La Regione Basilicata di fronte all’offerta turistica.
Siamo ormai vicini all’ingresso dell’inverno, e come consuetudine di ogni anno, ci interpelliamo sulle disponibilità turistiche offerte dalla nostra Regione, e in particolar modo facciamo riferimento al Piano Turistico Regionale messo in atto dal Direttore del Centro Studi Turistici per la Basilicata, Dott. Piero Scutari, che ci pregiamo interpellare e che ci offre le seguenti informazioni:
in relazione al suddetto “piano”, erano state individuate alcune “Aree Forti” su cui concentrare la maggior parte delle risorse finanziarie le quali avrebbero interessato lo sviluppo del turismo rurale, bad & breakfast, agriturismo, attività eco, ed altro ancora, ma tali prospettive iniziali, purtroppo , sono state disattese e in diversi casi, sostituiti da interventi a pioggia – oppure parte delle risorse dirottate sui fondi Piot - che non hanno consentito il raggiungimento di quanto prefissato, e pertanto l’intenzione di “rendere internazionali” determinate zone della Basilicata come – il Pollino, Maratea, il Metapontino, Matera -, è svanita a discapito di quanto attualmente raccogliamo e possiamo vedere.
Nelle stesse intenzioni, un’impronta diversa si sarebbe voluta dare alla zona del Vulture – comprendendo i Laghi di Monticchio, le aree di Melfi – Venosa, e la ricchezza boschiva ivi presente, catalogandola come attrazione per il “turismo di montagna”, e gli stessi Laghi di Monticchio, renderli una “perla” dell’intera estensione; per i motivi esposti in precedenza ciò non è accaduto e, il buon proposito di internazionalizzare poche aree lucane, ma di forte attrazione è fallito.
Attualmente il piano turistico regionale rimane quello ormai in vigore da circa 4/5 anni, e ovviamente la Giunta Regionale essendo ancora in fase embrionale, non può consentire situazioni diverse, si dovrà attendere la sua giusta composizione, e con la stessa approntare un nuovo piano che permetta di realizzare quanto lasciato in sospeso - oppure realizzato solo in parte - ma sperando profondamente, che quanto stabilito precedentemente, si porti avanti in pieno fino alla fine.
Solo così si potranno avere opere completamente realizzate e funzionanti, le uniche che consentiranno di avere realizzazioni complete, usufruibili nel presente e nel futuro, le quali nell’insieme offriranno il giusto carattere di “internazionalizzazione” tanto ricercato, ma unico ad attrarre il turismo di qualità, cioè quello più redditizio.
E’ questa l’aspirazione e fermo proposito del Dott. Piero Scutari, a cui auguriamo giusta e rapida realizzazione d’intenti.
Luciano Gentile
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