Log in
A+ A A-
Luciano Gentile

Luciano Gentile

URL del sito web:

Il dispensario di Potenza oggi.

Diverse volte passando per Via Vaccaro a Potenza, ci siamo chiesti cosa fosse quella struttura abbandonata visibile sotto il ponte di Montereale, e naturalmente per chi vive a Potenza, sa bene che si tratta del Dispensario, struttura nata, per fronteggiare la tubercolosi, ormai debellata da anni.

L’edificio, non più funzionante da anni e pertanto abbandonato, ha suscitato riflessioni riguardo la sua probabile ristrutturazione e riutilizzo, tema su cui negli ultimi anni si sono dibattuti l’Amministrazione Provinciale e quella Comunale le quali congiuntamente avevano predisposto la sua rinascita come, inizialmente, con protocolli d’intesa, “struttura per anziani”, visti non come un peso, bensì come risorsa della società.

Non essendo stato nulla attuato nel tempo, altre successive intese, volevano che la struttura potesse essere utilizzata quale sede per universitari cosa ugualmente decaduta nel tempo fino ad arrivare ad oggi.

Per meglio capire l’attualità abbiamo chiesto approfondimenti al Dott. Enrico Spera – Dirigente dell’ufficio Edilizia e Patrimonio della Provincia di Potenza – il quale ci precisa che le strutture non utilizzate e che non servono per l’attività istituzionale, possono essere vendute per legge e il loro ricavato può essere utilizzato per altre strutture pubbliche.

Pertanto, la struttura essendo oggi in mani private, non evidenzia ancora un suo preciso utilizzo, per il quale ovviamente si dovrà ancora attendere.

 

Michele Saporito 

Intervista al giovane scrittore potentino Giulio Ruggieri.

“Ricordati che non sei il tuo nome, la tua professione, non sei la casetta al mare che possiedi. Ma se impari a morire vivendo, ti abitui a non riconoscerti in queste cose, a riconoscere il valore estremamente effimero, limitato, impermanente”. Inizia così l'introduzione al terzo romanzo dell'autore potentino Giulio Ruggieri che s'intitola, non a caso, “Sopravvivere ai cambiamenti”. Il libro narra delle vicende di un imprenditore quarantenne palermitano, Ettore Tobia, che riesce a raggiungere importanti riconoscimenti professionali. Dopo anni di duro lavoro, però, il protagonista intuisce che è giunto il momento di dare una svolta significativa alla sua vita, spostando il baricentro degli interessi e di quei valori che hanno sino a quel momento guidato il suo agire. Una crisi esistenziale da cui scaturisce un viaggio fisico ed interiore, alla ricerca dell'identità perduta. Fortunatamente, una grande volontà anima lo spirito di Ettore, la stessa che gli ha consentito di crearsi un impero economico e che, attraverso continui tormenti, gli consentirà di intraprendere la scalata per un cambiamento spirituale che lo porterà alla purificazione dell'anima. Ettore intuisce che mai, come nel nostro secolo, l'uomo s'è allontanato dalla natura e questo è stato il più grande dei suoi sbagli. Come può un bimbo crescer sano senza sentire accanto a sé, il ritmo delle proprie giornate, quello degli animali, delle piante, dei paesaggi? Decide così di visitare i luoghi più insoliti e impervi del pianeta. Ciò che lo rende una persona autentica è la tenacia, la volontà di mettersi in discussione, testando sempre i limiti e le opportunità che la vita gli offre.
Per conoscere meglio questo autore, ho avuto il piacere di fargli alcune interessanti domande. 



Quando è nata la tua passione per la scrittura?

All'età di 18 anni, non appena terminato il liceo. Ricordo che in quel periodo avevo le idee chiare su ciò che avrei voluto fare da grande. Non mi riconoscevo nelle materie che studiavo. Avevo maturato un tipo di propensione che, con gli studi affrontati fino ad allora, aveva ben poco a che fare. Così, una volta fuori dal liceo, mi sono rimboccato le maniche per recuperare il tempo perduto. Da quell'entusiasmo iniziale, è nato il mio primo romanzo, “La nave della follia-Artista e società”, in cui ho voluto sottolineare la facilità con cui spesso ci facciamo illudere dalle emozioni del mondo. Al punto da rimanerne ingabbiati, correndo il rischio di allontanarci dagli aspetti fondamentali della vita: la famiglia, gli affetti e le amicizie sincere.

 

Perché scrivi?

Scrivo per un intimo sfogo evasivo. Nei momenti in cui mi sento ispirato, riportando certe idee, trovo nuovamente me stesso, in un cumulo di forze sotterranee. Scopro un potenziale enorme in quest'attività che mi fa star bene. Traggo da essa degli stimoli che mi consentono di affrontare, con determinazione e a testa alta, i problemi della quotidianità. La scrittura, quando ti prende, difficilmente ti abbandona. Come, del resto, non abbandoneremmo mai un piccolo salvagente nel bel mezzo di una tempesta nell'oceano. Indossarlo ci fa sentire protetti rispetto a chi ne è sprovvisto.                                                                                                                                      

Devo poi riconoscere che la lettura, oltre a farci viaggiare con la mente, serve per la propria formazione e crescita culturale.

 

Ti ispiri a dei personaggi in particolare?

Non proprio. Ma ci si ispira sempre a quanto troviamo attorno a noi. È normale che accada. Infatti, per non perdere di obbiettività, faccio in modo che i miei personaggi, per quanto inventati, conservino le principali caratteristiche, positive e negative, dell'uomo di oggi.

 

Quali sono gli aspetti che analizzi maggiormente dei tuoi personaggi?

Mi soffermo principalmente ad analizzare il loro modo di rapportarsi con il mondo. Le relative contraddizioni che ne scaturiscono, in particolare tra le parole ed il modo di agire. Ma si parla anche di natura nei miei libri. A mio avviso, quello con il paesaggio è un legame duraturo e disinteressato. Mentre, quello con gli esseri umani è un rapporto spesso controverso e non privo di malcelate ambiguità. L'uomo, tendendo inconsapevolmente a voler diventare Dio di se stesso, non riesce ad apprezzare i doni che Dio gli fa, come la natura.

 

Come vorresti che fosse la società attuale?

Vorrei che fosse una società meno chiusa in se stessa, che non pensi solo al soddisfacimento del benessere strettamente individuale e che conservi, tra i suoi valori, non tanto l'accumulo di beni materiali, quanto di beni morali. “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore”, diceva non a caso Albert Einstein.

 

Parliamo della tua ultima fatica": “Sopravvivere ai cambiamenti”. Cos'è o chi ti ha ispirato per questo romanzo?

Nelle arti, come nella scrittura, bisogna sempre fare onore alle proprie influenze. Le mie in questo libro sono state: Mann, Dostoevskij e Tiziano Terzani. Quest'ultimo in particolare, mi ha aperto la mente, da quando l'ho conosciuto. Per i tempi che corrono, di forte relativismo, mi son sentito in dovere di tentar di ricreare le loro stesse atmosfere. Per il secondo invece, “Storia di Omega”, mi hanno ispirato il romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” ed il film “Matrix”. Il primo perché descrive i differenti stadi della corruzione dell'animo umano, mostrando in modo evidente a quali conseguenze possono portare. Mentre il secondo perché tratta la tecnologia con occhio critico, arrivando quasi al parossismo, quindi al punto che le macchine arrivano ad impossessarsi della realtà, anticipando quanto, con una politica senza controllo, potrebbe verificarsi in una possibile società del futuro. Per il resto, non ci sono stati altri ispiratori. Anche perché i libri letti ultimamente, “L'alchimista” di Paulo Coelho e “Parenti lontani” di Gaetano Cappelli, non hanno alcuna attinenza con ciò che ho scritto.


E' un racconto di relazioni e di accoglienza. Qual è la ricetta -secondo te- per una convivenza pacifica?

Tutti siamo messi ogni giorno di fronte agli stessi conflitti. La mia storia non differisce da quella di ognuno di noi. Il trucco, secondo me, sta nel modo di porci dinanzi alle situazioni. La ricetta è dentro di noi perché ognuno, se lo vuole, può vivere bene su questa Terra. A mio avviso, in un contesto in cui non si è aiutati o supportati da nessuno, il metodo migliore per una convivenza pacifica è rimboccarsi le maniche. Rispettare il prossimo, essere tolleranti e non cercar mai di anteporre il proprio io sugli altri. Ma anche imparare ad ascoltare, affrontando ogni cosa con una buona dose di umiltà. Non credo ci siano altri metodi. Ne approfitto per informare che il libro sarà presentato, in data da fissare, nella cappella dei Celestini e nella parrocchia di Santa Cecilia. Sarebbe vivamente gradita la presenza di tutti.

 

Luciano Gentile

















 















Appuntamento all' 8 dicembre con la Lega Italiana Fibrosi Cistica

Appuntamento all’ 8 dicembre con la Lega Italiana Fibrosi Cistica.

E’ iniziata la campagna di raccolta della “Lega Italiana Fibrosi Cistica” con sede a Potenza, che da tempo ci ha abituati a questa iniziativa di sensibilizzazione con l’appuntamento dell’8 dicembre, il quale si terra’ ’ in diversi siti del nostro Capoluogo e, come da sempre, e per primi, caratterizzati dall’offerta delle” Stelle di Natale” .

L’Associazione non ha bisogno di presentazioni, considerato che opera sul nostro territtorio ormai dal 1991,cioe’ da quando con l’atto del notaio Luigi Gatti, in sei si diedero appuntamento per concretizzare questo progetto che ,come sancito dall’art.3 della stessa, “persegue lo scopo di promuovere, senza finalita’ di lucro, l’assistenza a coloro che sono affetti da fibrosi cistica”.

Da allora certamente di progressi ne sono stati fatti ,prima di tutto nel campo della “sensibilizzazione”, al fine di coinvolgere la gente e i settori preposti, e renderli partecipi, ma anche nelle collaborazioni a diverso

livello,in particolare con le” Istituzioni ” apportando miglioramenti all’assistenza, come sostenere la spesa per il fisioterapista,-figura indispensabile nella terapia della fibrosi cistica-,quella di un infermiere professionale, di una psicologa e fornendo anche importanti strumentazioni tecniche”;

tutti sforzi che hanno ottenuto il riconoscimento del Servizio di supporto e cura presso l’ospedale di Villa D’agri e poi nel 1999 hanno portato all’Istituzione del Centro Regionale Fibrosi Cistica presso l’Azienda Ospedaliera Regionale S.Carlo di Potenza.

Ecco perche’ l’appuntamento del prossimo 8 dicembre e non solo questo, sara’ importante;

la raccolta fondi con iniziative diverse “porta ossigeno” all’associazione che li tramuta in aiuti concreti come- l’acquisto di attrezzature date in comodato al Centro Regionale-convenzioni con personale specializzato-sostegno alle famiglie degli ammalati- ricerca scientifica-il dare sollievo alle lunghe degenze degli ammalati- partecipazione all’opera del Registro Nazionale-ed altro, perche’ l’associazione di progetti ne ha ancora.

Ma per capire meglio il tutto bisogna approfondire il discorso sulla malattia stessa, dove l’ammalato di fibrosi cistica presenta problemi di tipo:

intestinali, caratterizzati da feci frequenti, pancia gonfia, dolori addominali, arresto di crescita o perdita di peso, occlusioni intestinali;

respiratori, come tosse frequente, catarro, stanchezza, perdita di peso o appetito.

L’infezione respiratoria richiede l’uso di antibiotici ed altro,e quando si aggrava necessita l’ossigenoterapia, e, nei casi piu’ difficili il trapianto del polmone, il quale ormai ha buone probabilita’ di riuscita; il malfunzionamento del pancreas costringe l’ammalato ad assumere enzimi per la digestione del cibo, e altre complicanze come-nasali, diabetiche, epatiche, cardiache, richiedono specifici rimedi medici e chirurgici.

Come si comprende da tale descrizione la malattia non e’ di facile soluzione e richiede tempi lunghi di aiuto e assistenza, e il modo di sostenere gli ammalati e i mezzi e rimedi apportati dalla lega nell’affrontarla, hanno dato ottime rispondenze, a riprova che si e’ certamente sulla” strada giusta” e ritengo che, tali sforzi saranno premiati dai nostri concittadini con solidarieta’ ampia e partecipazione concreta, non solo l’8 dicembre, ma soprattutto nelle altre manifestazioni annuali di questa utilissima Associazione, brillantemente guidata dal suo Presidente Chiriatti Sergio Vincenzo,e da altri che come lui in quest’ opera hanno sempre fermamente creduto.

La Regione Basilicata di fronte all’offerta turistica.

Siamo ormai vicini all’ingresso dell’inverno, e come consuetudine di ogni anno, ci interpelliamo sulle disponibilità turistiche offerte dalla nostra Regione, e in particolar modo facciamo riferimento al Piano Turistico Regionale messo in atto dal Direttore del Centro Studi Turistici per la Basilicata, Dott. Piero Scutari, che ci pregiamo interpellare e che ci offre le seguenti informazioni:

in relazione al suddetto “piano”, erano state individuate alcune “Aree Forti” su cui concentrare la maggior parte delle risorse finanziarie le quali avrebbero interessato lo sviluppo del turismo rurale, bad & breakfast, agriturismo, attività eco, ed altro ancora, ma tali prospettive iniziali, purtroppo , sono state disattese e in diversi casi, sostituiti da interventi a pioggia – oppure parte delle risorse dirottate sui fondi Piot - che non hanno consentito il raggiungimento di quanto prefissato, e pertanto l’intenzione di “rendere internazionali” determinate zone della Basilicata come – il Pollino, Maratea, il Metapontino, Matera -, è svanita a discapito di quanto attualmente raccogliamo e possiamo vedere.

Nelle stesse intenzioni, un’impronta diversa si sarebbe voluta dare alla zona del Vulture – comprendendo i Laghi di Monticchio, le aree di Melfi – Venosa, e la ricchezza boschiva ivi presente, catalogandola come attrazione per il “turismo di montagna”, e gli stessi Laghi di Monticchio, renderli una “perla” dell’intera estensione; per i motivi esposti in precedenza ciò non è accaduto e, il buon proposito di internazionalizzare poche aree lucane, ma di forte attrazione è fallito.

Attualmente il piano turistico regionale rimane quello ormai in vigore da circa 4/5 anni, e ovviamente la Giunta Regionale essendo ancora in fase embrionale, non può consentire situazioni diverse, si dovrà attendere la sua giusta composizione, e con la stessa approntare un nuovo piano che permetta di realizzare quanto lasciato in sospeso - oppure realizzato solo in parte - ma sperando profondamente, che quanto stabilito precedentemente, si porti avanti in pieno fino alla fine.

Solo così si potranno avere opere completamente realizzate e funzionanti, le uniche che consentiranno di avere realizzazioni complete, usufruibili nel presente e nel futuro, le quali nell’insieme offriranno il giusto carattere di “internazionalizzazione” tanto ricercato, ma unico ad attrarre il turismo di qualità, cioè quello più redditizio.

E’ questa l’aspirazione e fermo proposito del Dott. Piero Scutari, a cui auguriamo giusta e rapida realizzazione d’intenti.   

 

Luciano Gentile

Domani si celebra l'ultimo atto dell'Anno della Fede.

Con la celebrazione di domani presso la Cattedrale di San Gerardo a Potenza e in tutte le diocesi della Basilicata si conclude l'Anno della Fede che ha visto la partecipazione di settanta religiosi, dodoci diaconi, numerosi fedeli. Annunciato e voluto da Papa Ratzinger con la lettera apostolica Porta Fidei che ricade proprio a 50 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II e a 20 dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Durante la celebrazione iniziale avvenuta in Cattedrale, il Vescovo di Potenza-Muro Lucano e Marsico Nuovo, Monsignor Agostino Superbo ebbe modo di precisare che questo evento rappresenta "un invito ad una autentica e rinnovata conversione del Signore-unico Salvatore del Mondo. ed ha espresso l'auspicio che "susciti in ogni credente l'ispirazione e a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, fiducia e speranza, perchè la Chiesa nel suo insieme come ha precisato Papa Benedetto XVII e i Pastori in Essa, si mettano in cammino come Cristo, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l'amicizia con il Figlio di Dio, verso colui che ci dona la vita in pienezza". Questi mesi di espressione della fede hanno costituito un forte invito al Cristiano nel vivere e manifestare la fede liberandola da quelle imperfezioni che la rendono meno visibile e usufruibile dagli altri, inducendo tuttu ad un cammino cristiano più vicino a quanto dettato e indicato dai pastori della Chiesa, sempre più uniti nell'invitare il popolo ad offrire esempi positivi di vita e rispetto della fede. L'anno della fede è stato accompagnato da interessanti mostre di pittura e scultura sacra di artisticontemporanei, mirabilmente curate da don Vito Telesca, Vicario del Vescovo e Parroco della Cattedrale di Potenza, in due occasioni particolari, la mostra tenutssi dal 5 marzo al 30 aprile e quella dal 23 settembre al 5 novembre, quest'ultima a chiusura dell'anno della fede, che hanno evidenziato opere di validi artisti che con le loro rappresentazioni hanno espresso le principali virtù e caratteristiche della fede del cristiano, sono riusciti a "segnare la conclusione di un intenso anno di preghiere per la nostra diocesi, durante la quale le moltepici iniziative hanno mostrato il volto più autentiche delle nostre realtà parrocchiali-come affermato da don Vito Telesca-e la loro vocazione primaria, la parrocchia intesa come famiglia di famiglie e insieme di nuclei familiari". Ebbene domani con queste caratteristiche si chiude l'anno della fede che ha avuto il merito di avvicinare numerosi fedeli alla pratica religiosa e affermare nella quotidianità le tradizioni familiari presenti nella società di oggi.

 

Luciano Gentile

I tuoni di Beppe Grillo sulla Basilicata

La giornata di ieri nel capoluogo della Basilicata e’ stata particolarmente movimentata a causa della presenza del leader del Movimento Cinque Stelle BeppeGrillo il quale,con due appuntamenti, al Cine Teatro Due Torri e in Piazza Prefettura, ha tenuto banco a sostegno dei suoi candidati regionali.

Nel primo incontro presso il Teatro Due Torri ha incontrato i comitati studenteschi delle scuole medie e superiori, associazioni di categoria e ambientali, i cittadini, alle cui domande ha risposto in modo accorato facendo comprendere soprattutto che la Basilicata ha tantissime potenzialita’ che si esprimono nella sua stessa societa’, dove tutti devono spronarsi ad essere “curiosi e interessati” a tutto cio’ che li circonda e alle innovazioni, perche e’ proprio li che nascono le migliori occasioni di lavoro dettate anche dalle tecnologie attuali, che permettono di esprimersi ed eccellere in diversi settori, anche artigianali; pertanto intraprendere e proporre significa svincolarsi dalle catene del potere viziato da abitudini clientelari e familistiche.

Bisogna “smetterla di accettare a testa bassa e chiudere gli occhi”, attivarsi affinche’ la propria sorte possa subito cambiare, cosi’ facendo inevitabilmente si finirebbe per modificare anche quella regionale.

In Piazza Prefettura, dopo la presentazione e brevi interventi dei candidati locali, “il grande trascinatore”

di fronte ad una folla numerosissima e attenta, ha continuato a tuonare dicendo che la Basilicata non ha bisogno delle estrazioni petrolifere, bensi della propria” intelligenza” con cui puo’ mettere in piedi iniziative di tutto rispetto anche nel campo delle energie alternative, proprio come fanno tanti altri paesi al mondo, i quali ormai hanno raggiunto livelli eccellenti in questo settore.

Anche la nostra regione risente della macchina organizzativa Statale complicata e faragginosa, che ha bisogno di essere snellita e semplificata, ma soprattutto ringiovanita, deve essere liberata dal fisco oppressivo con cui il cittadino deve avere un rapporto differente; solo cosi’ cio’ che si intraprende potra’ avere frutto e persino garantire il ritorno dei giovani, perche’ in questo modo’ a loro si potranno offrire prospettive positive.

Continuando nel suo intervento ,Grillo ha detto chiaramente che in Basilicata il ”Sistema” ha tristemente fallito, e come per l’aspetto nazionale, ha contribuito all’attuale situazione disastrosa da cui si deve uscire con provvedimenti veloci, perche’ non e’ piu’ possibile attendere,” la gente e‘ stremata e non ce la fa’ piu’”; cambiare diventa un imperativo che si puo’ realizzare solo se il popolo partecipa molto attivamente alla vita politica della regione, collaborando con i politici, presentando le proprie iniziative, cercando giuste realizzazioni.

Solo cosi’ se ne puo’ uscire fuori, e questo e’ stato il suo augurio, rivolto a tutti i presenti, che possono favorire“ il cambiamento” con l’arma del voto.

LUCIANO GENTILE

 

La scuola Nazionale apre le porte al carcere. Un programma formativo verrà svolto di concerto con i formatori nell casa circondariale di Potenza.

La Scuola Media Busciolano di Potenza si pone in primo piano con l’attivazione del progetto legato alla presenza di formatori sportivi nel carcere minorile di Potenza, un programma attuato grazie ad una convenzione esistente tra il Ministero della Pubblica Istruzione e quello di Grazia e Giustizia che vedrà impegnati, fino al mese di giugno, formatori i quali, avranno il compito non facile di impegnare gli abitanti del carcere minorile in attività ludiche di diverso genere tendenti ad alleviare, con diverse modalità, la permanenza degli stessi all’interno dell’Istituto Penitenziario e al fine di accrescerne il senso della partecipazione, il preferire situazioni usuali e positive, differenti da quelle che li hanno indotti in carcere. Il compito non sarà facile, e sarà certamente affidato a persone competenti, cioè con lauree in Scienze Motorie ed I.S.E.F., con abilitazioni, specializzazioni e soprattutto con precedenti esperienze nello stesso settore, utilissime per facilitare il raggiungimento delle giuste finalità che il progetto si propone. La loro esperienza e attività si estenderà per 6 ore settimanali d’intervento fino al mese di giugno, e saranno allacciati anche rapporti con strutture sportive e di altro genere, per meglio attuare l’applicazione dello stesso progetto che parte da un programma nazionale da inserire nelle sedi locali, ovunque possibile, e che certamente è da apprezzare in quanto interessa l’intera sfera evolutiva e formativa “del giovane minorenne”; infatti, si cerca di indirizzarlo verso scelte e comportamenti positivi che non possano mai più metterlo a rischio nei confronti della legge e delle Istituzioni nazionali facilitando anche le tecniche dei rapporti con gli altri, fondamentali per meglio porsi all’interno dei nuclei sociali e dei settori lavorativi della nostra società, inducendoli una volta usciti dalle strutture penitenziarie, a compiere solo scelte positive e utili per se stessi e per gli altri.

 

Luciano Gentile

Un’appassionante serata di musica per celebrare Verdi e Wagner.. Francesco Maschio e Gabriele Baldocci incantano la platea dell’Unibas.

L’appuntamento di Mercoledì 6 Novembre presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata a Potenza, al Rione Francioso è stato di rilevante importanza in quanto espressione del bicentenario Verdiano e Wagneriano (1813 – 2013), accompagnato dall’opera di Franz Liszt il cui contributo di divulgatore delle opere di questi due grandi autori è stato notevole, avendo offerto alle stesse una collocazione positiva e grande visibilità nell’arco del tempo. La serata ha visto protagonisti due importanti personaggi quali Francesco Maschio, clavicembalista e musicologo, la cui carriera è ricca di opere e programmi radiofonici importanti a beneficio della Rai e Radio Vaticana, pubblicazioni, opere documentaristiche e teatrali, collaborazioni musicologiche anche su riviste, conferenze e seminari, mediante le quali ha potuto esprimere le proprie conoscenze sullo “studio dei meccanismi di attribuzione di significato nelle esperienze di ascolto”, espressione di un ventennio di esperienza in questo settore.

Altra figura rilevante della serata è stato il pianista e direttore d’orchestra, nonché docente presso il Trinity Laban Conservatoire of Music di Londra, il maestro Gabriele Baldocci il quale con grande maestria ha trasmesso la portata e le migliori peculiarità delle opere eseguite durante la serata, certamente molto gradevole e bene seguita da un pubblico attento; il pianista viene da un curriculum di tutto rispetto che lo ha visto solcare i più prestigiosi centri musicali del mondo spaziando da Zurigo – Roma fino a Atene, Buenos Aires, Seoul, New York, ed altri ancora; ha partecipato ad importantissimi Festival musicali anche a Chicago e inoltre ha inciso con il violinista Marco Fornaciari, “l’integrale delle opere di Nino Rota per pianoforte e violino e pianoforte e viola per ARTS, le opere complete per due pianoforti di Michael Glenn Williams per Stradivarius insieme ad Enrico pompili e sta attualmente terminando per Dynamic l’integrale delle Sinfonie di Beethoven trascritte da Liszt per pianoforte solo”.

Inoltre, prossimamente pubblicherà “l’incisione live di un suo concerto in duo pianistico insieme a Martha Argerich”. Ha suscitato l’attenzione del canale satellitare “Sky Classica” che gli ha dedicato un documentario monografico. La serata è stata approfondita dalle spiegazioni e contenuti  del maestro Francesco Maschio che ha fornito, “utili chiavi di lettura per comprendere le ragioni della grandezza dei due protagonisti assoluti del melodramma drammatico, che attraverso le trascrizioni e parafrasi di Franz Liszt hanno trovato un punto di contatto”, intervallate da ascolti musicali e appassionate esecuzioni al pianoforte del maestro Baldocci toccando opere importanti e di rilievo dei grandi Wagner e Verdi.

Luciano Gentile

DAI MERCATI DELLA CITTA’,LO SGUARDO SULLA CRISI.

AGGIRANDOCI PER I MERCATI DELLA CITTA’,TASTIAMO IL POLSO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA  ATTUALE CERTAMENTE NON ROSEA; A PRIMA VISTA NON SONO AFFOLLATI COME UNA VOLTA,MA  NOI VOGLIAMO FAR DI PIU’,E   COLLOQUIAMO  PROPRIO CON I COMMERCIANTI CHE ESPONGONO I LORO PRODOTTI,UN TEMPO ACQUISITI DA TUTTI CON MAGIORE FACILITA’,OGGI,INVECE A FATICA.

LA PRIMA OSSERVAZIONE SU CUI CI PORTANO A RIFLETTERE,E’LA FORTE DIMINUIZIONE DELLE QUANTITA’ ACQUISITE, IN CERTI CASI ANCHE DEL 50%, DOVUTA A LORO AVVISO, ALLA MANCANZA E PERDITE DI LAVORO; LA GENTE NON DISPONENDO DI UN LAVORO E STIPENDIO MENSILE NON PUO’ PERMETTERSI DI SPENDERE E,OVVIAMENTE CIO’ HA CAUSATO UNA FORTE CONTRAZIONE DEI CONSUMI;

A QUESTO  SI AGGIUNGE L’AUMENTO DEI PREZZI SUL GASOLIO E SPESE DI MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO MERCI, CAUSATO DALL’AUMENTO DELL’IVA DAL 21% AL 22%, CHE HA FATTO LIEVITARE I PRODOTTI AL BANCO, ANCHE SE INVECE, D’ALTRA PARTE,LA STESSA IVA SUI GENERI ALIMENTARI E’ RIMASTA INVARIATA (AL 4 E 10%). L’AUMENTO SUI PRODOTTI VENDUTI SI E’ REGISTRATO SOLO SULLE MERCI LAVORATE, COME AD ESEMPIO LE OLIVE:

 INSOMMA A CAUSA DI QUESTI RIFLESSI, LA GENTE E’ COSTRETTA AD  ACQUISTARE  DI MENO ED ANCHE IN FORMA UN PO’ PIU’ DILAZIONATA.

ALTRO PESO NON MINORE  E’ COSTITUITO DALLE TASSE, IN PARTICOLAR MODO QUELLA SULLA SPAZZATURA ,NEGLI ULTIMI ANNI LIEVITATA ENORMEMENTE, E L’IVA SULLE BOLLETTE, DALLA LUCE AL GAS; DI CONSEGUENZA,  L’INSIEME DI TUTTE QUESTE CONSIDERAZIONI NON PERMETTE DI GUARDARE AL FUTURO IN MODO POSITIVO; FIGURIAMOCI SE POI CI SI VOLESSE  PERMETTERE DI ASSUMERE UN DIPENDENTECON TUTTO QUELLO CHE COSTA OGGI,RISULTEREBBE IMPRESA DAVVERO DIFFILCILE.

INSOMMA DA QUESTO QUADRO NE ESCE FUORI UN’ITALIA DALLE ALTE TASSAZIONI CHE NON PERMETTONO MARGINI DI MANOVRA PER OPPORTUNE ED EFFICACE SOLUZIONI; SI DEVE GUARDARE A QUESTI PROBLEMI CON UN’OTTICA DIFFERENTEPER CERCARE VIE D’USCITA CHE NON DIANO ALTRE FORTI SOFFERENZE A CHIUNQUE E A SETTORI GIA’ FORTEMENTE PENALIZZATI.

LA BASILICATA PONTE SUL MEDITERRANEO.

MERCOLEDI 13 NOVEMBRE 2013,PRESSO LA SALA CONFERENZE DEL MUSEO PROVINCIALE DI POTENZA,SI E’ PARLATO DEL TEMA “BASILICATA PONTE SUL MEDITERRANEO”  GRAZIE ALL’INIZIATIVA DI ART&VENTI2012 E YIN-SIEME I QUALI HANNO POSTO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE IL” MEDITERRANEO  QUALE CULLA DELLA CULTURA E NON DELLA MORTE”,CHE POSSA RIUNIRE GENTI-GENERI-GENERAZIONI IN UN’UNICA COMUNITA’,AVVIANDO COSI’ “ UN PROGETTO DI AMPIO RESPIRO TESO AD APRIRE UNO SPIRAGLIO DI RIFLESSIONE SUL FENOMENO DELL’EMIGRAZIONE E I SUOI PIU’ COMPLESSI PERCORSI DI INTEGRAZIONE”.

 E LO HANNO FATTO CON UNA MOSTRA CHE HA COINVOLTO 24 ARTISTI  LUCANI CON LE LORO OPERE E IN RAPPRESENTANZA  DELLE STESSE NAZIONI,ACCOMPAGNATE  ANCHE DA POESIE-RECITAZIONI-DANZE-,CHE HANNO BEN DELINEATO IL CONTENUTO  DELLA SERATA “ ARTICOLATO TRA SPAZI URBANI APERTI DELLA GALLERIA D’ARTE A CIELO APERTO DI VIALE DANTE E QUELLI ISTITUZIONALI CHIUSI DELLA PINACOTECA PROVINCIALE DI POTENZA”; LA PRESENTAZIONE DI FILMATI E FOTOGRAFIE HANNO ARRICCHITO IL TEMA,

METTENDO IN EVIDENZA LA COMUNITA’ DEGLI STRANIERI PRESENTI IN CITTA’ I QUALI,  HANNO RACCONTATO LA PROPRIA ESPERIENZA DI INTEGRAZIONE NEL NOSTRO TESSUTO SOCIALE  OFFRENDO PARTICOLARE RISALTO ALLE PROBLEMATICHE INCONTRATE ,MA ANCHE AL SENSO DI ACCOGLIENZA CHE LI HANNO PORTATI AD UNA BUONA INTEGRAZIONE CON LA POPOLAZIONE LOCALE.

LA SERATA E’ CONTINUATA PRESSO LA  VICINA PINACOTECA,LA QUALE SIN DALL’INGRESSO, HA OFFERTO UNA PARTICOLARE PERFORMANCE DI DANZA CONTEMPORANEA SU BASE CLASSICA GUIDATA DAL  MAESTRO DANIELE LONCAR E LE SUE ALLIEVE CHE HANNO “ATTIRATO” I PARTECIPANTI ALL’INTERNO, AVVOLGENDOLI IN UN CLIMA DI  ATTESA E MISTERO CHE HANNO RESO LA SERATA VARIA ED INTERESSANTE E I CUI MOMENTI  PIU’ SALIENTI SONO STATI RITRATTI DAL VIVO DAGLI ALLIEVI DELLA –RED HOUSE LAB.DI POTENZA-.

NON SOLO QUADRI MA ANCHE OPERE ARTISTICHE HANNO CORONATO GLI AMBIENTI DELLA PINACOTECA DOVE SI SONO ALTERNATE  DEGUSTAZIONI ” AL SAPORE MEDITERRANEO” AD OPERA DEL CONSORZIO VITICOLTORI ASSOCIATI DEL VULTURE E HURRICANE ,I QUALI, HANNO COMPLETATO UNA SERATA  CHE HA MESSO IN EVIDENZA “POPOLI CHE CONDIVIDONO L’ESPERIENZA DI AFFACCIARSI SUL MAR MEDITERRANEO E SUI GRANDI TEMI DELL’IDENTITA’ E DELLA GLOBALITA’ CHE RICHIEDONO, URGENTI COOPERAZIONI PER LA SALVAGUARDIA  DELL’UMANITA’ E DEL PIANETA”.

  • Pubblicato in Arte
  • 0
Sottoscrivi questo feed RSS

Meteo

Potenza

Ultime

Calendario Articoli

« Novembre 2025 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30

Area Riservata