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Gnocchi di patate con moscardini e pesto di basilico

Il moscardino è un mollusco fortemente profumato di muschio (da cui deriva il nome), di aspetto simile al polpo ma di dimensioni più ridotte (arriva al massimo a 40 cm con i tentacoli distesi), più scuro e meno pregiato. È importante scegliere i moscardini tutti più o meno delle stesse dimensioni perché abbiano una cottura uniforme ed inoltre possono essere preparati in molti modi: in umido, in insalata, fritti, in padella e lessati.

Io ho preferito cucinarli con gli gnocchi di patate ed una spruzzata di pesto di basilico … per dare una nota di freschezza la piatto!!!

 

Gnocchi di patate con moscardini e pesto di basilico

 

INGREDIENTI (4 persone)

  • 500g di moscardini
  • 150 g di gnocchi di patate
  • 1 spicchio di aglio
  • prezzemolo
  • peperoncino (a piacere)
  • 200g di pelati di pomodoro
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 50 g di basilico
  • olio evo
  • sale
  • pepe

 

PREPARAZIONE

Lavare i moscardini e metterli in una casseruola con aglio, olio extravergine, la polpa o il pelato di pomodoro e il peperoncino privato di semi e punta (se piace). Poi sfumare con il vino bianco e, una volta che l’alcol sarà evaporato, aggiungere un bicchiere di acqua e regolare di sale. Far cuocere per 30/35 minuti a fiamma moderata coprendo la casseruola con un coperchio. A parte creare un pesto leggero, frullando il basilico con olio e sale. Successivamente, lessare in abbondante acqua salata gli gnocchi e una volta cotti, scolarli e saltarli nella casseruola dei moscardini. Servire guarnendo gli gnocchi con qualche goccia di pesto.

 

 

INSALATA TIEPIDA DI QUINOA E CARCIOFI

QUINOA: PROTEINE DI QUALITÀ!!!

La quinoa è una pianta erbacea da cui si ricavano dei chicchi commestibili che possiamo utilizzare per la nostra alimentazione come se fossero dei cereali.

La quinoa in realtà non è un cereale dal punto di vista botanico e rispetto a quest'ultimi ha un maggiore contenuto di amminoacidi.

Le sue caratteristiche nutritive sono davvero interessanti: priva di glutine, contiene molte proteine di un valore biologico superiore a quello dei cereali in quanto ricche di lisina, l’aminoacido che nei cereali è carente. Ha un basso indice glicemico che, insieme al potere saziante, la rendono indicata anche nelle diete dimagranti. Inoltre, contiene ferro, magnesio e acido folico, utili contro la stanchezza di primavera e vitamina E per l’elasticità della pelle. Si può usare anche in farina, mescolata ad altre, nella proporzione di un terzo circa, per elevarne il valore proteico

I vantaggi della quinoa sono relativi al suo alto valore nutritivo. Il contenuto proteico spazia tra 13,8 e 21,9% a seconda delle varietà e le proteine sono considerate di alto valore biologico. Infatti, la quinoa è l’unico cibo vegetale che fornisce tutti gli aminoacidi essenziali, cioè composti che l’organismo non è in grado di sintetizzare e quindi indispensabili per la salute. La quinoa contiene fibre alimentari, è senza glutine e apporta due fitoestrogeni - daidzeina e cenisteina - che aiutano a prevenire l’osteoporosi e molti dei disturbi organici e funzionali causati dalla mancanza di estrogeni durante la menopausa, nonché a favorire un’adeguata attività metabolica e una corretta circolazione sanguigna.

 

INSALATA TIEPIDA DI QUINOA E CARCIOFI

 

INGREDIENTI (4 persone)

  • 200g di quinoa
  • 4 carciofi freschi
  • 1 limone
  • olio evo
  • sale
  • pepe
  • maggiorana fresca
  • 1 cipollotto fresco

 

PROCEDURA

Mondare i carciofi, tagliarli a spicchi tuffandoli man mano in acqua acidulata col succo del limone e lessarli in acqua abbondante e leggermente salata. A fine cottura scolarli con una schiumarola e tenerli da parte. Lessare, poi, la quinoa nella stessa acqua dei carciofi per 20 minuti circa. Scolarla bene e farla raffreddare.

Affettare i cipollotti e rosolarli in un tegame con un filo di olio, unire i carciofi e la maggiorana fresca e lasciare insaporire per qualche minuto. Successivamente aggiungere la quinoa, mescolare bene e spegnere il gas. Infine, servire una volta intiepidita.

 

Tagliatelle verdi con vongole e fave fresche

Dopo fragole e asparagi, in primavera arrivano sulle nostre tavole anche le fave.

La fava fresca è un legume poco calorico perché ricco di acqua e fibre, molto saziante ma soprattutto ricco di sostanze che aiutano a vincere la stanchezza della primavera. Troviamo, infatti, proteine, ferro e acido folico, vitamine A, B e C se le fave vengono consumate crude e un aminoacido, la levodopa, che interviene nella regolazione del tono dell’umore.

Le fave sono anche una fonte di fitoestrogeni alleati del benessere delle donne e utili per l’elasticità della pelle.

Un 100g di fave fresche corrispondono a circa 70 calorie, sono composte in larghissima parte da acqua, 80-85%; le proteine rappresentano il 5% del peso totale, così come le fibre ed i carboidrati. I grassi, invece, sono estremamente scarsi non raggiungono lo 0,5%.

Quindi, cosa aspettate a fare un carico di energia e buonumore con le fave?Provate questa ricetta e vi delizierete il palato!!!

 

Tagliatelle verdi con vongole e fave fresche

 

INGREDIENTI (4 persone)

. 200g di tagliatelle verdi

. 300g di vongole veraci

. 150g di fave fresche

. uno spicchio di aglio

. prezzemolo

. olio evo

. sale

. pepe

 

PREPARAZIONE

 In una padella antiaderente, far leggermente imbiondire l’aglio con un filo di olio e un po’ di prezzemolo, aggiungere le vongole e lasciarle aprire con il coperchio. Nel frattempo, pulire le fave eliminando anche la buccia, scottarle in acqua per pochi secondi e metterle in acqua e ghiaccio per mantenere il colore verde. Poi, cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata. Infine, scolare la pasta, saltarla nella padella con le vongole, aggiungere le fave e mantecare bene il tutto. Servire con una manciata di prezzemolo tritato.

 

 

 

 

Insalata di spinaci crudi

Avete mai mangiato gli spinaci crudi ad insalata?

Sono buonissimi e non esitate a provarli, ci vuole un po’ di pazienza e tempo per pulirli ma ne vale la pena per una insalata salutare. Infatti, contengono tante vitamine (B, C, acido folico), tanti minerali, tanta clorofilla, che garantiscono proprietà antiossidanti, depurative e lassative.

Invece il ferro, rispetto ad altre verdure, è presente in notevole quantità (2,9-3,4 mg per 100g), anche se le lenticchie ne contengono molto di più (9 mg per 100g).

Gli spinaci fanno bene e in cucina sono molto versatili. L’insalata proposta oggi è in abbinamento con le fragole e le mandorle ma si può dare sfogo alla fantasia variando di volta in volta… pinoli, dadini di mela o pera, o anche spicchi di arancia.

 

 

Insalata di spinaci crudi

 

INGREDIENTI (2 persone)

 

. 2 mazzetti di spinaci freschi e teneri

. 10 fragole

. 5/6 mandorle (o noci)

. olio evo

. aceto balsamico

 

PROCEDURA

Lavare molto bene gli spinaci cambiando spesso l’acqua e poi lasciarli per 10 minuti in acqua con un cucchiaio di bicarbonato. Risciacquarli e farli sgocciolare nello scolapasta. Lavare anche le fragole e tagliarle in quattro parti. In una ciotola capiente, aggiungere le fragole, le mandorle e le foglie di spinaci condendo con dell’olio extravergine di oliva e l’aceto balsamico.

 

Tagliatelle al nero di seppia con prezzemolo, alici e limone

La primavera è il periodo ideale per dedicarsi alle piante, ai fiori e alle erbette aromatiche. I miei vasi sono pieni di erbette aromatiche e in questa settimana ho raccolto un bel mazzetto di prezzemolo ed ho provato questa ricetta semplice. Una ricetta che unisce diversi sapori dove predomina il prezzemolo ma con una nota di freschezza data dal limone … insomma da provare!!

Il prezzemolo è molto presente nella cucina italiana, infatti è utilizzato per la preparazione di diversi piatti donando colore ed un gradevole aroma alle portate.

È ricco di sali minerali che lo rendono un ottimo tonico ed energizzante in grado di contrastare la stanchezza cronica e di aiutare la diuresi; una serie di vitamine importanti per l’organismo umano (A, B1, B2, B3, B5 e B6, C, E, K e J); presenti, inoltre, un ampio numero di amminoacidi e quantità interessanti di flavonoidi, fondamentali per contrastare i segni dell’invecchiamento.

 

Tagliatelle al nero di seppie con prezzemolo, alici e limone

 

INGREDIENTI (4 persone)

. 200 g di farina 0

. 1 uovo

. 30 g di nero di seppia

. 2/3 alici sotto sale

. 1 spicchio di aglio

. 1 mazzetto di prezzemolo tritato

. la scorza grattugiata di un limone non trattato

. olio evo

. sale q.b.

 

PREPARAZIONE

Portare ad ebollizione 75 g di acqua, successivamente aggiungere il nero di seppia mescolando bene con una frusta e togliere dal fuoco. Mettere la farina in una ciotola, versare il liquido di nero di seppia, aggiungere l’ uovo , un pizzico di sale ed impastare il tutto. Lavorare l’impasto su una spianatoia e quando sarà liscio ed omogeneo, ricoprire con pellicola trasparente e lasciare riposare per 30 minuti. Riprendere la pasta e stenderla di uno spessore fine, tagliare le tagliatelle e lasciarle ad asciugare. Nel frattempo, in una padella antiaderente, versare un filo di olio evo, una parte del prezzemolo tritato, le alici ben lavate, lo spicchio di aglio e far soffriggere il tutto per pochi minuti e spegnere. Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata e dopo averle scolate, saltarle nella padella aggiungendo la restante parte del prezzemolo tritato. Amalgamare bene e servire con le scorze grattugiate del limone.

 

 

 

 

 

 

Colomba al pistacchio e mandorle

I dolci che arricchiscono le tavole degli italiani, nel periodo di Pasqua sono veramente tanti e diversi in base alla regione di appartenenza. Ma due sono le preparazioni che accomunano la tavola di tutti gli italiani in questi giorni di festa: l'uovo di cioccolato e la colomba!

Oggi voglio condividere con voi la mia ricetta della colomba che faccio ormai da tanti anni (ben nove per la precisione!), con tutto il suo sapore genuino e la fragranza di un prodotto artigianale.

La colomba classica con canditi e uvetta è il modo tradizionale per festeggiare la Pasqua, ma per stupire i vostri parenti e amici vi suggerisco questa al pistacchio!!

 

Colomba di Pasqua

 

INGREDIENTI (stampo da 750 g – 8 persone)

  • 350 g di farina 00
  • 200 g di zucchero semolato
  • 100 g di burro
  • 3 uova intere
  • 50 g di mandorle tritate
  • 100 g di pasta di pistacchio
  • 40 g di cioccolato fondente
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bicchierino di rum
  • 1 bustina di lievito in polvere per torte salate
  • sale q.b.

 

Per la decorazione:

  • 100 g di granella di zucchero
  • 100 g di mandorle intere

 

PROCEDURA

Montare i tuorli con il burro ammorbidito, lo zucchero e un pizzico di sale. Unire cioccolato tritato grossolanamente, le mandorle tritate, la pasta di pistacchio e il rum. Amalgamare con la frusta elettrica, quindi aggiungere la farina setacciata con il lievito ed il latte. In una ciotola a parte, montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale ed incorporarli al composto. Versare l’impasto in uno stampo di carta per colomba da 750 g e guarnire con le mandorle e la granella. Cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 1 ora circa e poi sformare su una gratella e far raffreddare.

 

Spaghetti con ricotta, noci e scorze di arancia

Oggi una ricetta che si prepara in pochi minuti, esattamente nel tempo di cottura della pasta. Semplicissima: spaghetti con ricotta, noci e scorze di arancia. E’ una ricetta salva tempo, ma non banale perché la cremosità della ricotta, la freschezza dell’arancia e la nota croccante della noce, creano un’armonia di gusto al palato.

Naturalmente a questo piatto, è bene abbinare solo della verdura poiché già completo!!

 

Spaghetti con ricotta, noci e scorze di arancia

 

INGREDIENTI (4 persone)

  • 200 g di spaghetti
  • 300 g di ricotta fresca
  • 10 gherigli di noci
  • la scorza di una arancia
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

 

PROCEDURA

Lavare l’arancia e ricavare la scorza con l’apposito utensile da cucina. Mescolare in una ciotola la ricotta con una parte della scorza di arancia e di noci tritate grossolanamente. Nel frattempo, lessare la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente, mettendo da parte un paio di mestoli di acqua di cottura. Mantecare gli spaghetti con la ricotta e l’acqua di cottura ottenendo una crema fluida ma corposa. Servire a tavola spolverizzando la pasta con la restante parte delle scorze e di noci e del pepe nero macinato fresco.

 

 

Torta di ricotta profumata al limone

Oggi un bel dolce per la prima colazione.Una torta di ricotta profumata al limone, senza burro nell’impasto ma soffice grazie alla presenza della ricotta. Il sapore deciso del limone nell’impasto (lo si può preparare anche con arance o mandarini) lascia un sapore gradevole al palato e piace a grandi e piccini!

 

Torta di ricotta profumata al limone

 

INGREDIENTI (24 cm di diametro)

  • 300 grammi di farina 00

  • 250 grammi di zucchero semolato

  • 300 grammi di ricotta fresca

  • 3 uova intere

  • il succo di un limone biologico

  • la scorza di due limoni biologici

  • un pizzico di sale fino

  • 1 bustina di lievito in polvere per dolci

 

PROCEDURA

Preriscaldare il forno a 180°C. Montare con le fruste elettriche le uova con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungere un pò per volta la ricotta e continuare a lavorare il composto con le fruste, quindi unire la scorza e il succo di limone e il sale. Setacciare insieme la farina e il lievito, quindi aggiungerli al composto piano, sempre montando in modo da non formare grumi. Bisogna ottenere un impasto omogeneo, denso e liscio. Rivestire con la carta forno, lo stampo per la torta e versare l’impasto livellandolo con una spatola. Cuocere per 35 minuti circa e una volta cotto, sfornare la torta e lasciarla raffreddare su una gratella.

Prima di servire il dolce, spolverizzarlo con dello zucchero a velo.

 

 

 

 

Tortino di spigole con cavolo nero

Il protagonista di oggi è il cavolo nero: tanto gustoso quanto benefico, rappresenta una riserva di risorse salutari da sfruttare soprattutto durante il freddo inverno. È, difatti, ricchissimo di sostanze antiossidanti in grado di rallentare i processi infiammatori, come la vitamina C, ossia il migliore vaccino naturale contro virus e raffreddori stagionali. Inoltre migliora le funzioni digestive ed è un valido aiuto a tavola nel contrastare ulcera gastrica e coliti ulcerose. È un ortaggio tipico della cucina povera toscana e ligure, ma oggi è molto diffuso: se ne utilizzano le foglie, dopo aver eliminato la costa centrale. Sotto forma di pesto, in minestre, ad insalata o come ripieno...

 

Tortino di spigole con cavolo nero

INGREDIENTI (4 persone)

  • 4 spigole fresche sfilettate
  • 4 patate
  • 400 g di cavolo nero
  • prezzemolo
  • 1 cipolla
  • olio extravergine di oliva
  • sale integrale

 

PROCEDURA

Lavare le spigole sfilettate e farle scorrere. Sbucciare, lavare e tagliare a cubetti le patate. Poi, lavare e tagliare grossolanamente le foglie di cavolo nero. In una casseruola, portare a bollore l’acqua, aggiungere, le patate, le foglie di cavolo nero e la cipolla a fettine, aggiustare di sale e cuocere per circa 30 minuti. Dopo, scolare e lasciar raffreddare. Ungere una pirofila di ceramica e rivestirla con i filetti di spigola in modo che la parte della pelle sia rivolta sotto, salare appena e riempire con le patate, il cavolo nero e la cipolla precedentemente lessati, il prezzemolo tritato e chiudere come un tortino. Coprire la pirofila con carta argentata e cuocere in forno a 200C° per 30- 40 minuti circa. Servire in tavola caldi accompagnati con dell’insalata o dell’altra verdura a piacere.

P.S. Se avete tempo e pazienza, potete anche foderare delle cocotte monoporzioni e servirle direttamente a tavola.

 

Paccheri ripieni di baccalà con pomodorini e peperoni cruschi

Il piatto di oggi rappresenta la nostra Terra perché prevede l’utilizzo di due elementi fondamentali della cucina tradizionale lucana: baccalà e peperoni “cruschi”. Io ho unito in un solo piatto questi due elementi per formare dei piccoli bouquet, creando così un connubio elegante e raffinato.

 

Paccheri ripieni di baccalà con pomodorini e peperoni cruschi

 

INGREDIENTI (4 persone)

. 40 paccheri

. 400 g di baccalà dissalato

. 2 patate

. 1 cipolla

. olio evo

. sale e pepe q.b.

. 4 fili di erba cipollina o 4 rametti di maggiorana

. 500 g di pomodorini

. 4 peperoni cruschi

 

PROCEDURA

Sbucciare le patate, lavarle e tagliarle grossolanamente. Prendere il baccalà dissalato e con un coltello eliminare la pelle e le lische. In una casseruola portare ad ebollizione l’acqua e lessare il baccalà e le patate aggiungendo solo qualche fogliolina di maggiorana.

Affettare finemente la cipolla e farla imbiondire in una padella antiaderente con un filo di olio, unendo anche le foglioline di maggiorana. A questo punto aggiungere le patate e il baccalà lessati e farli insaporire per pochi minuti regolando di sale e pepe a vostro piacimento.

Una volta pronto, trasferire il composto in una ciotola e ridurlo in un morbido purè con il minipimer e poi metterlo in una sac-à-poche senza bocchetta.

In una casseruola, mettere un filo di olio e lo spicchio di aglio e far rosolare per pochi secondi ed infine aggiungere il pomodorini tagliati a metà; salare e far cuocere fino ad ottenere quasi una crema. In una teglia da forno con carta forno, adagiare i peperoni, precedentemente puliti, ed infornare a 200°C fino a quando non diventano appunto “cruschi”. Successivamente, cuocere i paccheri in una pentola capiente con abbondante acqua salata e tirarli al dente. Dopo scolati, irrorandoli con un po' di olio in modo da non farli attaccare e disporli in una pirofila ricoperta da carta forno in quattro mucchietti da 10 paccheri ciascuno, poggiati in verticale. Poi, riempire i paccheri ad uno ad uno fino all’orlo con il ripieno della sac-à-poche. Chiudere i quattro mucchietti di paccheri ripieni con il filo di erba cipollina oppure il rametto di maggiorana ed infornarli per 5 minuti sotto il grill in modo da creare una crosticina croccante. Una volta pronti, sfornare i paccheri e impiattare versando un paio di cucchiai di sughetto con i pomodori sul fondo del piatto e sopra adagiare un mucchietto di paccheri e i peperoni cruschi sbriciolati. Servire a tavola ben caldi.

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