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GRANDE SUCCESSO PER POTENZA VINTAGE 2015

Gran finale della seconda edizione di “Potenza Vintage con eventi "Feng Shui experience", connubio d’arte, cultura e musica, promosso dall’ Associazione Io Potentino.

La giornata conclusiva del 18 ottobre si è svolta da Basile expeRience con duplice appuntamento: al mattino dedicato ad una tavola rotonda ed alla sera con un ampio programma di microeventi.

Dal titolo “Potenza dell’Associazionismo”, la discussione aperta ha visto un confronto tra istituzioni e realtà civiche sul ruolo e prospettive del capoluogo, con focus sulle opportunità da cogliere in tema di programmazione e creazione virtuosa di un circuito di relazioni verso l’intero territorio lucano.

Moderati da Teresa Lettieri, vi hanno preso parte con interventi il vicesindaco di Potenza, Grardo Bellettieri, gli assessori comunali con rispettive deleghe alla cultura e politiche sociali, Annalisa Percoco e Giovanni Salvia, il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, ed il Direttore del Gal CS Marmo Melandro, Nicola Manfredelli e gli esponenti di diverse associazioni (Io Potentino, We Love Potenza, San Gerardo La Porta, Sonoricamente, Vivere Feng Shui e Comitato di quartiere Rione Lucania). I partecipanti hanno raccontato le singole esperienze di azione volontaria e richiesto impegni concreti sul piano del coinvolgimento, per poi proseguire con la lettura di libri, la pittura dal vivo,lo show cooking e la straordinaria sfilata di moda eco-sostenibile.

Nel pomeriggio, si è entrati nel vivo delle attività: alle 17:00, l’inizio di un viaggio alla scoperta di sé con lo spazio intimista di Rosae Rubrae a cura di Giovanna Cuoco. Poi alle 19:00, lo show cooking, con piatti tipici lucani preparati dal noto ristorante aviglianese “Da Tuccio” e alle 21:00 la sfilata Fashion feng shui di abiti realizzati artigianalmente con carta e altri materiali da riciclo secondo la filosofia orientale a cura di Teresa Lettieri. La Chiusura con buffet di prodotti da forno in esposizione “vintage” del panificio “La Margherita”. Nel corso dell’evento: performance live del pittore Andrea Vertone, svizzero di nascita ma originario di Pietragalla ed autore di un’opera con tecnica del rapidismo,  ed esibizione del giovanissimo Ensemble di clarinetti G. Pafundi della maestra.Un vero e proprio successo, un buon auspicio per future iniziative, basti pensare che sono stati registrati più di 150 partecipanti.

Alla scoperta dei talenti lucani. Intervista all’artista Vito Pace

In Lucania esistono numerose forme d’arte. In questa terra sono nati e continuano a fiorire numerosi talenti, purtroppo, poco diffusi e men che meno conosciuti. Inizia così il viaggio alla scoperta dei talenti lucani con l’intervista a Vito Pace, un’artista tutto lucano.

Come nasce la sua passione per l’arte?

La mia passione per la pittura, nasce circa 10 anni fa, grazie a una pubblicazione di Rizzoli, loro ti inviavano il materiale (colori e tele) ed il principiante deve dipingere tele di artisti famosi: Monet, Van Gogh, e ho dipinto la stanza di van Gogh, le ninfee di Monet anche le donne alla sbarra di Degas.

Qual è la forma artistica che meglio la rappresenta?

Le mie ispirazioni, si rifanno all' impressionismo, e precisamente a Monet ed anche Vincent Van Gogh. I colori usati da questo pittore mi entusiasmano per non parlare delle sue prospettive, poiché è stato colui che ha inventato la prospettiva. In ultimo, devo dire che preferisco la pittura di fine 800, e della metà del 900.Con tale affermazione, non voglio dire che non mi piace il pittore maledetto. Per capirci, si tratta di Caravaggio, il pittore ribelle e fuggiasco. Come vede la forma artistica che meglio mi rappresenta è la pittura, anche se recito in una compagnia teatrale “La macchietta romana”.

Nei suoi dipinti compaiono spesso soggetti femminili, cosa vogliono rappresentare per lei?

Si a dire il vero ho dipinto la donna in tutti i momenti della sua vita, ed in particolar modo nei momenti di relax, meno nei sui momenti lavorativi. La donna nei miei dipinti rappresenta la bellezza e la spensieratezza, due momenti importanti, dove viene fuori il meglio di una donna. Vedere la donna in altri contesti non ispira la mia creatività, basta pensarle, nei momenti di troppo stress per via del lavoro e della famiglia.

In che modo, l'ambiente in cui vive influenza la sua arte?

Sicuramente in modo determinante, visto che parte dei miei dipinti richiamano i miei ricordi d'infanzia, la vita trascorsa all'aria aperta a contatto con la natura. I giochi nella neve e quindi i miei paesaggi innevati, o i prati a manto di papaveri, che emozione ricordarli. Richiamo anche la vita contadina i fienili con qualche attrezzo per raccogliere il fieno, le famose per ne in dialetto.

 Dove espone di solito?

In piccole gallerie, anche se spero di fare una grande e personale, dove mostrare i dipinti più vecchi e quelli più giovani, per far comprendere al pubblico visitatore di opere, l'evoluzione artistica.

Qual è la più grande soddisfazione che ha avuto grazie alla sua arte?

Quella di essere fermato dalle persone per complimentarsi per il fascino delle mie opere e sentire che quello che sorprende loro sono i miei colori accesi e allegri.

 

Simona Marganella

Il Rafting: l’avventura che non fa paura

In Calabria da qualche tempo, si è sviluppata un’innovativa forma di marketing turistico, nell’area del Parco Nazionale del Pollino è possibile svolgere l’attività del Rafting. Questa è la denominazione di una nuova tendenza sportiva che è possibile praticare in Calabria e in alcune zone della Campania. Un brivido particolare, tutto da provare adatto agli amanti dello sport, dell’avventura, della natura e della montagna. Molte volte definito estremo, il Rafting, è una disciplina sportiva riconosciuta dal Coni che permette di percorrere discese fluviali alquanto ripide in canoa. Nell’area del Pollino si percorre la spettacolare discesa del fiume Lao, si tratta di uno sport che si pratica in gruppo, a partire da un minimo di quattro a un massimo di quattordici persone. In Basilicata lo staff preposto metterà a disposizione particolari attrezzature come: muta, casco, pagaia, giubbotto salvagente per prepararvi ad una nuova avventura scegliendo i differenti percorsi a disposizione. Adatto ai meno temerari è il percorso Soft Rafting, ha una funzione rilassante, è lungo 4 km e dura circa un’ora. Il Soft Rafting attraversa il tratto più semplice del fiume Lao pertanto risulta il percorso più indicato per i bambini e le signore. Per gli amanti degli spettacoli naturali e l’avventura, invece, si ha il Canyon Rafting, la percorrenza è di 14 km e dura circa 3 ore, ha una difficoltà media e permette di entrare nelle Gole del fiume Lao. I più temerari sicuramente sceglieranno il Full Day Rafting, il tempo impiegato è di circa sei o sette ore per una percorrenza di 24 Km, comprende il percorso del Canyon Rafting e un secondo percorso durante il quale si affrontano ripide discese e si possono osservare nuovi percorsi fluviali.

Una completa immersione nella natura, un brivido da provare per chi dell’avventura non ha paura.

 

SAN VITO E’ VITA. “Storia e leggenda di un Santo che unisce popoli in tradizioni comuni”

Nel mese di Agosto 2015, Rapone si mobilita per diffondere testimonianze dimenticate. Grazie all’impeccabile organizzazione della dott.ssa Cappiello e alla partecipazione della Proloco locale, in paese si è tenuta la Conferenza per diffondere il culto del Santo Patrono del posto: “San Vito”. Con la fondamentale partecipazione delle donne di un tempo e con non poche difficoltà, si è proceduto alla raccolta di strofe dialettali che hanno riportato alla luce strofe che raccontano la storia di “San Vito”. Durante l’incontro, inoltre, il Prof. Dario Ianneci di Salerno ha presentato il suo libro su “San Vito, Storia leggenda e culto di un Santo medioevale”. Il libro, oltre alla biografia del Santo, presenta approfondite ricerche storiche, canzoni e preghiere. La scoperta straordinaria è stata la presenza della traduzione di un canto folkloristico aquiloniese, che se pur in versione diversa, sembra essere la stessa canzone delle strofe dialettali ricordate dalle donne di Rapone. La Proloco del paese, inoltre ha messo in piedi una mostra fotografica su tutte le usanze, le tradizioni che si sono tenute negli anni in onore del Santo Patrono, ovviamente visitabile in occasione della festività. L’incontro è stato da stimolo per spronare i giovani, attraverso lo studio di un Santo, a riportare in vita tradizioni simili, ormai dimenticate anche grazie a gemellaggi con altri posti dove vi è questo culto, con lo scopo comune di riproporre e pubblicizzare le antiche tradizioni. San Vito è la vita che unisce grandi e piccini, popoli e tradizioni differenti dal sud Italia al nord Europa.

Simona Marganella

Il ruolo dei social network e la tutela della privacy nell’era del web 2.0.

 


Nell'era del web 2.0 siamo i contenuti che immettiamo in rete o quelli che altri condividono su di noi: ciò porta allo scontro dialettico tra identità reale e identità virtuale, una dimensione in cui è possibile perdere il controllo. Chiunque è connesso può essere tracciato: i nostri dati, le preferenze e le idee sono a disposizione di tutti e possono riaffiorare con enorme facilità, però spesso non restituiscono un ritratto fedele della realtà. I dati personali, le preferenze d’acquisto sono cose che non hanno prezzo, però al contrario, si è rilevato su Facebook da un campione di studenti universitari che una parte rilevante degli utenti rivela: la propria data di nascita, numero di cellulare, i corsi frequentati, le proprie idee politiche e anche il proprio orientamento sessuale. Siamo di fronte alla proliferazione di dati in cui è necessario distinguere tra quelli inseriti “in prima persona” e quelli immessi da terzi: in prima persona sono quelli rilevati dai social network, dalle applicazioni geolocalizzate, dai personal blogging e le cookies. Quelli introdotti da terzi sono quelli che si rilevano attraverso social network, da conoscenti, siti d'informazione o motori di ricerca.Attraverso le piattaforme social è possibile aggregare utenti creando reti (networks): all’interno di esse è possibile reperire ogni informazione attraverso query di ogni ordine e grado. Nell’era del web 2.0 i social network diventano veri e propri motori di ricerca, sorgono così problemi di ogni tipo come: la tutela della privacy e l’eccesso informativo tipico del web, elementi in costante conflitto per vari motivi: innanzitutto l’accesso a dati e alle informazioni rende stimolante per l’utente la partecipazione attiva alla vita in rete.

L’eccesso informativo è il terreno su cui si muovono le aziende che si accostano all’incanto del Web 2.0, sfruttando comunicazioni di tipo virale (viral marketing) – attività la cui pianificazione è doverosa per arginare possibili errori e danni – nonché i sistemi di messaggistica forniti dai social network che permettono alle aziende di comunicare a costi molto bassi ma spesso generano eccesso di messaggistica promozionale. Aspetto peculiare di entrambi è la possibilità di controvertire le canoniche leggi di mercato, trasformando il consumatore (consumer) in “prosumer” consumatori e al tempo stesso produttori di informazioni (utili alle aziende nel superare il gap tra qualità promessa e qualità attesa/percepita).

Gli utenti, pertanto, diventano “micro target” che non aspettano di essere colpiti ma colpiscono, diventando protagonisti della storia d’impresa, interagendo col microcosmo del brand. Dall’altro lato, invece, emerge la volontà di mantenere intatta la propria privacy per evitare la tracciabilità sul web: “Attention Trust” è un sistema web recentemente istituito per promuovere il principio secondo cui noi, in qualità di individui, dovremmo avere la capacità di controllare i dati che creiamo. L’altra controversia è l’identità virtuale e il diritto all’oblio che consiste nel potere attribuito all’interessato di ottenere la rettifica o l’aggiornamento dei propri dati personali inesatti o non aggiornati, oppure la cancellazione di informazioni trattate violando la legge. Solo attraverso questi strumenti è possibile mantenere il controllo sulla circolazione delle informazioni che ci riguardano, anche al fine di tutelare la nostra identità. I motori di ricerca sono veri colpevoli o semplici nodi del web? Immettere dati sul web equivale a “scoperchiare il vaso di Pandora”? In realtà nessuno accederebbe alla rete senza contenuti. Proprio i contenuti sono il motore attraverso cui Facebook ed altri social si alimentano e producono “guadagno”. I social sono concepiti dalle aziende come piattaforme di “Start up”, attraverso cui lanciare un’idea. Facebook, in particolare, è per sua stessa peculiarità (crea rete), il campo preferito delle aziende: permette inserzioni mirate, consente di raggiungere importanti e ingenti bacini d’utenza, attrae attraverso le apps. La rete, dunque, fucina di talenti – a partire da sviluppatori, esperti di web marketing, content manager. Insomma, un indotto economico destinato a crescere, uno spazio entro cui c’è posto per tutti e per qualsiasi proposta e idea. Quel che è certo è che sebbene la rete si apra a tutto e tutti, anche qui vige la legge del marketing: “il primo che arriva vince”.

Simona Marganella

L'arte nella fotografia - Mostra fotografica “Vista Mare” nel centro storico di Potenza.

 

In vico Francesco De Rosa, nel centro storico di Potenza, si è svolta dal 26 aprile al 2 maggio, la mostra fotografica “Vista Mare” di Edoardo Angrisani.
Edoardo è un vero artigiano dei ricordi, un fotografo capace d’intrecciare luoghi e ricordi di vita vissuta.
Come un abile pittore è capace di restituire al mondo e ai suoi spettatori piccoli scorci della natura che inevitabilmente portano riflessioni sulla limitata condizione dell’uomo.
Angrisani, con le sue fotografie, congela i piccoli istanti della natura lasciando spazio a infinite interpretazioni. Non si tratta solo d’immortalare un oggetto, perché la vera essenza dei suoi lavori è quella di rendere la fotografia vera e propria arte e poesia.
La mostra “Vista Mare” rievoca il ricordo delle piccole pensioni, degli hotel prima dell’era dei super villaggi.
Un panorama particolare, una vista mare dove luci e colori variano continuamente a seconda dell’ora del giorno.
La prospettiva del fotografo è la ricerca della tranquillità di un tempo. Il trascorrere del tempo, seppur impossibile da fermare, viene immortalato e trasmesso nelle sue opere.
La mostra “Vista Mare” suscita sensazioni particolari, infatti, il mare portatore di nuove emozioni concederà ad ogni uomo nuove speranze, come addormentarsi produrrà nuovi sogni.

 

Simona Marganella

E’ RINASCITA CON LA GRAN FESTA DI PRIMAVERA.

 


Si è svolta nella città di Matera, sabato 21 Marzo alle ore 18:00, presso Casa Cava, in via San Pietro Barisano, 47, “La Gran festa di Primavera”.
Proprio in occasione del primo giorno di Primavera, il 21 Marzo, l’organizzatrice, la professoressa Maria Pia Famiglietti ha inaugurato la IX edizione della “Gran Festa di Primavera”.
L’evento vuole rappresentare la rinascita del territorio locale e il decollo dei talenti lucani.
C’è sempre un passaggio dopo un periodo buio,una rinascita, la stessa parola che da sempre accompagna la Primavera.
Lo stesso concetto che la Prof.ssa Maria DeCarlo, in occasione dell’evento ha spiegato con semplici parole, e in particolare con la “ Storia della nascita”, la storia di Demetra e Persefone.
Infatti il mito della Primavera racconta che. Persefone viene sottratta alla madre da Ade che la portò nel suo regno, quello dell’oltretomba. Da quel momento, Demetra abbandona i suoi compiti, non si occupa più dei raccolti, tant’è che sulla terra iniziano a mancare i frutti, l’erba secca e viene meno il cibo per gli animali e per gli uomini e scende l’inverno. Finché per un periodo dell’anno, Ermes riporta a casa Persefone. Così, la madre felice riprende il suo lavoro e dopo questo passaggio, sulla terra cominciò a ricrescere l’erba, il grano a germogliare e a rifiorire le foglie sugli alberi. Insomma sbocciò la Primavera.
Come per la terra lucana, per Demetra e per ognuno di noi, dopo un periodo buio, c’è sempre una parola che accompagna la nostra vita, ed è il passaggio ad una nuova fase, appunto la Rinascita ad una fase nuova diversa e magari felice, la stessa che porta con sé la Primavera.
Pertanto l’augurio è che ad ogni deserto che attraversa la nostra esistenza possa proseguire sempre il rinascere della Primavera, nel cuore di ognuno, nelle relazioni interpersonali, nella nostra piccola comunità e nella terra lucana.

 

Simona Marganella

CIACK SI GIRA. A Potenza girate in centro alcune scene di “Amore Criminale”.

 

“Amore criminale”, fortunata trasmissione televisiva di Rai3, ideata da Matilde D’Errico e Maurizio Iannelli racconta di storie dolorose ma reali. Il programma abbina abilmente campagna informativa e denuncia.
La D’Errico, regista venosina, trapiantata a Roma, torna a casa per raccontare una vicenda locale: “La storia di Giovanna”, la vicenda di una donna che ha subito violenza proprio da chi le stava accanto, dall’uomo che avrebbe dovuto amarle, proteggerla. La protagonista è un esempio di grande forza per chi questo coraggio tutt’ora non lo ha avuto e purtroppo continua a subire in silenzio.La vicenda, in realtà, è accaduta nell’hinterland del capoluogo ma per una maggiore agibilità sul set lo staff della trasmissione ha scelto di girare la puntata a Potenza.

Per permettere le riprese, nei giorni scorsi il centro storico è stato off limits alle auto, in alcune ore.
Giovanna, la protagonista ha fornito la testimonianza centrale e un attore potentino, Fabio Pappacena interpreterà l’ex marito nella ricostruzione della dolorosa vicenda, saranno mostrate, inoltre anche le testimonianze reali di amici e parenti nonché del legale della donna. Numerose persone sono state coinvolte come comparse, tra le quali, anche un membro dello staff del giornale “La Pretoria”.
Si attende con trepidazione la puntata che andrà in onda in primavera.

Le mille sfumature di violenza sulle donne.

 

Domenica 15 febbraio, presso la sede di Potenza di "Gocce d'autore", è stato presentato il libro di Maria Antonietta D'Onofrio,“Tu che mi dovevi amare”.

La sua predisposizione all'ascolto, alimentata dalla professione di medico, ha messo l'autrice nella condizione di conoscere quanto una donna può provare quando si sente circondata da tanto dolore. Tutto ciò ha alimentato in lei il desiderio di dedicare a tutte le donne il suo libro.

Una raccolta di poesie, che affronta proprio il tema della violenza nei confronti del gentil sesso. Un omaggio, quindi, a tutte quelle donne che soffrono, ma anche che lottano e che non perdono mai la speranza. Basti pensare che il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi. Oggi, una donna su tre viene uccisa dal proprio partner. Ebbene sì, proprio dalla persona che dovrebbe starle più vicino.

La maggior parte delle violenze, purtroppo, si consuma all'interno delle mura domestiche. Mille possono essere le forme di violenza sulle donne. Ogni poesia racconta un tipo di violenza diversa: quella fisica, quella psicologica, lo svilimento del pensiero che spesso avviene con l'atto fisico di chiuderle la bocca, o anche il ricatto economico. Tutte forme e sfumature di un comune denominatore.

Spesso, le donne non riescono a denunciare per paura di una società che non le prende sul serio. Prima delle leggi a tutela delle donne, quindi, bisogna cambiare il nostro modo di pensare e ristabilire un rapporto di maggiore amore verso la cultura, che andrebbe maggiormente rivalutata, trattandosi proprio della forza motrice della nostra terra. Solo per mezzo della cultura infatti, si può parlare di questa realtà, con l'ausilio delle parole, della scrittura, per donare una speranza a tutte quelle donne che soffrono nel loro silenzio e concludo proprio con un versetto a loro dedicato:

"Non finirà di piangere una goccia di rugiada nel ventre scuro del filo d'erba."

Pensando proprio alle atrocità che possono avere mille di queste sfumature, care donne ricordate che dove c'è rispetto non c'è violenza.

 

Simona Marganella

 

 

 

 

START WIA.SOCIAL EXPOrt2015 Bernalda- Metaponto – BASILICATA.

L’Amministrazione Comunale di Bernalda presenterà la sua adesione allo sportello Export, il 13 febbraio 2015, alle ore 16:30, presso la Sala Consiliare della città in piazza Plebiscito, in questa occasione sarà mostrato lo strumento che permetterà di creare lavoro e favorire lo sviluppo dell’economia locale mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Ad aprire i lavori sarà il Sindaco del comune di Bernalda "Domenico Tataranno", a seguire l’introduzione del Vice-Sindaco "Eliana Acito", in conclusione di rilevante importanza sarà l'intervento del Responsabile Tecnico dell'ANCI Basilicata X Expo 2015, "Patrizio Pinnarò".
Anche Bernalda rientra nel network dei 21 Comuni della Regione Basilicata, nei quali verranno attivati i relativi “Sportelli Export”, al fine di agevolare il turismo, lo sviluppo dell'economia locale e creare occupazione tramite l'utilizzo della migliore tecnologia web mondiale.

Una delle iniziative già in corso, è quella di valorizzare gli emigranti lucani, tramite la partecipazione attiva alla prima rete web social operativa mondiale. In questa fase, ogni emigrante ha la possibilità di essere nominato ambasciatore del proprio comune di nascita effettuando la registrazione online sul portale www.wia.social.

I soggetti pubblici e/o privati interessati possono effettuare gratuitamente l'iscrizione sul portale www.ancibasilicata.it.

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