllo svolta dal CFS, in ambito nazionale ed internazionale, con le altre organizzazioni giudiziarie ma anche di farla conoscere alla “gente del Parco”, costituita in prevalenza da agricoltori operosi e da piccoli imprenditori agricoli proiettati verso la valorizzazione delle produzioni enogastronomiche locali, illustrando loro gli strumenti adeguati e le procedure efficaci per evitare che siano recati gravi danni al sistema sociale ed economico italiano, alterato il regolare andamento dei mercati di settore, creati pericoli per la salute dei consumatori.

Ad intervenire all’evento saranno il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, l’Assessore regionale all’Agricoltura Luca Braia, il Direttore generale del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese Vincenzo Fogliano, il Comandante del Corpo Forestale dello Stato della Regione Basilicata Antonio Mustacchi e il Dirigente generale della Polizia di Stato, Simone Balduino che in questa occasione presenterà il suo libro dal titolo: “La Polizia Amministrativa, la Polizia di Sicurezza e la Tutela del Territorio”. Il nuovo lavoro del Dirigente Balduino, dato alle stampe grazie all’impegno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, pone al centro dell’attenzione la necessità di un ritorno alla legalità del territorio sulla quale costruire quel complesso di regole che disciplinano le tante attività e i servizi necessari ad una comunità.

(Fonte: Parco Nazionale Appennino Lucano)

Aperte le iscrizioni al master in critica giornalistica e televisiva

L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma apre le iscrizioni all'11° edizione del Master di primo livello in Critica Giornalistica di Teatro, Cinema, Televisione e Musica, istituito dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Consiglio Internazionale dell’UNESCO per il cinema, la televisione e la comunicazione audiovisiva e con la collaborazione del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. 

Il Master, rivolto a tutti i laureati di primo e secondo livello, garantisce ai corsisti uno stage curriculare in prestigiosi gruppi editoriali, teatri, case cinematografiche, uffici stampa ed Enti Pubblici e privati (nazionali ed internazionali) che operano nel settore della comunicazione e dell'organizzazione eventi.
Lo stage, che potrà prevedere un rimborso spese a discrezione dell'azienda ospitante, ha una durata massima di 6 mesi

Queste le destinazioni di stage e i posti disponibili per il prossimo anno accademico 2015/2016:

- RAI - Radio Televisione Italiana (7 allievi)
- Adnkronos (3 allievi)
- Gruppo Editoriale “L’Espresso” (1 allievo)
- Huffington Post (1 allievo)
- Fondazione Musica per Roma (2 allievi)
- Zètema Progetto Cultura (2 allievi)
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  Agis-Anec Lazio (1 posto)
- APT - Associazione Produttori Televisivi (1 allievo) 
- Film Commission Torino-Piemonte (1 allievo) 
- Film Commission Toscana (1 allievo)
- Film Commission Marche (1 allievo)
- Wider Films (1 allievo)
MY Movies (1 allievo)
Cineteca di Bologna (1 allievo)
Meetmuseum (1 allievo)
Piccolo Teatro di Milano (1 allievo)
- Teatro Sistina (1 allievo)
- Teatro Biondo Stabile di Palermo (1 allievo) 
- Teatro Massimo di Palermo (1 allievo)
- Teatri di Vita di Bologna (1 allievo)
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Teatro della Pergola di Firenze (1 allievo)
- Cantieri Teatrali Koreja di Lecce (1 allievo)
- Teatro Pubblico Pugliese (1 allievo)
- Radio Città Futura (1 allievo)
- Daniele Mignardi Promopress Agency (1 allievo)
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Tiziana Rocca Comunicazione (1 allievo)
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Storyfinders (1 allievo)
- Wildside (1 allievo)
- Blu Film (2 allievi)
- Inthelfilm (1 allievo)

Partner Internazionali:

- A.I.D.A.S. - Académie Internationale Des Arts du Spectacle (Versailles (Parigi - Francia)
- Théâtre National de Strasbourg (Strasburgo -  Francia)

Ogni anno le proposte di stage superano il numero degli allievi, garantendo un margine effettivo di scelta.
Ciascun corsista potrà accedere anche ad un ulteriore periodo di stage all'estero, con un rimborso spese previso dal programma Erasmus+

La partecipazione al Master, il superamento degli esami previsti, la discussione della tesi finale determinano il rilascio del Diploma Accademico di Master di I Livello in Critica Giornalistica ed il riconoscimento di 60 crediti formativi.

Tra i docenti: Carlo Freccero, Giovanni Minoli, Marco Molendini (Il Messaggero), Rodolfo Di Giammarco (La Repubblica) Massimo Marino (Il Corriere della Sera), Mario SestiErnesto Assante (La Repubblica), Sandro Cappelletto (La Stampa), Steve Della Casa (Radio Rai), Michele Dall’Ongaro(responsabile programmazione Radio Tre e Presidente dell'Accademia di Santa Cecilia), Michele Rech in arte Zerocalcare, etc..

9 borse di studio (di cui due a copertura totale della quota di iscrizione) saranno assegnate a rimborso, al termine del Master, con criterio meritocratico e di reddito in base all’indicatore ISEE.

Durata delle lezioni: dal 19/11/2015 al 25/6/2016 (pausa estiva da metà luglio a fine agosto 2016) – discussione tesi: metà ottobre 2016,  stage a partire dal 30 ottobre 2016

Orario delle lezioni: giovedì: pomeriggio, venerdì: mattina e pomeriggio, sabato: mattina, ed a volte pomeriggio.

Le candidature dovranno essere inviate entro e non oltre il 30 settembre  2015 secondo le modalità previste dal Bando Pubblico disponibile sul sito ufficiale del Master: www.criticagiornalistica.it

L'Ufficio Master dell'Accademia può essere contattato ai numeri 06 83083460, 06 64780118, per specifiche informazioni sul Master è possibile contattare direttamente il Coordinatore ai numeri: 06 92919806, 340 2995425.

SCIOPERO COTRAB: CONFCOMMERCIO PZ, COMMERCIO CENTRO STORICO IN GINOCCHIO

“Lo sciopero dei lavoratori Cotrab, ai quali va comunque la nostra solidarietà e vicinanza perchè padri di famiglia senza stipendio da quattro mesi  e quindi con motivazioni legittime per protestare, sta mettendo in ginocchio il commercio del centro storico”. A sostenerlo è Rocco Furone, delegato cittadino di Potenza di Confcommercio aggiungendo che “da giorni le attività commerciali e di servizi lungo via Pretoria sono in grande difficoltà. In particolare gli esercizi specializzati in abbigliamento per ragazzi ed articoli scolastici che contano sull’imminente riapertura delle scuole e si sono organizzati per tempo per offrire servizi alle famiglie – continua – sono quelli più penalizzati”

Secondo Furone “intanto va esercitato un controllo rigoroso sullo stato dell’erogazione dei contributi da parte del Comune a Cotrab per verificare le motivazioni che hanno impedito sinora il pagamento dei salari nonostante le assicurazioni dell’Amministrazione del capoluogo sul trasferimento di 1,8 milioni di euro  in tre tranche.  E’ il caso di ricordare che si tratta di soldi pubblici che riguardano pertanto i cittadini e tutte le categorie sociali, come i commercianti, che contribuiscono con le tasse e i tributi al bilancio del Comune e hanno diritto di avere informazioni ”.

Nell’auspicare “la  rapida risoluzione della vertenza per consentire la ripresa dei servizi di trasporto urbano e dei collegamenti verticali tra quartieri e centro” il delegato di Confcommerci o sottolinea che “siamo di fronte all’ennesima testimonianza della fragilità dei collegamenti con il cuore cittadino e le sue numerose attività produttive, mentre i potentini come l’utenza extraregionale ritengono insoddisfacente la disponibilità di parcheggi auto che è il fattore principale che scoraggia l’uso dell’auto per il centro”.    

Di qui la sollecitazione a riprendere il confronto su tutta la problematica del centro storico in una fase – dice Furone – più favorevole a seguito dell’approvazione del  bilancio consolidato che dovrebbe dare maggiore tranquillità al sindaco De Luca e avviare l’attuazione del “Patto di piazza Prefettura” come è stata battezzata l’intesa tra Confcommercio-commercianti e lo stesso sindaco che segna un nuovo rapporto di collaborazione”.

“Ruraliadi”: dall’11 al 13 settembre tre nuove tappe a Pescopagano, Balvano e Brienza

A Pescopagano venerdì 11/9 “Tiro con l’arco”, a Balvano il 12/9 “La Rotoballa” e a Brienza il 12/9 “Mbasta la pasta”. Sul podio resiste al 1° posto Brienza (111 pt.), a seguire Ruoti (109 p.t) e Sant’Angelo Le Fratte (101 pt.)

 

Continua il tour delle Ruraliadi nel Marmo Melandro, con le tappe numero 9, 10 e 11 in programma venerdì, sabato e domenica rispettivamente a Pescopagano, Balvano e Brienza. E cresce sempre di più l’entusiasmo tra gli oltre trecento atleti, così come cresce la partecipazione delle Comunità a questo evento che, anche quest’anno, sta avendo un grande successo di partecipazione e di pubblico. Dai più piccoli ai genitori e fino ai nonni: tutti ormai sono presi da questo evento che ha fatto si che si superassero rivalità tra paesi ed inutili campanilismi, oltre a favorire integrazione e socializzazione. Per quanto riguarda il programma, l’ultima tappa –la numero 8- si è tenuta a Tito il 4 settembre scorso, ed ha visto la vittoria di Ruoti nel gioco “L’Acquaiolo”. La prossima sarà a Pescopagano venerdì 11 settembre, con la gara sportiva del “Tiro con l’arco”. Richiesta tecnica e precisione per centrare un bersaglio a distanza con delle frecce scoccate da un arco. Poi a seguire stand gastronomici e il concerto dei “Cant’Ieri”. Prima della tappa però è in programma anche una escursione presso il Torrente Ficocchia, nell’ambito dell’iniziativa nata all’interno delle Ruraliadi, “Tra i sentieri del Marmo e Melandro”, per valorizzare e promuovere le splendide location del territorio. Sabato 12 settembre la tappa numero 10 a Balvano, con la gara sportiva denominata “La Rotoballa”: il gioco consisterà nel far rotolare una rotoballa (di circa 2 quintali) lungo un percorso ad ostacoli di quattrocento metri nel centro abitato. Anche a Balvano prima della gara sportiva l’escursione alle “Gole del Platano”. Il lungo week-end delle Ruraliadi si chiuderà con la tappa numero 11, in programma a Brienza domenica 13 settembre: il gioco sarà “Mbasta la pasta”, con gli atleti impegnati in lavori manuali con la pasta paesana. Sia a Balvano che a Brienza in serata le Ruraliadi continueranno con il concerto dei Renanera e gli stand gastronomici. Poi altre tre tappe la prossima settimana, a Baragiano (18/9), Ruoti (19/9) e Bella (20/9), ed infine la tappa finale e la cerimonia di chiusura a Vietri di Potenza, il 26 settembre. Tutte le tappe sono presentate da Maria Antonietta Rotundo, mentre i giochi sono seguiti, diretti e curati dallo staff arbitrale di Pescopagano già impegnato nelle Ofantiadi, con la collaborazione dello staff di Iridia. Per quanto riguarda la classifica –molto corta- resiste al primo posto Brienza (111 pt.). A seguire Ruoti (109), Sant’Angelo Le Fratte (101), Tito (99), Bella (93), Baragiano (91), Balvano (90) e poi seguire tutte le altre squadre dei Comuni. Ruraliadi –quest’anno alla seconda edizione- è un evento promosso dal Gal Csr Marmo Melandro ed è realizzato da Iridia Soc. Coop. Tutte le info ed i programmi completi di ogni tappa su www.ruraliadi.it e sulla pagina Facebook “Ruraliadi”.

Il Coniglio sulla Luna: Il Miti del Cielo – parte prima

Un tempo, quando gli uomini e le donne osservavano il cielo con animo più puro, si trovavano a scorgere nelle notti stellate le forme più fantasiose. Collegando con linee immaginarie quegli affascinanti puntini luminosi, disegnarono quelle figure fantasiose che oggi noi chiamiamo costellazioni.

Nessun popolo è sfuggito al fascino immaginifico di questo gioco e molti sono oggi i miti legati alle stelle del cielo.

Le costellazioni che oggi gli astronomi riconoscono ufficialmente nel cielo sono 88. Parte di queste costellazioni sono note come costellazioni zodiacali.

A causa del moto di rivoluzione della Terra, ogni giorno il Sole si sposta apparentemente tra le stelle descrivendo in un anno sulla volta celeste un cerchio massimo, chiamato eclittica.

Durante il suo moto apparente il Sole percorre le 12 costellazioni dello Zodiaco più una tredicesima, sconosciuta ai più, Ofiuco, che non è stata mai inserita ufficialmente nello Zodiaco.

In pratica, in diversi periodi dell’anno, si nascondono dietro al Sole costellazioni diverse, rappresentate per lo più con figure di animali. Lo stesso termine “Zodiaco”, che significa “fascia degli animali”, ha una etimologia derivante dal greco greco ζῳδιακός, “zōdiakòs”, parola a sua volta composta da ζῷον, zòon, “animale, essere vivente” e ὁδός, hodòs, “strada, percorso”.

Osservando i periodi dell’anno in cui queste costellazioni si trovano dietro al Sole, ci si accorge che esse non hanno nulla a che vedere con i periodi dell’anno che comunemente l’astrologia assegna alle diverse costellazioni. Come se non bastasse, l’astrologia tiene conto soltanto di 12 costellazioni zodiacali dimenticando la costellazione dell’Ofiuco o Serpentario, che se ne sta dietro al Sole dal 29 novembre al 18 dicembre.

Gli straordinari interpreti dello spettacolo celeste in realtà non sono solamente le stelle. Anche i pianeti e la Luna fanno parte dello scenario, senza dimenticare oggetti ancora più affascinanti e misteriosi come le comete e le meteore.

La Luna, dopo il Sole, è certamente l’oggetto più facilmente osservabile e mitizzato. Il nostro satellite naturale è l’unico astro del quale riusciamo a distinguere a occhio nudo differenze e particolari della superficie perennemente rivolta verso la Terra. Proprio per questa essa fu adorata come una dea da molti popoli antichi. Per i Babilonesi era Sin, per i Greci era Selene, per gli Egiziani era Thot.

Esiste una leggenda nota in diverse culture che lega la Luna alla figura di un coniglio: un fenomeno di paraeidolia, (una sorta di illusione ottica che permette di scorgere figure note o familiari in paesaggi disordinati), molto diffuso in Asia (ma non in Occidente) per cui è possibile vedere, negli avvallamenti della faccia illuminata della Luna piena, la figura di un coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un pestello da cucina.

Secondo una Śaśajâtaka, leggenda Buddhista a intenti moralistici (in realtà una vera e propria favola, per gli standard occidentali) si narra di quattro amici animali, una scimmia, una lontra, uno sciacallo ed un coniglio che, nel giorno sacro buddista di Uposatha (dedicato alla carità e alla meditazione) decisero di cimentarsi in opere di bene. Avendo incontrato un anziano viandante, sfinito dalla fame, i quattro si diedero da fare per procurargli del cibo; la scimmia, grazie alla sua agilità, riuscì ad arrampicarsi sugli alberi per cogliere della frutta; la lontra pescò del pesce e lo sciacallo, sbagliando, giunse a rubare cibo da una casa incustodita.

Il nostro coniglio invece, privo di particolari abilità, non riuscì a procurare altro che dell'erba. Triste ma determinato ad offrire comunque qualcosa al vecchio, il piccolo animale si gettò allora nel fuoco, donando le sue stesse carni al povero mendicante. Questi, tuttavia, si rivelò essere la divinità induista Śakra e, commosso dall'eroica virtù del coniglio, disegnò la sua immagine sulla superficie della Luna, perché fosse ricordata da tutti.

La leggenda, il cui intento è celebrare le qualità buddiste del sacrificio e della carità portata avanti ad ogni costo, è ben nota in Cina e in Giappone, ed è conosciuta anche in versioni diverse: una di esse, popolare in Cina, vuole che sia stata la divinità lunare Chang'e a salvare la coraggiosa bestiola dalle fiamme e a portarla con sé sulla Luna. Il coniglio diventò così un compagno della divinità Chang'e, per la quale è incaricato di produrre l'elisir di lunga vita pestandone i componenti nel suo mortaio. In altre varianti cambia il numero e la specie dei compagni del coniglio, che vengono riferiti come una scimmia ed una volpe nella raccolta giapponese Konjaku Monogatarishū, scritta durante il Periodo Heian e che colleziona antiche storie indiane, cinesi o giapponesi, o una volpe e un orso in altre versioni.

Secondo una leggenda cinese invece, il coniglio si sacrificò lanciandosi tra le fiamme, per offrire nutrimento ad un bramino, nei panni del quale si era tramutato il Buddha. La pia creatura amava a tal punto gli altri esseri viventi, che prima di darsi la morte tolse gli insetti che affollavano la sua pelliccia. Quando Buddha riprese le sue sembianze lodò infinitamente il devoto coniglio e lo mandò ad adornare la Luna per l’eternità.

  • Pubblicato in Cultura

Presentazione Potenza Calcio 2015

Il  giorno 02 settembre  2015 presso  l’ Ente Fieristico Autonomo Basilicata nella zona industriale di Tito scalo si è svolta la presentazione della squadra del Potenza Calcio. La manifestazione, moderata dai giornalisti Manuel Scalese, Sandro Maiorella e Alfonso Pecoraro, inizia con il ricordo dei recenti decessi di Agostino Tarullo, Antonello Coviello e Donato Gianfredi avvenuti nel capoluogo. Dopo di ciò viene presentato lo staff dirigenziale con i presidenti Fernando Barbaro, Umberto Vangone e Andrea Vertolomo che si scusano per il ritardo per l’inizio del mercato e informano che  la rosa è in fase di completamento in quanto mancano all'appello ancora due o tre giocatori  in modo da poter puntare alla fase dei play off . a ciò vengono date altre info riguardanti gli ultimi acquisti in modo da completare la squadra.

Dopo di ciò viene presentato lo staff tecnico  e il nuovo allenatore Massimo Agovino, allenatore non nuovo alla realtà  della squadra lucana, il quale, dopo le esperienze fatte con il Terracina e la Cavese, si ritiene soddisfatto del lavoro che i giocatori stanno facendo sottolineando la difficoltà del girone H che, secondo lo stesso allenatore, è il raggruppamento più ostico. A ciò aggiunge anche come nella sua strategia non sia presente un modulo fisso in quanto si lavora per principi e concetti, anche se la squadra stanno ai piani è pronta a giocare con un  4-3-1-2,  dando cosi la possibilità di poter permettere ai calciatori di potersi esprimere al meglio per poter puntare al meglio in questo campionato.

Dopo la presentazione dello staff tecnico viene presentata la squadra, che presenta tantissime novità tra cui il neo acquisto Jeda, il quale si dichiara felice di essere arrivato al Potenza con la voglia di dare il suo contributo a questo importante progetto, partendo dalla difesa fino al settore offensivo passando per il centrocampo. Dopo la rassegna dei vari reparti vengono presentate le tre divise ufficiali vestite da tre giocatori che sono: il già citato Jeda, il regista Fabio Oretti e il capitano Giuseppe Lolaico, il quale si dimostra contento del gruppo che si è venuto a creare sia sul piano umano sia su quello professionale e sottolinea, inoltre,  il suo attaccamento alla realtà del Potenza Calcio nonostante il susseguirsi degli anni e dei campionati.

La manifestazione si conclude con un momento di festa tra la squadra e i tifosi accorsi per l’evento presso i locali del Cycas.

 

Giuseppe Messina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  • Pubblicato in Sport

Coniglio alle erbe aromatiche

Le erbe aromatiche, nei secoli passati, avevano un grande ruolo nel campo gastronomico e non solo, poiché il sale era una merce preziosa. Oggi, invece, con la disponibilità del sale, le erbe sono state decisamente confinate ad un utilizzo sporadico e saltuario, provocando di fatto una notevole perdita poiché contengono numerosi principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione e nel metabolismo cellulare. Le erbe aromatiche prendono il loro nome proprio dal gradevole profumo che emanano e, quando sono fresche, stimolano piacevolmente il nostro olfatto. Inoltre, a differenza delle spezie che principalmente provengono dall'Africa e dal lontano Oriente, hanno origine dalle aree mediterranee italiane.

 

Coniglio alle erbe aromatiche

 

INGREDIENTI (4 persone)

 

. 400/500g di coniglio a pezzi

. 1/2 cipolla

. 1 spicchio di aglio

. una manciata di olive nere

. basilico

. timo

. rosmarino

. origano

. prezzemolo e sedano

. maggiorana

. 1 pomodoro

. olio evo

. sale q.b.

. 1 bicchiere di vino bianco

 

PREPARAZIONE

 

Lavare e tritare tutte le erbe aromatiche, tagliare il pomodoro a pezzetti ed affettare la cipolla. Lavare i pezzi di coniglio e sistemarli in una pirofila di ceramica aggiungendo successivamente una parte degli aromi tritati, la cipolla, lo spicchio di aglio, le olive, i pezzetti di pomodoro, il sale, un filo di olio extravergine di oliva ed il bicchiere di vino bianco. Coprire con un foglio di alluminio e cuocere in forno a 200°C per circa 60 minuti.

 

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