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Articoli filtrati per data: Domenica, 15 Maggio 2016

CAD E UNIVERSITA' DI BASILICATA- 1° FESTIVAL DELLA CONOSCENZA A POTENZA E MATERA DAL 16 AL 20 MAGGIO.

Al via 1° Festival della Conoscenza

 A Potenza e Matera dal 16 al 20 maggio

 CAD e Università della BasilicataInsieme per promuovere la conoscenza

Creare e favorire un’integrazione tra la “psicologia” e le diverse discipline universitarie di tradizione umanistica (arte, architettura, filosofia, letteratura, scienze dell’educazione). E’ questo lo scopo del I° Festival della Conoscenza promosso dal CAD (Centro di ascolto del disagio di Basilicata) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze umane e il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell'Università degli studi della Basilicata che si svolgerà a Potenza e Matera dal 16 al 20 maggio prossimi rispettivamente alle ore 18 nella Sala del campanile di Palazzo Loffredo e alle ore 17 nell’Aula Sassu dell’Unibas di Matera in via San Rocco.

Il ricco cartellone di eventi è stato presentato oggi in una conferenza stampa a Potenza nella Sala Riunioni del primo piano padiglione 3 del dipartimento di Scienze umane. “L’aspetto innovativo – spiega Mariateresa Muscillo, presidente del CAD Potenza capoluogo – è sia nell’interdisciplinarietà tra la psicologia, le discipline filosofiche, ma anche l’arte, le scienze dell’educazione, la letteratura, il cinema sia nel porre la cultura e la conoscenza come metodo di prevenzione al disagio, che è poi la missione del CAD”.

“Si tratta di un’iniziativa di importante valore – ha detto il direttore del Dipartimento di Scienze umane dell’Università degli studi della Basilicata, il professor Paolo Augusto Masullo – legata al rapporto privilegiato e necessario con il Centro di ascolto del disagio e attraverso la quale si vuole promuovere la conoscenza e la cultura al di fuori della chiusa ricerca scientifica, aprendola al linguaggio e alla partecipazione di un pubblico più ampio. Attraverso il nesso tra filosofia e psicologia, in particolare, si intende creare un circolo virtuoso tra conoscenza e competenze del territorio e tipica ricerca universitaria offrendo alla cittadinanza un terreno di crescita culturale comune”. Quest’ultimo aspetto è stato evidenziato anche dal vicepresidente del CAD di Matera Paola Di lena che ha evidenziato da un lato il lavoro di rete tra i due CAD lucani e tra i diversi professionisti coinvolti, dall’altro il superamento di campanilismi territoriali in nome di un’unità culturale. Ha concluso il presidente nazionale del CAD Gerardo Salsano: “In questa iniziativa è l’Università che diventa protagonista e con essa la cultura, rompendo quel legame tradizionale tra società e università. Allo stesso modo si restituisce centralità alla Basilicata, senza divisioni, ponendola strategica rispetto a una promozione della conoscenza in tutto il sud”.

Il 16 maggio a Potenza e il 19 maggio a Matera gli incontri avranno anche un interprete LIS.

(Comunicato Stampa)

Villa del Prefetto. Domani si presenta il progetto di presidio e manutenzione dei migranti e richiedenti asilo.

                                                                            15 maggio 2016

 

La Provincia di Potenza e le associazioni LucaniaWorld e WWF Potenza presenteranno alla stampa, domani lunedì 16 maggio 2016, alle ore 09.30, presso la sala consiliare di Piazza Mario Pagano, nel capoluogo, il progetto “Presidio Permanente di Naturempatia applicata”, finalizzato alla manutenzione, alla pulizia e alla salvaguardia di aree verdi da parte di migranti e richiedenti asilo ospitati nelle  strutture di accoglienza temporanea. Progetto a cui l’amministrazione provinciale ha di recente aderito individuando la “Villa del Prefetto” come area di realizzazione delle attività previste.

Nel corso della conferenza stampa verranno spiegati i dettagli del programma che vedrà coinvolti 13 migranti impegnati nella cura e nella manutenzione della villa, oltre che nella custodia e sorveglianza dell’area.

L’intero progetto è parte di un protocollo d’intesa più generale finalizzato alla realizzazione di attività di volontariato per migranti e richiedenti asilo, sottoscritto nel 2015 da LucaniaWorld e WWF Potenza con Regione Basilicata e Comune di Potenza e a cui adesso aderisce anche la Provincia di Potenza.

Ad illustrare l’iniziativa alla stampa saranno, oltre al presidente della Provincia Nicola Valluzzi, la Prefetta Marilisa Magno, il presidente del Coordinamento politiche migranti della Regione Basilicata Pietro Simonetti, il presidente di LucaniaWorld Michele Tricarico e il rappresentante legale di WWF Potenza Nicola Magnella.  Saranno inoltre presenti i 13 migranti protagonisti del presidio. 

 

Comunicato stampa

L'agorafobia

Il termine agorafobia deriva dal greco antico e significa letteralmente "paura della piazza" e con esso si indica l'ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali può essere difficile o imbarazzante allontanarsi o nei quali può non essere disponibile aiuto in caso di attacchi di ansia o per altre necessità. Sul piano epidemiologico spesso l'agorafobia si manifesta in comorbilità al disturbo di panico anche se non necessariamente le due condizioni sono associate. Bisogna sottolineare che a differenza dell'etimologia questo termine si usa anche quando l'ansia si manifesta quando si è soli in casa, quando si viaggia su mezzi pubblici o privati, in mezzo alla folla oppure in coda presso negozi o altri ambienti. Una delle caratteristiche delle persone con agorafobia è l'evitamento delle situazioni temute; l'evitamento genera un abbassamento dell'ansia la quale rinforza le dinamiche psicologiche che hanno generato il disturbo alimentando così un circolo vizioso che tende successivamente a rendere cronico il disturbo in questione. Per quanto sia impossibile definire in maniera generica le cause, sappiamo che spesso dietro l'agorafobia vi sono degli eventi particolari vissuti e o interpretati come nocivi dalla persona che li ha sperimentati; anche le reazioni delle persone care a quell'evento può incidere; è possibile che vi siano delle predisposizioni neurobiologiche ma in merito la ricerca non ha ancora sviluppato conoscenze definitive. I dati epidemiologici suggeriscono che l'insorgenza del disturbo avviene con maggiore frequenza nella tarda adolescenza mentre sulla diffusione non ci sono dati certi; sappiamo però che è più diffuso nelle donne la quale manifestano, generalmente, sintomi collaterali più marcati; anche il trattamento nelle donne appare più complesso. La qualità della vita delle persone che soffrono di agorafobia è particolarmente ridotta e molti di loro finiscono a vivere la propria esistenza entro confini ben precisi ed immodificabili, non allontanandosi dalla propria abitazione o uscendo di casa senza allontanarsi se non di qualche centinaio di metri; alcuni non riescono a recarsi presso luoghi dalla quale non è visibile la propria casa. Questo porta inevitabilmente ad un impoverimento delle relazione sociali, tensioni nelle relazioni familiari ed in alcuni casi anche perdita del lavoro. Nei casi più gravi l'agorafobia diviene pervasiva e debilitante divenendo a tutti gli effetti una patologia invalidante. Tra le persone affette si registra un consumo eccessivo di farmaci ansiolitici così come è maggiore il rischio di sviluppare comportamenti nocivi quali abuso di alcol.  Come spesso accade nelle condizioni di sofferenza psicologica, una delle aggravanti principali è rappresentato  dalla difficoltà per le altre persone a comprendere il disagio di chi è affetto da agorafobia aumentando di conseguenza le sofferenze. La difficoltà ad allontanarsi da casa rende ovviamente complesso sia l'individuazione che il trattamento del disturbo; solitamente la persona affetta necessità di una motivazione particolarmente forte a recarsi presso un professionista per un consulto. Gli studi d'efficacia indicano la psicoterapia come un trattamento affidabile e con percentuali di remissioni incoraggianti; anche in questi casi, quando i sintomi ansiosi sono particolarmente invalidanti, l'abbinamento della psicoterapia con un trattamento farmacologico aumenta la possibilità di un ritorno ad un funzionamento soddisfacente per la persona.

Dr Michele Passarella

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